Verso un’armonizzazione delle scuole svizzere
I Cantoni svizzeri dovranno rinunciare in parte alle loro prerogative nel settore scolastico. Il Parlamento si è espresso in favore del progetto di armonizzazione.
In base al nuovo articolo costituzionale, che verrà sottoposto all’approvazione del popolo, in futuro la Confederazione potrà intervenire presso i Cantoni.
La formazione scolastica non deve essere di competenza esclusiva dei cantoni.
Dopo la Camera bassa, anche il Consiglio degli Stati ha adottato martedì il nuovo articolo costituzionale che permette alla Confederazione di intervenire per armonizzare i 26 sistemi educativi attuali, diversi uno dall’altro.
Toccherà quindi al popolo esprimersi l’anno prossimo sul progetto di riforma. Prima però che gli elettori si pronuncino, l’oggetto dovrà ritornare sui banchi del Consiglio nazionale, ma solo per una questione formale.
Lunga battaglia
Con la decisione del Parlamento si chiude un lungo capitolo, costellato anche di incomprensioni.
A nome della commissione competente del Consiglio degli Stati, la senatrice del Partito liberale radicale Christiane Langenberger ha ricordato che i tentativi di cambiamento in questo settore si sono sovente urtati a forti resistenze da parte dei Cantoni, gelosi delle loro prerogative.
Per questo motivo, il concordato intercantonale adottato nel 1970 per coordinare l’insegnamento scolastico non ha dato finora grandi risultati.
Adesso le cose sono cambiate: 22 cantoni sostengono il progetto di nuovo articolo costituzionale.
Da parte sua, la consigliera agli Stati socialista Gisèle Ory ha sottolinato il forte consenso raggiunto attorno a questo oggetto.
«Ciò lascia ben sperare per la votazione popolare», ha aggiunto la senatrice del Canton Neuchâtel.
Spazio educativo omogeneo
Scopo della riforma è di istituire uno spazio educativo omogeneo su tutto il territorio nazionale.
Mentre la Svizzera si è impegnata ad armonizzare il suo sistema d’insegnamento e di diplomi universitari, assieme agli altri paesi europei, la formazione scolastica di base rimane tuttora fondamentalmente diversa da un Cantone all’altro.
In futuro, gli accordi intercantonali potranno inoltre avere un carattere vincolante nel caso in cui lo chiedessero gli stessi Cantoni.
La Confederazione potrà inoltre intervenire nel caso in cui non fossero concretizzati gli obbiettivi previsti, come l’unificazione dell’età di accesso alle scuole elementari, la durata della scolarità, il livello delle materie insegnate o il riconoscimento dei diplomi tra i Cantoni.
Il progetto di riforma scolastica prevede pure il riconoscimento in tutta la Svizzera delle istituzioni e dei diplomi universitari, una richiesta già avanzata da moltissimi anni.
Ancora oggi i titoli di studio universitari conseguiti in alcuni Cantoni non vengono riconosciuti in tutto il territorio nazionale.
swissinfo e agenzie
Principali proposte di riforma del sistema educativo svizzero:
Introduzione di direttive comuni in materia di insegnamento
Istituzione di un centro di monitoraggio della formazione scolastica
Inizio scolastico in età precoce
Rafforzamento dello studio della lingua materna
Inizio anticipato dell’insegnamento delle altre lingue.
In Svizzera il settore dell’educazione rientra principalmente nelle prerogative dei Cantoni.
Ogni Cantone dispone di un proprio ordinamento giuridico per quanto concerne il sistema scolastico.
I tentativi avviati negli ultimi decenni per armonizzare i 26 sistemi scolastici si sono scontrati alle resistenze dei Cantoni.
I progetti di riforma del sistema scolastico sono discussi nell’ambito della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione.
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