Buone prospettive per il settore automobili
La maggioranza delle imprese svizzere attive nel settore automobilistico dovrebbero registrare una forte crescita nei prossimi anni.
È quanto risulta da uno studio realizzato dal Credit Suisse First Boston (CSFB) e pubblicato martedì.
La maggior parte delle autovetture delle case mondiali più importanti contengono almeno un pezzo prodotto da rifornitori elvetici: Saia Burgess, Komax, Georg Fischer, Rieter, Saurer, Ems-Chemie e Sarna.
Un grande vantaggio di queste imprese svizzere sul mercato internazionale risiede nel fatto che la loro produzione non dipende direttamente dal numero di auto costruite.
La performance delle ditte elvetiche del settore è spinta piuttosto dalla tendenza all’aumento dei bisogni nel campo della sicurezza e del comfort, come pure da miglioramenti tecnici.
Stando all’analisi del CSFB, in modo particolare il crescente sviluppo delle esigenze tecnologiche e ambientali favorisce le aziende svizzere che si sono specializzate in questo campo.
Potenziale di crescita
La banca individua un buon potenziale di espansione delle attività principalmente per Saia Burgess, Komax e Georg Fischer.
Tali imprese, che hanno già oggi una buona posizione sui mercati, traggono profitto dalla domanda supplementare di sicurezza e comfort.
Per Saia Burgess, specializzata nella fabbricazione di componenti elettroniche, lo studio del CSFB prevede addirittura una crescita del 28% nei prossimi anni.
Già attualmente, il 52% della cifra d’affari dell’azienda di Morat (FR) proviene dal settore automobilistico.
Entro il 2008, il suo utile operativo EBITA dovrebbe aumentare del 9,1%.
Anche per Komax, il CSFB prevede una crescita del 28% e un utile EBITA del 12,5% nei prossmi tre anni. L’impresa lucernese dovrebbe poter approfittare a sua volta dello sviluppo dell’elettronica.
Seppure in misura minore, lo studio individua buone prospettive di crescita anche per Georg Fischer.
Sarna si ritira
Sempre a detta dell’analisi del CSFB, per Rieter e Saurer le prospettive sono piuttosto stabili.
La redditività di Rieter è incerta poiché è messa sotto pressione dall’eccedenza delle capacità delle case automobilistiche.
Ma i rischi principali dei due gruppi risiedono nelle prospettive del settore delle macchine tessili.
Per la Sarna il CSFB intravvede invece nel segmento Sarnamotive una scarsa redditività, mentre per Sarnafil le prospettive sono positive.
Da notare che Sarna ha comunicato martedì l’intenzione di cedere il suo settore automobilistico, per concentrarsi nel campo dei materiali isolanti per il settore delle costruzioni.
swissinfo e agenzie
Percentuale della cifra d’affari proveniente dal settore automobilistico:
Rieter 60%,
Sarna 57%,
Komax 55%,
Saia Burgess 52%,
Georg Fischer 49%,
Ems-Chemie 40-45%,
Saurer 20%.
In Svizzera circa 250’000 posti di lavoro sono legati direttamente o indirettamente al settore automobilistico.
La cifra d’affari complessiva di questo ramo raggiunge ogni anno circa 70 miliardi di franchi.
Un decimo di questo fatturato viene conseguito da aziende svizzere specializzate nella fabbricazione di componenti e accessori per autovetture.
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