Un futuro incerto per i giovani in tempo di crisi
Mentre vengono negoziati gli ultimi contratti di apprendistato, gli indicatori mostrano che il rallentamento congiunturale non ha per ora colpito i ragazzi in formazione. Più a rischio invece i giovani tra i 20 e i 29 anni.
«Finora le reazioni delle imprese – escluse naturalmente quelle attive nel settore dell’esportazione – non sono così allarmanti. Anzi direi che sono perfino piuttosto positive», spiega Fritz Winkerlmann, capo del Servizio della formazione professionale del canton Friburgo.
Rispetto allo scorso anno, il mercato dell’apprendistato sembra dunque essersi stabilizzato. Nei cantoni tedeschi, dove la fase di reclutamento è quasi terminata, non è stato constato alcun calo.
Al contrario, secondo i dati dell’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT), nel mese di aprile sembra delinearsi un aumento dell’offerta in alcuni cantoni. Un dato più che mai positivo se si aggiunge che è diminuito il numero di giovani che terminano la formazione obbligatoria.
Aumentare il numero di posti
La situazione non è tuttavia così rosea come sembra, avvertono gli specialisti. «Il mercato dei posti di apprendistato reagisce sempre con un anno o due di ritardo, perché la formazione professionale è un settore a lunga scadenza», spiega Hugo Barmettler, dell’UFFT.
Fritz Winkerlmann ritiene comunque necessario che i cantoni e la Confederazione passino all’azione. Per la prima volta il canton Friburgo ha organizzato una giornata speciale «apprendistati», in collaborazione con le radio locali, che avrà luogo il 14 maggio anche a Berna, Zurigo, Soletta e Argovia.
«La crisi non fa altro che amplificare l’importanza di questa giornata intercantonale. A Friburgo speriamo di creare 50 posti di apprendistato supplementari nel settore privato. Al cantone sono state presentate diverse proposte, come la creazione di 50 posti in 3 anni o la realizzazione di un unico portale per i giovani che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro».
A preoccupare maggiormente Fritz Winkerlmann non sono tanto i giovani in cerca di un apprendistato, ma coloro che stanno per terminarlo. «È un timore condiviso anche dai colleghi degli altri cantoni», sottolinea.
I più vulnerabili
I segni della crisi sono più visibili nelle cifre relative alla disoccupazione che in quelle della formazione professionale. I giovani, che sono anche i primi a reintegrarsi sul mercato del lavoro in periodi di crescita congiunturale, appaiono oggi più che mai vulnerabili.
Nel mese di aprile, la Svizzera contava 17’680 disoccupati tra i giovani dai 20 ai 24 anni, ossia un tasso del 5,2% contro il 3,5% sull’insieme della popolazione, e 19’750 tra i 25-29 anni.
Rispetto all’anno precedente, il tasso dei senza lavoro è progredito del 51,8% nella prima fascia d’età e del 46,9% nella seconda.
«Quando la congiuntura è negativa, la disoccupazione giovanile aumenta in modo consistente ed è dunque in questa direzione che vanno concentrate le misure, in particolare per il reimpiego degli apprendisti», spiega dal canto suo Jean Christophe Schwaab, membro del partito socialista e giovane segretario centrale dell’Unione sindacale svizzera (USS).
Schwaab ricorda comunque che dai 15 ai 20’000 giovani non sono ancora riusciti ad accedere a una formazione di apprendistato e devono accontentarsi di una soluzione transitoria. «Con la crisi e l’aumento della disoccupazione, la situazione non migliorerà di certo».
50’000 giovani disoccupati nel 2010
Negli ambienti sindacali, così come tra gli imprenditori dell’Unione patronale (UPS), regna dunque un certo pessimismo. Le loro stime parlano di circa 50’000 giovani che potrebbero ritrovarsi senza un impiego il prossimo anno. La ministra dell’economia Doris Leuthard ritiene inoltre che, senza misure specifiche, la disoccupazione potrebbe superare il 9% nel 2010.
Di fronte a questo rischio ha dunque invitato i partner sociali a favorire l’impiego dei giovani attraverso posti di apprendistato o stage e a sviluppare maggiormente le offerte di formazione destinate alle donne.
Il rischio di un’impennata della disoccupazione giovanile ha tenuto banco anche tra i parlamentari. La sinistra ha puntato sulla creazione di nuovi posti di apprendistato e sull’introduzione di buoni di perfezionamento, mentre a destra si è invece insistito sulle formazioni transitorie.
Al termine del dibattito i parlamentari hanno accolto una mozione che invita il Consiglio federale (Governo svizzero) a lanciare una campagna contro le discriminazioni nelle procedure di reclutamento, di cui sono vittime in particolare gli immigrati.
Verso un terzo pacchetto congiunturale
Toccati in prima persona, le sezioni giovanili dei principali partiti svizzeri hanno lanciato un appello al Governo perché discuta con loro un piano di lotta contro la disoccupazione. Un incontro con Doris Leuthard è dunque stato fissato per il 28 maggio.
La ministra, così come il Segreteria di Stato dell’economia (Seco), si è finora mostrata piuttosto rassicurante criticando le proposte del presidente socialista Christian Levrat che ha definito la disoccupazione giovanile una «bomba sociale».
Doris Leuthard ha poi ripetuto che il terzo pacchetto congiunturale della Confederazione conterrà nuove misure destinate a sostenere i consumi, ma anche l’impiego di giovani. Soltanto in giugno il governo comunicherà la propria decisione in proposito, a seconda delle previsioni congiunturali.
Carole Wälti, swissinfo.ch
(Traduzione dal francese: Stefania Summermatter)
La revisione della legge sulla disoccupazione figura nel menù della prossima sessione del Parlamento, che si terrà dal 25 maggio al 12 giugno.
Prevede un inasprimento delle condizioni per percepire le indennità e un aumento dei contributi dell’assicurazione. Contiene inoltre diverse misure che toccano direttamente i giovani.
Gli studenti che non trovano lavoro dopo il diploma dovrebbero attendere sei mesi prima di poter percepire la disoccupazione e avrebbero diritto soltanto a quattro mesi di rendita contro l attuale anno.
Tra le varie proposte figura inoltre la possibilità di versare unicamente 150 giorni di indennità ai giovani di meno di 25 anni che non hanno una famiglia a carico.
Complessivamente, il potenziale di risparmio raggiungerebbe i 43 milioni di franchi. L’
Assicurazione disoccupazione ha un debito stimato a 4,1 miliardi di franchi.
Numero e tasso dei giovani disoccupati nel mese di aprile 2009 (disoccupazione in Svizzera: 3,5%)
15-19 anni : 4601 (2,2%)
20-24 anni : 17’678 (5,2%)
25-29 anni : 19’744 (4,6%)
Numero e tasso dei giovani disoccupati nel mese di aprile 2008 (disoccupazione: 2,6%)
15-19 anni : 3638 (1,7%)
20-24 anni : 11’649 (3,4%)
25-29 anni : 13’436 (3,1%)
Numero e tasso dei giovani disoccupati nel mese di aprile 2007 (disoccupazione: 2,9%)
15-19 anni : 4207 (2%)
20-24 anni : 13’592 (4%)
25-29 anni : 15’265 (3,6%)
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