Credit Suisse: utile record e direttore in partenza
L'amministratore delegato della seconda banca svizzera, Oswald Grübel, si ritirerà all'inizio di maggio. Il suo successore è Brady Dougan, attuale direttore del settore Investment Banking del gruppo.
Credit Suisse annuncia nel contempo di aver sfiorato il raddoppio del suo utile netto a 11,3 miliardi.
L’amministratore Oswald Grübel si è dimesso dopo 40 anni passati in seno al gruppo, al termine di un anno in cui la banca ha realizzato risultati record, con un utile praticamente raddoppiato a 11,3 miliardi di franchi.
Grübel, 64 anni, negli ultimi cinque anni ha occupato la carica di presidente della direzione. Dopo avere messo in atto lo scorso anno la strategia di banca integrata, ritiene che il momento sia propizio per ritirarsi. L’amministratore delegato, che è cittadino tedesco, ha detto in una conferenza telefonica che on prevede di entrare nel consiglio di amministrazione. Il suo successore, il 48enne statunitense Brady Dougan, è nel Credit Suisse da 17 anni.
L’utile netto è salito del gruppo Credit Suisse è salito del 94%. Nel risultato sono compresi anche 1,817 miliardi generati dalla vendita del gruppo Winterthur alla francese Axa. Il numero due bancario ha registrato un afflusso netto di nuovi fondi pari a 95,4 miliardi, contro i 57,4 miliardi nel 2005. A fine esercizio la massa amministrata in totale era pari a 1485,1 miliardi.
Successo del modello di banca integrata
“Il 2006 è stato un anno record per il Credit Suisse. Il nostro modello di banca integrata si è dimostrato un successo e ci ha consentito di sfruttare efficacemente le opportunità di crescita offerte dagli elevati livelli di attività della clientela, e contemporaneamente di migliorare la nostra redditività”, ha dichiarato Grübel.
Nel quarto trimestre il gruppo ha realizzato un risultato netto di 4,673 miliardi di franchi, nettamente superiore alle stime degli analisti interrogati dall’agenzia Reuters, che si attendevano in media 3,325 miliardi.
Il Credit Suisse è partito bene nel 2007 e con il suo modello di banca integrata è ottimamente posizionato per cogliere e sfruttare al meglio queste opportunità di crescita, ha rilevato la banca.
Agli azionisti è proposto un dividendo di 2,24 franchi per titolo e una riduzione di 0,46 franchi del valore nominale. L’anno passato la banca aveva versato 2 franchi per azione. I vertici hanno anche annunciato un programma di riacquisto di azioni fino a un massimo di 8 miliardi di franchi.
Balzo in avanti dell’Investment Banking
Più in dettaglio nel 2006 il segmento Investment Banking ha fatto registrare, in termini di utili da attività continuate ante imposte, un risultato record di 5,951 miliardi, compiendo un balzo del 272%, grazie in particolare alle attività di “underwriting, consulenza, negoziazione di titoli a reddito fisso e negoziazione di titoli azionari”.
Non tenuto conto di fattori straordinari, l’utile prima delle imposte ha fatto registrare un aumento del 113%. I proventi netti sono cresciuti del 32% a 20,469 miliardi. Nel solo quarto trimestre sono progrediti del 63%.
L’unità Private Banking, che comprende i settori Wealth Management e Corporate & Retail Banking, ha fatto registrare un utile ante imposte (sempre da attività proseguite) pari a 4,596 miliardi, in crescita del 16%. I ricavi netti dell’unità sono saliti dell’11% a 11,678 miliardi.
Il settore Wealth Management (clientela facoltosa) ha generato un risultato di 3,237 miliardi (+22%). Il comparto Corporate & Retail Banking (clientela e imprese in Svizzera) ha evidenziato un aumento del 4% dell’utile, risultato pari a 1,359 miliardi. L’unità Asset Management (gestione patrimoniale per clienti istituzionali) ha annunciato un risultato di 508 milioni, in aumento del 50%. I proventi si sono fissati a 2,861 miliardi (+2%).
swissinfo e agenzie
Esercizio 2006 del Credit Suisse:
Utile netto: 11,327 miliardi di franchi (+94%)
Afflusso netto di denaro: 95,4 miliardi.
Dividendo proposto: 2,24 franchi per azione.
Il gruppo dà lavoro a circa 45’000 collaboratori.
Il Credit Suisse è stato fondato nel 1856 da Alfred Escher allo scopo di finanziare la rete ferroviaria e l’industrializzazione svizzera.
Oggi il gruppo con sede a Zurigo è la seconda banca svizzera dietro all’UBS.
UBS e Credit Suisse realizzano insieme il 50% del bilancio totale di tutte le banche svizzere.
Le attività dei due gruppi generano il 10% del Prodotto interno lordo (PIL) della Svizzera.
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