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Federali 2023: elettori preoccupati da asilo e potere d’acquisto

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) In occasione delle elezioni federali del 22 ottobre scorso, i temi dell’immigrazione e dell’asilo, così come il calo del potere d’acquisto e gli aumenti dei premi malattia hanno particolarmente preoccupato l’elettorato svizzero. Di ciò hanno approfittato UDC e PS.

La destra ha saputo motivare la propria base e spingerla al voto meglio rispetto al 2019, secondo lo studio elettorale Selects, pubblicato oggi e realizzato da FORS, centro di competenza in scienze sociali, con il sostegno del Fondo nazionale svizzero.

La partecipazione elettorale di persone che si situano a destra nello scacchiere politico si è in effetti attestata al 55%, contro il 49% di quattro anni prima.

Quasi il 90% di coloro che avevano votato UDC nel 2019 lo hanno rifatto l’anno scorso. Il partito ha però anche sedotto una parte dell’elettorato PLR (14%) e PPD/PBD (7%). Il tutto approfittando del fatto che i suoi temi centrali, come immigrazione e asilo, si sono imposti nel corso della campagna, a scapito di ambiente ed energia.

Ecologisti in difficoltà

I partiti ecologisti hanno fatto fatica a mantenere i propri elettori. I Verdi hanno conservato solo il 54% di coloro che li hanno votati nel 2019, dato che sale al 61% per i Verdi liberali. Un quarto abbondante degli ex Verdi hanno optato per il PS.

Fra i Verdi liberali, i voti sono andati sia a sinistra (PS o Verdi) che a destra (Centro o PLR), con una perdita particolarmente marcata fra i più giovani.

Sempre i giovani si sono invece rivolti in gran parte verso il PS, che nella categoria 18-24 anni diventa il primo partito in Svizzera appaiato all’UDC.

Sempre il PS è riuscito a diventare una valida alternativa ai Verdi nelle tematiche legate all’ambiente. Ha poi saputo mobilitare la propria base affrontando temi come il calo del potere d’acquisto e l’aumento dei premi malattia.

Calo del PLR

Il PLR non è riuscito a fermare il proprio calo, perdendo una parte considerevole dell’elettorato a favore dell’UDC. Si è poi trovato anche in concorrenza con la nuova realtà del Centro. I liberali-radicali perdono quota di elettori potenziali dal 2015, sottolinea lo studio.

Il Centro è invece diventato eleggibile per una più larga fetta di popolazione, rispetto all’ex PPD. I vecchi elettori di PPD e PBD hanno formato lo zoccolo duro (82%) ma sono stati attirati anche numerosi voti da destra e sinistra.

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