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L’avventura di una svizzera a Berkeley

Un'entrata dell'Università di Berkeley, in California

Caroline Uhler, è la prima cittadina svizzera a ottenere una borsa di studio per il nuovo programma statunitense di scambi in scienze e tecnologie. Sta preparando un dottorato all'Università di Berkeley, vicino a San Francisco.

La scienziata poliglotta e anticonformista racconta la quotidianità della sua avventura americana.

Con una doppia formazione in matematica e in lettere, la ricercatrice, che ha insegnato tedesco e latino, sfida gli stereotipi. Grande intellettuale, la giovane è polivalente e molto attiva anche negli sport. Monitrice di canoa, adora lo snowboard e la danza.

A 24 anni, Caroline Uhler si è appena trasferita negli Stati Uniti. È la prima laureata svizzera del Fulbright in scienze e tecnologie, il nuovo programma di borse di studi lanciato dal Dipartimento di Stato americano.

Il caso e Google

Il suo successo non era programmato. Fa seguito a un orientamento recente. “Dopo il liceo non sapevo che materia studiare. Avrebbe potuto essere il latino. Ma alla fine ho scelto scienze e più precisamente matematica”, ricorda Caroline.

Poi, ancora per caso, apprende l’esistenza del nuovo programma di borse americano. “I programmi Fullbright non sono molto noti in Svizzera. Li ho scoperti solo dopo avere cercato su Google informazioni circa le borse di studio negli Stati Uniti.

Dopo essere stata sottoposta a una selezione preliminare da parte della Conferenza dei rettori delle università svizzere e dall’ambasciata degli Stati Uniti a Berna, la candidatura di Caroline, accompagnata da un voluminoso dossier, è stata esaminata da due consigli accademici americani. Infine è stata approvata da una commissione nominata dal capo della Casa bianca.

Per cinque università

“È fantastico essere stata selezionata. Volevo studiare negli Stati Uniti e ho ottenuto una borsa di tre anni, non solo di nove mesi”, si entusiasma la giovane.

Contrariamente alle altre borse Fullbright, quelle per scienze e tecnologia sono infatti aggiudicate per tre anni, durante i quali Washington paga in particolare ai vincitori le tasse d’iscrizione all’università, che negli Stati Uniti sono sovente esorbitanti.

Caroline Uhler è addirittura stata ammessa in tutti e cinque prestigiosi atenei a cui mirava: Harvard, Chicago, UCLA, Davis e Berkeley. Ha quindi optato l’università californiana dove insegna il professore che ha virtualmente creato la statistica applicata alla biologia.

Più corsi e anche manifestazioni

“Non avevo mai avuto una così vasta scelta di conferenze interessanti. I professori sono valutati in continuazione”, sottolinea la ricercatrice.”I programmi di dottorato negli Stati Uniti sono molto diversi da quelli in Svizzera”. Ci sono più corsi, più esami, più collaborazione con gli altri studenti, mentre il sistema svizzero è basato sull’apprendimento individuale e bibliografico.

Berkeley è un campus mitico. Nucleo dell’opposizione alla guerra in Vietnam, fu la culla del movimento hippy. Caroline si rallegra di viverci.

“Il campus è animato in continuazione: ci sono sempre molti studenti, musica, spettacoli. E poi Berkeley è celebre per la libertà di espressione politica”.

Caroline ha già visto manifestazioni nel campus, di cui alcune contro la guerra in Iraq. Ma ha notato che “si fanno sentire di più gli studenti del primo ciclo”, mentre “quasi nessuno del terzo ciclo vi prende parte”.

Un’immagine positiva

Per Caroline, la borsa Fullbright rappresenta non solo un’apertura su un campo di studio ancora da esplorare, ma anche un’occasione “di imparare a conoscere la cultura americana, in particolare perché in questo momento gli Stati Uniti hanno una pessima immagine in Europa”.

I genitori le hanno fatto visita a Berkeley, ma alcuni amici rifiutano di andarla a trovare perché sono contrari alla politica dell’attuale governo americano.

“Non ho mai condiviso l’immagine negativa che molti hanno degli Stati Uniti”, puntualizza Caroline. “Per me gli Stati Uniti rappresentano una grande occasione di proseguire ottimi studi. È un luogo che rende possibili cose che non lo sono da nessuna altra parte”, sostiene la giovane.

swissinfo, Marie-Christine Bonzom, Washington
(Traduzione dal francese di Sonia Fenazzi)

Caroline Uhler nasce a Locarno il 22 aprile 1983.
Per il suo master in matematica, nel 2006 riceve il premio di migliore studente dell’Università di Zurigo.
Negli Stati Uniti dall’agosto 2007, prepara una tesi di dottorato in statistica applicata alla biologia all’Università di Berkeley.

Il Fulbright in Scienze e Tecnologie è un programma di borse di studio creato dal Dipartimento di Stato Usa nel gennaio 2006.

Nel novembre dello stesso anno, Karen Hughes, aggiunta di Condoleeza Rice per la diplomazia pubblica, ha annunciato l’elenco degli studenti stranieri selezionati per l’anno pilota del nuovo programma.

I laureati sono stati scelti in 27 paesi, fra cui la Svizzera.

Iniziano gli studi di terzo ciclo negli Stati Uniti nell’anno accademico 2007-2008.

La svizzera Caroline Uhler è una dei 27 selezionati per preparare un dottorato in un’università americana.

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