Crescita economica meno forte del previsto
Il gruppo di esperti in economia della Confederazione ha riveduto al ribasso le sue previsioni di crescita per il 2005.
Per il Segretariato di Stato dell’economia (seco) il Pil svizzero dovrebbe salire dell’1,5 % e non del 2 % come affermato nell’ottobre scorso.
La debolezza del dollaro, il raffreddamento della crescita nella zona euro e la situazione sfavorevole sul mercato del lavoro fanno perdere slancio alla congiuntura, indica venerdì il seco, precisando che non si delineano tuttavia né un forte raffreddamento, né una stagnazione.
Inflazione e disoccupazione
Il rallentamento nel 2005 del tasso di espansione dovrebbe colpire tutte le principali componenti della domanda. L’inflazione rimarrà su livelli bassi, attorno all’1 %, stando agli esperti del Dipartimento federale dell’economia (DFE).
Per l’anno appena cominciato non ci si deve attendere «un rapido e marcato miglioramento del mercato del lavoro», scrive il seco. Dall’autunno 2003 il tasso di disoccupazione è rimasto pressoché stabile sotto il 4%, ma notano i primi segni di una lieve ripresa.
Concretamente per il 2005 è prevista una «quasi stagnazione» dell’occupazione, che implica, dato il costante sviluppo di attività a tempo parziale, un leggero aumento del numero complessivo di posti (a tempo pieno e parziale).
Si prevede un lieve calo del tasso di disoccupazione rispetto alla media annua del 2004 (dal 3,9 al 3,7 %), che tuttavia dovrebbe riflettere in parte maggiori rinunce all’impiego (p.es. formazione e perfezionamento, pensionamenti anticipati).
Modesti impulsi dall’Europa e debolezza del dollaro
Quest’anno i modesti impulsi dall’Europa e la debolezza del dollaro si tradurranno in un ridimensionamento dell’espansione, finora vivace, delle esportazioni (dal +4,9 % del 2004 al +3,9 % nel 2005), le quali rimangano comunque un importante pilastro della crescita.
Gli investimenti nell’edilizia e nei beni strumentali dovrebbero aumentare meno sensibilmente rispetto allo scorso anno, nonostante i tassi d’interesse restino bassi.
Consumo privato e tassi d’interesse
Il consumo privato viene contenuto in un primo momento dalla sfavorevole situazione sul mercato del lavoro, tuttavia dovrebbe riuscire a mantenere una tendenza positiva. Il seco si aspetta un tasso di crescita dell’1,2 per cento quest’anno, dopo un incremento dell’1,5 per cento nel 2004.
«In presenza di questo scenario relativo alla congiuntura e al rincaro, si può presupporre che i tassi d’interesse straordinariamente bassi sul mercato monetario e dei capitali aumenteranno solo minimamente negli anni 2005 e 2006, continuando così a sostenere la crescita».
Ipotizzando un tasso di espansione più sostenuto in Europa, in Svizzera nel 2006 la crescita dovrebbe riuscire a raggiungere una media annua dell’1,8 per cento. Pur essendo superiore alla tendenza degli ultimi venti anni, tale incremento resta piuttosto modesto se visto come fase di ripresa successiva alla stasi tra il 2001 e il 2003, commentano gli esperti del DFE.
USA e UE
Per quanto concerne le condizioni quadro dell’economia mondiale, restano positive le prospettive congiunturali per gli USA, anche se non più così sostenute dagli impulsi espansivi della politica fiscale e monetaria.
Meno rosea invece la situazione nella zona euro, la cui crescita si è sensibilmente rallentata nella seconda metà del 2004 in seguito a minori impulsi delle esportazioni in una congiuntura interna poco vivace.
Nell’immediato non si intravedono segni decisivi di ripresa, sebbene alcuni indicatori abbiano registrato recentemente i primi miglioramenti.
Qualora si mantenga il forte valore dell’euro rispetto al dollaro, senza però un ulteriore apprezzamento, la congiuntura all’interno della zona euro dovrebbe consolidarsi gradualmente.
swissinfo e agenzie
Crescita del Prodotto Interno Lordo (Pil) riveduta al ribasso all’1,5% per il 2005.
Incremento del Pil nel 2004: 1,8%.
Tasso di disoccupazione previsto per il 2005: 3,7%.
Tasso di disoccupazione del 2004: 3,9%.
Secondo le nuove previsioni di crescita al ribasso, anche il deficit della Confederazione si alzerebbe.
Preventivato a 1 miliardo e 798 milioni, potrebbe arrivare a 2 miliardi di franchi.
Consumo privato: il seco si aspetta un tasso di crescita dell’1,2 % quest’anno, dopo un incremento dell’1,5 % nel 2004.
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