Attrazione turistica o intralcio ad Alptransit?
Porta Alpina: la stazione ferroviaria più profonda mai costruita, situata lungo il tunnel più lungo del mondo, raggiungibile con l'ascensore più alto del pianeta.
Le autorità cantonali grigionesi, così come quelle di Sedrun, dove questo progetto futuristico potrebbe divenire realtà, sono convinte che essa risolleverà le sorti dell’intera regione.
Il progetto «Porta Alpina» prevede di trasformare la stazione d’emergenza del tunnel ferroviario di base del San Gottardo a Sedrun, nella valle grigionese della Surselva, in una stazione per viaggiatori.
I promotori del progetto, sostenuti dal governo retico, sono fermamente convinti che, grazie alla sua unicità e praticità, essa sarà in grado di attirare frotte di viaggiatori e di risollevare così sensibilmente la situazione economica sempre più delicata della regione.
Tempi di percorrenza dimezzati
La sperduta valle della Surselva, situata a qualche chilometro dal passo dell’Oberalp, nel distretto di Diesentis, vive essenzialmente del turismo. Negli ultimi anni però, il numero di pernottamenti nei suoi alberghi è diminuito in modo esponenziale, passando dai 235’000 nel 1992 ai 132’000 di oggi.
I viaggiatori preferiscono disertare le piste di sci piuttosto che sobbarcarsi ore di tragitto per raggiungere Sedrun e dintorni. Per il viaggio in treno da Zurigo, Lucerna o Lugano sono infatti necessarie più di tre ore, mentre da Milano ce ne vogliono almeno quattro.
La stazione sotterranea permetterebbe di dimezzare i tempi di percorrenza da questi grandi centri e di invogliare i turisti a tornare nella regione. Da uno studio condotto dall’Università di San Gallo su incarico del governo grigionese risulta che la Porta Alpina potrebbe portare ogni anno nella zona dai 56’000 ai 65’000 visitatori in più, molti dei quali provenienti dalla vicina Italia. Inoltre, la facile accessibilità del luogo attraverso la Porta Alpina attirerà, sempre secondo lo studio, dai 300 ai 1000 pendolari. Sarà possibile, ad esempio, lavorare a Zurigo e vivere a Sedrun.
Gli effetti positivi del rilancio del turismo e dell’economia della Surselva in generale non si faranno attendere. Se la Porta Alpina sarà aperta, si calcolano maggiori entrate che si aggireranno fra i 13,7 e i 21,7 milioni di franchi l’anno.
Ripartizione dei costi
La realizzazione della stazione sotterranea comporterà, secondo i suoi promotori, un costo di 50 milioni. «Sono dati troppo ottimisti. In realtà di milioni ce ne vorranno almeno 80-100», sostiene invece Yves Bonanomi, geologo e portavoce del centro informazioni Alptransit di Sedrun.
Il comune di Sedrun si è già detto disponibile a contribuire in linea di massima con almeno tre milioni, Disentis con un milione, e il cantone dei Grigioni con nove. Il resto dovrebbe essere a carico della Confederazione.
Dal canto suo, lo scorso mese di giugno, il Consiglio federale ha espresso un sì di principio alla realizzazione della Porta Alpina. Prima di prendere una decisione in merito ai finanziamenti, il governo elvetico ha però chiesto al cantone dei Grigioni di fornire ulteriori precisazioni. In particolare al governo retico è stato chiesto di meglio evidenziare i vantaggi che il progetto porterebbe non solo alla regione della Surselva, ma anche a tutta l’area dell’Oberalp-San Gottardo-Furka.
«Per il Vallese, gli effetti positivi sono chiari: a Sedrun vi è infatti la possibilità di collegarsi direttamente con Zermatt grazie alla già esistente ferrovia del Glacier Express. Anche il canton Uri, nelle immediate vicinanze, potrà approfittare dei nuovi turisti che giungeranno nella regione. Per quanto riguarda il Ticino, invece, non vedo quali reali vantaggi potrà trarre da questa nuova fermata dell’Alptransit», spiega Bonanomi.
Perplessità
All’inizio del mese di settembre, la delegazione parlamentare di sorveglianza Alptransit ha espresso alcune perplessità in merito alla realizzazione della Porta Alpina.
Si teme infatti che la fermata supplementare possa avere effetti negativi sulla redditività del progetto Alptransit e rallentare il percorso dei 250 treni giornalmente previsti sul tracciato. Gli stessi timori sono stati espressi qualche settimana dopo anche dal direttore delle Ferrovie federali svizzere (FFS), Benedikt Weibel.
«Sono paure che a mio parere non si giustificano. A Sedrun si fermeranno infatti solo due convogli ogni ora, uno diretto a nord, l’altro a sud», risponde Bonanomi.
Accettando di partecipare con 7,5 milioni di franchi ai costi per i lavori preliminari, il Consiglio federale ha ribadito in ottobre il proprio appoggio al progetto. Questo finanziamento permetterà di intraprendere i lavori di scavo dei quattro locali d’attesa necessari alla trasformazione della stazione in fermata turistica.
In seguito, il governo sarà chiamato a decidere anche della sua eventuale partecipazione al resto dei costi di realizzazione del progetto principale. Prima però, il canton Grigioni dovrà riuscire a convincerlo che la promozione della marca «Gottardo» vale un simile investimento.
swissinfo, Anna Passera da Sedrun
Sul cantiere Alptransit di Sedrun lavorano ca. 500 persone, in gran parte stranieri.
Dei 400 minatori, due soltanto sono svizzeri. Il 40% proviene dall’Italia – soprattutto del Nord – un altro 40% dalla Germania e il 10% dall’Austria.
I rimanenti sono originari di altri Paesi dell’Unione Europea, quali la Spagna, il Portogallo, la Francia o la Polonia.
Lavorano giornalmente a turni di otto ore e abitano in baracche costruite appositamente per loro nel villaggio di Sedrun.
50 milioni: costo preventivato dai promotori della Porta Alpina.
80-100 milioni: costo preventivato dagli ingegneri.
3 milioni: costi di manutenzione annuali.
20 minuti: tempo necessario per giungere a Sedrun dalla stazione sotterranea.
2 treni l’ora, uno verso nord, l’altro verso sud, si fermeranno a Sedrun.
Trasporteranno al massimo 1000 passeggeri ognuno.
57 km: lunghezza del tunnel ferroviario di base del Gottardo.
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