Esce nelle sale “The Shameless”, amore proibito in India

Non lascia indifferenti "The Shameless" del regista bulgaro Konstantin Bojanov, coproduzione svizzera presentata in prima mondiale al Festival di Cannes lo scorso maggio. Una storia di prostituzione, violenza e amore proibito in India, da oggi nelle sale.
(Keystone-ATS) Nella pellicola, Renuka (Anasuya Sengupta) scappa da un bordello di Delhi dopo aver ucciso un poliziotto. Trova rifugio in una comunità di lavoratori del sesso nel nord dell’India dove incontra Devika (Omara Shetty), una giovane ragazza condannata ad una vita di prostituzione secondo il sistema devadasi, tradizione induista ormai vietata che “sposa” le donne ad una divinità. Fra Renuka e Devika si crea un legame forte che sfocia in un amore proibito.
“Se si deve citare un aspetto positivo della pratica devadasi è che è interamente in mano alle donne”, ha spiegato il regista in un’intervista a Keystone-ATS lo scorso maggio al Festival di Cannes. La madre di Devika non vuole che la figlia frequenti Renuka siccome è una prostituta, quando in realtà ha previsto lo stesso destino per le sue figlie. La sorella minore di Devika è stata mandata in un bordello di Nuova Delhi. “Fanno tutte lo stesso lavoro ma le prostitute che sono dedicate al culto della dea Yellamma vengono considerate di buon auspicio e superiori a quelle non dedicate”, ha aggiunto Bojanov.
Un processo lungo
“Per me è stato un processo molto lungo fare questo film. Il progetto è iniziato nel 2012 come documentario basato sul libro ‘Nine Lives’ dello storico britannico William Dalrymple, che narra nove storie ambientate nell’India contemporanea”, ha spiegato Bojanov.
Il regista, che conosce bene il subcontinente, ha fatto diversi mesi di ricerca su queste storie concentrandosi in particolare sugli “aspetti universali” quali “la relazione dei personaggi con l’arte, la casta, la sessualità”. Mentre stava lavorando al documentario, Bojanov ha osservato “una relazione molto toccante” fra due prostitute, da cui è nata l’idea di farne un film di finzione.
“Non volevo fare un film apertamente politico, ma al contempo tutti gli elementi in esso sono fortemente politici. Mi farebbe molto piacere se la pellicola sollevasse un discorso sulle condizioni delle donne e delle lavoratrici del sesso, che sono membri estremamente vulnerabili della società e vengono abusate e trafficate”, ha detto.
Omosessualità, un tabù
L’incontro fra le due protagoniste è carico di tenerezza ed è su questo punto che ha voluto insistere il regista, anche se la loro relazione non è sempre semplice. In India, oltre alla prostituzione, l’omosessualità è un tabù ed è “assimilata alla pazzia”, ha spiegato Bojanov.
Nel corso del film, Renuka attraversa un cambiamento profondo, che la porta a confidare al suo amico d’infanzia il suo amore per Devika, un sentimento che non aveva mai provato.
Per la sua notevole interpretazione l’attrice indiana Anasuya Sengupta è stata premiata dalla giuria di “Un Certain Regard” al Festival di Cannes.
Coproduzione svizzera
“The Shameless” è una coproduzione di cinque Paesi: Svizzera, Francia, Bulgaria, Taiwan e India, aggiuntasi all’ultimo. Per quanto riguarda la parte elvetica, maggioritaria, è stata coprodotta dalla società ginevrina Akka Films e dalla televisione pubblica romanda RTS. Bojanov ha lavorato con il direttore della fotografia Gabriel Lobos, nato a Basilea e residente a Zurigo.
Contrariamente a ciò che può sembrare quando proiettato sul grande schermo, “il film è stato molto DIY (fai da te, ndr.) per le condizioni nel quale è stato girato”, ha confidato il regista. Non potendo realizzare la pellicola in India, per varie ragioni sia finanziarie sia politiche, le riprese sono state fatte in Nepal.