Più posti di lavoro per i giovani
Per il ministro dell'economia, gli sforzi volti a migliorare la situazione dei giovani sul mercato del lavoro stanno dando dei frutti, ma la situazione resta seria.
Anche l’Organizzazione internazionale del lavoro ha messo la disoccupazione giovanile al centro dei lavori della riunione annuale apertasi martedì a Ginevra.
«La situazione per i giovani sul mercato del lavoro continua ad essere seria, ma tutti gli indicatori mostrano un trend positivo»: lo assicura il consigliere federale Joseph Deiss, intervenuto martedì a Berna nel corso di un seminario sul tema dell’orientamento professionale, universitario e di carriera. Grazie agli sforzi di Confederazione, Cantoni ed economia nel 2004 sono stati offerti il 4% in più di posti di tirocinio, ha detto il ministro dell’economia.
Un’inversione di tendenza rappresenterebbe una speranza per i giovani, la cui quota di disoccupati si è triplicata tra il 2000 e il 2004. L’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT) continua a definire «critica» la situazione, anche se in aprile il numero di senza lavoro tra i giovani che hanno dai 15 ai 19 anni è sceso dell’8,3% rispetto al mese precedente, attestandosi a 5’977 unità (4,8%).
Accompagnare i giovani
Nel corso del convegno, organizzato dall’Associazione svizzera per l’orientamento scolastico e professionale (ASOSP), è stato sottolineato come in Svizzera, i giovani che dopo la scuola dell’obbligo non trovano posti di apprendistato possano contare sull’aiuto cantonale.
Tutti i cantoni, infatti, offrono soluzioni transitorie per facilitare il passaggio dalla scuola alla formazione professionale. Per Deiss, questo processo di inquadramento deve iniziare il prima possibile affinché i giovani possano beneficiarne più a lungo.
Le soluzioni transitorie sono state sviluppate negli ultimi tre anni «senza grande scalpore ma con grande efficacia», indica l’ASOSP, riferendosi a un’indagine condotta dalla Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori dell’orientamento professionale, universitario e di carriera (CDOPU). In base ai vari programmi definiti nei singoli cantoni i giovani ricevono aiuti per trovare un posto di tirocinio e beneficiano di stage presso imprese e di corsi.
Orientamento professionale pratico
Deiss sostiene un orientamento professionale pratico che tenga conto della futura carriera del giovane. Affinché i giovani non restino senza occupazione, occorre l’impegno da parte dei genitori, un’ottima istruzione a livello scolastico e più offerte facilmente accessibili per gli allievi più deboli. Il consigliere federale chiede inoltre agli ambienti economici di non rivedere costantemente al rialzo le loro esigenze nei confronti della formazione professionale.
Pur prestando attenzione a tutte le classi di età dei giovani, il Dipartimento dell’economia si è concentrato particolarmente sulla fascia tra i 15 e i 19 anni. Il consigliere federale Deiss ha sottolineato come spesso sia proprio questo il periodo della vita in cui si definisce una carriera.
Gli orientatori professionali si rallegrano del fatto che i posti di praticantato siano raddoppiati da 3’000 a 6’000 e quelli di semestre di motivazione siano passati da 7’000 a 10’000. La Task Force della Confederazione ha potuto chiaramente aumentare il numero dei posti di apprendistato. I Cantoni si sono impegnati nell’ambito dei tirocini in parte con successo.
Tuttavia non esiste in Svizzera un equilibrio tra domanda e offerta di impieghi. Molti giovani sono costretti a ripiegare su professioni che non rispecchiano le loro inclinazioni.
Un problema internazionale, soluzioni nazionali
Sempre martedì, ma questa volta a Ginevra, si sono aperti i lavori della conferenza annuale dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). Anche in questo caso la disoccupazione giovanile occupa un posto importante in agenda, accanto alla lotta al lavoro forzato e a problemi come gli orari di lavoro, la sicurezza sul posto di lavoro e le attività dei pescatori.
Secondo l’ILO nel corso degli ultimi anni, la disoccupazione giovanile ha raggiunto cifre record. A livello mondiale meno della metà dei giovani che lo desiderano ha un lavoro.
Jean-Luc Nordmann, direttore della sezione «lavoro» al Segretariato di Stato dell’economia (seco), guida la delegazione svizzera all’ILO. Per Nordmann, il problema della disoccupazione giovanile va affrontato tenendo in considerazione le particolarità di ciascun Stato.
«Vista la diversità, a livello mondiale, dei sistemi di formazione professionale e dei mercati del lavoro, la Svizzera non pensa che sia necessario stabilire dei nuovi standard internazionali», ha dichiarato Nordmann. «La risposta più efficace restano la legislazione e le iniziative nazionali».
swissinfo e agenzie
4,7%: tasso medio di disoccupazione in Svizzera per la fascia d’età tra i 15 e i 24 anni nel 2004 (3,8% tra i 25 e i 49 anni).
Secondo i sindacati, un giovane su due non s’iscrive alla disoccupazione; i giovani senza lavoro sarebbero quindi il 10%.
Nel 2004, le misure prese per contrastare la disoccupazione giovanile hanno portato ad un aumento del 4% dei posti di tirocinio.
Secondo il Segretariato di Stato dell’economia sono 21’000 i giovani in attesa di un posto di tirocinio.
A livello mondiale, un giovane su due non trova lavoro.
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