Età Ceo grande aziende in aumento, è perché sono reclutati fuori
(Keystone-ATS) È in aumento l’età dei Ceo delle grandi aziende svizzere: lo mette in luce un’analisi della società di reclutamento di quadri Guido Schilling, che spiega il cambiamento con la ricerca di dirigenti sempre più all’esterno delle imprese.
Nel 2020 i presidenti delle direzioni dei 100 principali datori di lavoro avevano in media 55 anni, contro i 52 anni registrati nel 2006. L’aumento è dovuto al fatto che i nuovi numero uno vengono assunti meno giovani: l’anno scorso l’età media dei nuovi entrati in carica era di 55, ben otto anni in più dei 47 anni del 2006.
Secondo Guido Schilling – direttore dell’omonima impresa zurighese – “salta all’occhio il fatto che la crescita dell’età sia correlato alla proporzione di Ceo provenienti dall’esterno”. In altre parole incide la tendenza delle aziende ad andare a cercare personalità di punta in altre imprese, invece di promuovere i quadri interni. L’età più avanzata è una logica conseguenza. “Quando i capi vengono presi da fuori non si vuole correre rischi”, commenta Schilling. Le ditte devono assicurarsi che i nuovi venuti dispongano di sufficiente esperienza: devono quindi spesso aver già dato di prova di sé in altri ambiti e sono quindi giocoforza più anziani.
Il rapporto analizza anche la presenza femminile nei consigli di amministrazione: in 9 realtà su 10, fra quelle prese in considerazione, nell’organo di sorveglianza figura una donna. Complessivamente la quota rosa degli amministratori è di un quarto. Secondo Schilling le ditte riconoscono ormai che è un bene avere donne in posizione di dirigenza e supervisione: “le sfide che le società devono affrontare sono più variegate”, afferma l’esperto. Le aziende hanno inoltre notato che i manager non maschi guardano ai problemi in modo diverso e che vi è meno “pensiero di gruppo”. Le donne hanno inoltre un alto livello di predisposizione innovativa e un approccio prudente ai rischi.