Ermotti: “prematuro guardare a nuove acquisizioni”
Per UBS è prematuro pensare a nuove acquisizioni, nell'ambito del processo di consolidamento e di nuova regolamentazione in atto nel settore bancario.
(Keystone-ATS) Lo ha detto il presidente della direzione Sergio Ermotti a Davos (GR), dove si trova per il Forum economico mondiale (WEF).
“Dobbiamo innanzitutto digerire e portare ad esecuzione la fusione attuale” con Credit Suisse, ha affermato il 64enne in un’intervista alla televisione americana CNBC, ripresa sul sito online dell’emittente. “Siamo focalizzati nel servire i clienti e dobbiamo passare alla seconda fase dell’integrazione”. Il compito è titanico, c’è molto da fare. “Ci stiamo anche preparando per il futuro, occupandoci di temi come l’intelligenza artificiale e le capacità digitali e alla fine ci chiederemo cosa ci sia d’altro da fare”.
Il dirigente ha pure parlato delle possibili conseguenze dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Il previsto calo dei tassi d’interesse potrebbe subire una battuta d’arresto se i dazi previsti dalla seconda amministrazione Trump si riversassero sui mercati e sostenessero l’inflazione, ha messo in guardia.
“È da un po’ che dico che l’inflazione è molto più tenace di quanto si sostenga”, ha aggiunto il Ceo di UBS. “Dobbiamo vedere il ruolo che avranno i dazi”. A suo avviso le imposizioni doganali non aiuteranno certo l’inflazione a calare. “E quindi non vedo i tassi scendere così velocemente come si crede”, ha concluso il manager.