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Ambientalisti critici sulla politica dei trasporti

Fabio Pedrina, presidente dell'Iniziativa delle Alpi (a sinistra), consegna un invito simbolico al ministro dei trasporti Keystone

L'Iniziativa delle Alpi chiede al governo di accelerare il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia.

L’organizzazione accusa le autorità di non aver adempiuto al mandato costituzionale approvato dai cittadini nel 1994. Intanto l’Europa guarda con interesse al modello svizzero.

Se andiamo avanti con questo ritmo non sarà possibile rispettare la scadenza del 2009 per trasferire il traffico merci dalla strada alla ferrovia. Lo ha affermato giovedì il presidente dell’Iniziativa delle Alpi Fabio Pedrina in una conferenza stampa a Berna.

Nel 2004 è già stato prolungato una volta il termine di dieci anni fissato dalla Costituzione. Tra le misure supplementari in grado di accelerare il trasferimento su rotaia, il consigliere nazionale socialista ha evocato l’introduzione della borsa dei transiti alpini.

Soddisfatti a metà

Stando a Pedrina, l’esecutivo deve dare prova di coraggio in materia di politica dei trasporti. «Finora – ha precisato – possiamo dirci soddisfatti per metà». L’introduzione nel 2001 della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) ha determinato un calo dei transiti attraverso le Alpi. Tuttavia l’obiettivo dell’Iniziativa delle Alpi (600 mila veicoli dal 2009) rischia di non essere raggiunto.

Pedrina se l’è presa in particolare con la tattica dilatoria messa in pratica dai promotori dell’iniziativa «Avanti» (che voleva un raddoppio del tunnel stradale del Gottardo) i quali, «nonostante la sconfitta alle urne, si comportano come se fossero usciti vincitori dalla consultazione popolare».

Inoltre, a suo parere, l’esecutivo non utilizza appieno le competenze conferitegli dalla Costituzione: certi cambiamenti potrebbero essere introdotti ricorrendo a un’ordinanza, ma il governo preferisce optare per la via legislativa, assai più lenta.

Credibilità del governo

Per il deputato socialista, la tutela della Alpi esige il rispetto delle scadenza fissate. «Non si tratta solo di protezione dell’arco alpino; in gioco è la credibilità del governo chiamato ad applicare la volontà del popolo».

A dire del presidente dell’Iniziativa delle Alpi vi sono sistemi per accelerare questo processo. Egli ha citato la borsa dei transiti alpini, un sistema «realistico e coerente con gli obiettivi della politica svizzera dei trasporti».

Introducendo questo sistema, «la Confederazione potrà continuare a svolgere un ruolo precursore in questo settore a livello europeo, come già accaduto con l’introduzione della tassa sul traffico pesante, oggetto di discussione in Europa e i cui principi sono stati in parte ripresi da paesi a noi vicini».

In Europa si guarda alla Svizzera

Sull’evoluzione nell’Unione europea si è soffermato Markus Liechti, della Federazione europea per trasporti e ambiente, organismo che raggruppa 40 organizzazioni ecologiste non governative, tra cui anche l’iniziativa delle Alpi.

Liechti ha sottolineato che l’evoluzione della politica dei trasporti elvetica è ormai oggetto di riflessione in vari Stati dell’Ue e nella stessa Commissione. All’interno dell’Europa vi sono però delle resistenze dovute a interessi divergenti.

Inoltre, la situazione economica generale non è favorevole all’introduzione di nuove tasse. A livello europeo vi sono però anche eccezioni come dimostrano il caso della Germania e dell’Austria, dove una tassa simile alla TTPCP viene prelevata sui veicoli pesanti (oltre 3,5 t in Austria e 12 t Germania) che utilizzano l’autostrada. I proventi servono per coprire i costi d’infrastruttura e non tengono conto, come in Svizzera, dei costi esterni (impatto ecologico, incidenti ecc).

Il professore Alan McKinnon, del centro di ricerche per la logistica della Heriot-University di Edimburgo ha spiegato il caso britannico. «In Inghilterra – ha esordito – siamo ancora alla fase di studio». Entro la fine dell’anno il governo dovrà decidere a che tipo di tecnologia – satellite o altro – affidarsi.

Una eventuale tassa verrebbe percepita dal 2008 e dovrà essere finanziariamente neutrale, ha sottolineato. I proventi sarebbero riversati alle società di trasporto come rimborso dei dazi sul carburante. Le tasse sulla benzina in Gran Bretagna sono infatti il doppio della media europea.

swissinfo e agenzie

L’iniziativa popolare «Per la protezione della regione alpina contro il traffico di transito (Iniziativa delle Alpi)» è stata depositata nel 1990.
L’iniziativa chiedeva che il traffico di transito da frontiera a frontiera fosse trasferito alla ferrovia e che la capacità degli assi di transito stradali attraverso le Alpi non fosse aumentata.
La proposta è stata accettata dal 51,9% dei votanti nel 1994.

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