Europa: OpenEuroLlm, la sfida a OpenAI e DeepSeek
![](https://www.swissinfo.ch/content/wp-content/uploads/sites/13/2025/02/213c43e5834481cb34b3db338111fda43a6a7a49-88826144.jpg?ver=5741f139)
Sviluppare modelli linguistici di prossima generazione, aperti, per far avanzare le capacità di intelligenza artificiale europea. Sono queste le ambizioni del progetto OpenEuroLlm che vede insieme oltre 20 istituri di ricerca europei e aziende del settore.
(Keystone-ATS) Il consorzio, che ha il finanziamento della Commissione Europea per 37,4 milioni di euro (poco più di 35 milioni di franchi al cambio attuale), è un tentativo del Vecchio Continente di fronteggiare la sfida serrata dell’IA che al momento vede contrapporsi gli Stati Uniti e i big del settore come OpenAI e la Cina con DeepSeek.
“Il progetto OpenEuroLlm – si legge online sulla pagina dedicata – è in linea con l’imperativo di migliorare la competitività e la sovranità digitale dell’Europa. È un ottimo esempio di quel tipo di infrastruttura tecnologica necessaria per lo sviluppo e il perfezionamento dei prodotti europei di intelligenza artificiale, dimostrando la forza della trasparenza, dell’apertura e del coinvolgimento della comunità, valori ampiamente riconosciuti in tutto l’ecosistema tecnologico europeo”.
A guidare il consorzio di 20 istituti di ricerca, aziende e centri EuroHpc sono Jan Hajič, linguista computazionale dell’Università di Praga, e Peter Sarlin, co-fondatore di Silo AI, il più grande laboratorio privato di intelligenza artificiale in Europa, recentemente acquisito dal produttore di chip americano Amd. Si impegnerà a costruire una famiglia di modelli linguistici “performanti, multilinguistici e di grandi dimensioni per servizi commerciali, industriali e pubblici”.
Tra i partner di spicco dell’alleanza figurano Aleph Alpha, punta di diamante dell’IA tedesca, il finlandese Csc, che ospita uno dei supercomputer più potenti al mondo, il francese Lights On, la prima azienda europea di intelligenza artificiale generativa quotata in Borsa, e l’italiana Cineca, uno dei principali centri di calcolo a livello mondiale.
La Commissione europea ha conferito al progetto il prestigioso marchio Step (Strategic Technologies for Europe Platform). Si tratta, spiega in una nota, del primo progetto finanziato dal programma Europa digitale a ricevere il marchio Step, un marchio di eccellenza dell’Ue che consente l’accesso a ulteriori fondi europei e rafforza il profilo di investimento dei progetti che lo ricevono. OpenEuroLlm ha un budget totale di 37,4 milioni di euro, di cui 20,6 milioni provenienti dal programma Europa digitale.
I modelli open source, aperti, e trasparenti “democratizzeranno l’accesso a tecnologie di intelligenza artificiale di alta qualità e rafforzeranno la capacità delle aziende europee di competere su un mercato globale e delle organizzazioni pubbliche di produrre servizi pubblici di grande impatto”, si legge sul sito di OpenEuroLlm. I modelli, infine, “saranno sviluppati all’interno del solido quadro normativo europeo, garantendo l’allineamento con i valori europei pur mantenendo l’eccellenza tecnologica”.
E proprio in queste ore, la Commissione europea ha pubblicato le nuove linee guida sull’attuazione dei divieti previsti nell’AI Act, la legge europea sull’intelligenza artificiale, scattati domenica 2 febbraio. L’obiettivo è fornire certezza giuridica alle aziende che forniscono o utilizzano sistemi di IA nel mercato Ue, e alle autorità nazionali responsabili della supervisione e dell’applicazione delle norme.