La riforma di Bologna dà i primi risultati
L'ampia riforma del sistema universitario europeo ha sfornato anche in Svizzera i primi detentori di un bachelor.
Stando ai dati dell’Ufficio federale di statistica, la maggior parte di loro continuerà gli studi a livello di master.
La Dichiarazione di Bologna, siglata nel 1999 dai ministri europei dell’istruzione, ha raccolto intorno a sé una quarantina di paesi, tra i quali la Svizzera, disposti ad armonizzare i loro sistemi universitari in modo da facilitare la mobilità degli studenti sul vecchio continente.
Le università – che in Svizzera finora attribuivano una laurea dopo un periodo di studi della durata di almeno quattro anni – hanno suddiviso i curricula in un bachelor (tre anni di studio) che può essere seguito da un master (altri due anni di studio).
Primi bachelor
I primi corsi per ottenere il bachelor sono stati introdotti nel corso del semestre invernale 2001/2002. Nel 2004 sono stati assegnati 1057 bachelor, principalmente a studenti di economia e diritto.
In effetti, l’applicazione del «modello di Bologna» sembra aver raggiunto lo stadio più avanzato nelle scienze economiche, in quelle tecniche nonché nelle scienze esatte e naturali. Se si considera l’insieme delle Università e dei Politecnici, l’80% dei nuovi iscritti in tali discipline si è immatricolato nei corsi di bachelor.
La grande svolta si fa invece ancora attendere nelle scienze umane e sociali, dove soltanto il 18% di tutti i nuovi iscritti frequenta un corso di bachelor. Il prossimo autunno, anche le Scuole universitarie professionali (SUP) adegueranno la loro offerta didattica al «modello di Bologna».
Intanto, la maggioranza degli studenti che hanno ottenuto un bachelor è passata senza indugi al master (88%). Il tasso di passaggio, rileva l’Ufficio federale di statistica che ha pubblicato questi dati martedì, rasenta il 100% tra gli studenti di diritto e l’80% per gli studenti di economia.
Numero di studenti stabile
Nel semestre invernale 2004/2005, il numero degli iscritti ai corsi di bachelor e a quelli superiori di master è pressoché raddoppiato rispetto all’anno precedente, proprio perché chi comincia a studiare ora viene sempre più spesso indirizzato verso la nuova organizzazione degli studi.
Complessivamente, fa notare l’Ufficio federale di statistica (UFS), il numero di studenti di Università e Politecnici (111’000) è rimasto stabile. Lo stesso si può dire degli iscritti ai corsi di studio d’indirizzo tecnico delle Scuole universitarie professionali (SUP, 49’000).
Nelle Università e nei Politecnici federali circa la metà di tutti i nuovi iscritti segue un corso di bachelor, secondo il «modello Bologna». Attualmente, 22’000 studenti vanno verso un titolo di bachelor e 4000 aspirano ad un master. Sono ancora 63’000 gli studenti intenti a conseguire una licenza (laurea) o un diploma tradizionale.
swissinfo e agenzie
La Dichiarazione di Bologna coinvolge 40 paesi.
In novembre, a Bergen (Norvegia) è previsto un incontro ministeriale per discutere la Dichiarazione approvata nel 1999.
Obiettivi principali: approccio in due tempi agli studi superiori;
titoli accademici facili da comparare;
mobilità di studenti, professori e ricercatori;
qualità assicurata attraverso la cooperazione.
La Dichiarazione di Bologna del 1999 prevede la creazione di uno spazio europeo per l’insegnamento superiore.
Il nuovo corso di studi universitario è suddiviso in due tappe: tre anni per arrivare al diploma di base, chiamato bachelor, e due anni aggiuntivi per ottenere il master.
I primi corsi di bachelor in Svizzera sono stati introdotti nel 2001. Nel 2004 sono stati assegnati i primi diplomi (1057, soprattutto a studenti di diritto e economia).
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