Brutto tempo per alberghi e ristoranti
Il settore alberghiero e quello della ristorazione non hanno potuto approfittare finora della leggera ripresa economica.
Nel terzo trimestre dell’anno in corso, il giro di affari è sceso del 3%, rispetto allo stesso periodo del 2003. E non regna ottimismo sull’andamento dei prossimi mesi.
Nel 2004, gli esercizi pubblici non hanno tratto vantaggio dalla leggera ripresa economica: è quanto hanno constatato in una conferenza stampa a Ginevra i responsabili dell’associazione GastroSuisse, che riunisce i due terzi degli operatori del settore.
In base agli ultimi dati del KOF, il Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo, la ristorazione ha registrato una contrazione media del giro d’affari del 3,4% nel terzo trimestre dell’anno in corso.
Situazione solo leggermente migliore per gli albergatori che hanno subito un calo del 2,5%, rispetto allo stesso periodo del 2003.
Da notare che, già l’anno scorso, l’andamento non era stato ottimale, nonostante il lungo periodo di bel tempo.
“L’estate eccezionale del 2003 non ha avuto un effetto significativo sulle statistiche”, conferma a swissinfo Hans Peyer, vice-direttore di GastroSuisse.
Alberghi di lusso più toccati
Le riduzioni più vistose del fatturato si sono registrate quest’estate nelle categorie degli alberghi a cinque e a quattro stelle. Solo gli stabilimenti alberghieri a una o due stelle sono riusciti ad aumentare la clientela.
Particolarmente sfavorevole è risultata la situazione nella Svizzera romanda, con diminuzioni del 4,6% per i ristoranti e dell’8,2 % per gli alberghi, che hanno portato ad un calo complessivo del 5,9%.
“Di fronte ad una clientela riservata e poco incline a spendere soldi, il margine di manovra resterà molto ristretto anche in futuro”, ha dichiarato il presidente di GastroSuisse, Klaus Künzi, commentando i risultati.
Concorrenza troppo grande
A detta dei responsabili dell’associazione di categoria, in Svizzera vi sarebbero attualmente 10’000 alberghi di troppo, sui 30’000 in attività.
Secondo la società fiduciaria Gastroconsult, il 60% degli operatori non riescono a chiudere i bilanci in attivo, anche se pubblicano conti di esercizio positivi.
Nel terzo trimestre 2004, il 39% degli alberghi e dei ristoranti sono riusciti ad accrescere il volume delle vendite. Il 41% hanno registrato invece una diminuzione.
Il settore non manifesta nessun ottimismo neppure per i prossimi mesi. Il 33% dei gestori interrogati prevedono un calo del fatturato e solo il 23% una progressione delle vendite.
Nuova classificazione
Sulla base di questa evoluzione GastroSuisse mette in guardia i lavoratori sulle trattative in corso per un contratto collettivo nazionale: visto l’andamento attuale non sarà possibile aumentare in modo sensibile le prestazioni per i dipendenti.
Sul fronte politico, GastroSuisse intende continuare a battersi in favore di tassi IVA preferenziali per il proprio settore economico, che impiega 215’000 persone e ha un giro d’affari complessivo di 22 miliardi di franchi.
GastroSuisse conferma poi l’intenzione di introdurre una propria classificazione degli hotel, a partire dal 2006.
“La gran parte dei 5000 alberghi che sono nostri membri non hanno accesso all’attuale classificazione”, ha affermato il direttore dell’associazione, Florian Hew.
Sondaggio sul fumo
Per quanto riguarda il dibattito sulla proibizione del fumo nei locali pubblici, emerso dopo le iniziative lanciate nel Canton Ticino, GastroSuisse si dice contraria ad un divieto legale, ma non ad una proibizione da parte dei singoli ristoratori.
Per dare maggior forza a questa posizione, l’associazione vuole condurre un sondaggio interno fra i circa 20’000 membri e ribaltare così il parere favorevole espresso da GastroTicino.
swissinfo e agenzie
Con 20’000 membri, l’associazione GastroSuisse riunisce i due terzi degli operatori del settore degli alberghi e della ristorazione.
Questo ramo economico impiega complessivamente 215’000 persone in Svizzera.
Il giro di affari globale raggiunge 22 miliardi di franchi.
Nel terzo trimestre 2004, il giro di affari di alberghi e ristoranti è sceso del 3% in media rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Particolarmente vistoso il calo nella Svizzera francese, dove le vendite sono diminuite del 5,9%.
Gli operatori sono poco ottimisti per i prossimi mesi: solo il 23% prevedono un aumento del fatturato.
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