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Anche Berna cancella il debito iracheno

L'Iraq ha bisogno di risorse per la ricostruzione, con la decisione del Club di Parigi si libera almeno di parte della zavorra del passato Keystone

La Svizzera si associa ai 19 membri del Club di Parigi, cancellando l'80% del debito pubblico iracheno. Un gesto per favorire la ricostruzione.

Se anche altri creditori seguiranno l’esempio, sarà possibile cancellare anche un’ulteriore fetta dei 120 miliardi di dollari di debiti che il Governo di Baghdad ha cumulato.

264 milioni è la somma che la Confederazione è pronta a condonare all’Iraq quale gesto di buona volontà per aiutare il paese a risollevarsi. Lo ha indicato oggi il Segretariato di stato dell’economia (seco), che si felicita della decisione del Club di Parigi di annullare l’80% delle pendenze di Bagdhad con l’estero.

In totale, i debiti che Berna vantava nei confronti del paese mediorientale, compresi gli interessi di mora, ammontano a 330 milioni. Stando al seco si tratta di crediti per affari risalenti agli anni ’70 e ’80 coperti dalla garanzia svizzera contro i rischi all’esportazione.

Accordo per i dettagli

Le questioni di dettaglio relative al taglio del debito verranno regolate mediante un accordo bilaterale con il nuovo governo iracheno, comunicano le autorità federali. La Svizzera intende orientarsi le direttive stipulate dal club dei diciannove; la firma è prevista per l’autunno del 2005.

Il governo svizzero intende così contribuire alla ricostruzione del paese eliminando una parte della zavorra del passato. Inoltre si pensa già allo stanziamento di contributi per la ricostruzione.

Compromesso internazionale

Nel finesettimana, come ultimo partner, la Russia aveva comunicato il suo assenso alla proposta stipulata fra i membri del Club di Parigi.

La scelta per il condono dell’80% dei debiti e degli interessi cumulati è un compromesso. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna volevano infatti una quota superiore, precisamente il 95%. Russia, Germania e Francia si sarebbero limitati al 50%.

Secondo il piano adottato, in una prima fase verranno condonati il 30% dei debiti e in una seconda fase, concordata con Fondo monetario internazionale, si procederà alla prossima tranche.

swissinfo e agenzie

L’Iraq deve ai 19 membri del Club di Parigi circa 40 miliardi di dollari. Si tratta di circa un terzo dei debiti complessivi. Il paese dei due fiumi ha però creditori in molti altri paesi.

Anche la Confederazione ha assicurato beni industriali esportati da ditte svizzere per 200 milioni negli anni Ottanta; le forniture non sono mai state saldate.

Il dittatore Saddam Hussein ha contratto probabilmente ulteriori 60 miliardi di debiti con vari paesi arabi e altri 20 con dei creditori privati.

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