Dei principi contro i regali fiscali
Dopo la riforma controversa di Obwaldo, i cantoni vogliono adottare alcuni principi fiscali al fine di evitare una concorrenza eccessiva.
Il Partito socialista rinuncia a ricorrere contro il regime fiscale «regressivo» adottato dal semicantone di Obwaldo.
La Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDF) è favorevole alla concorrenza fiscale, ma senza eccessi.
I consiglieri di Stato responsabili delle finanze hanno discusso nella loro seduta di venerdì a Berna dell’imposta «regressiva», approvata lo scorso dicembre in votazione dalla stragrande maggioranza dei cittadini di Obwaldo.
Pericolo di indebitamento
Questo sistema fiscale prevede di tassare i redditi a partire dai 300’000 franchi e i patrimoni superiori ai 5 milioni in modo regressivo e non progressivo. In pratica più si è ricchi, meno si paga percentualmente di tasse.
I direttori cantonali hanno riaffermato il loro appoggio alla concorrenza fiscale, ma questa non deve essere eccessiva. Rischierebbe infatti di influire negativamente sui bilanci dei cantoni accrescendo il pericolo di indebitamento.
Inoltre CDF teme che gli eccessi diano nuovo vigore all’idea di un sistema che compensi le differenze inevitabili di risorse fra le regioni, andando più in là delle nuove misure federali di perequazione finanziaria.
Questo metodo di imposizione minerebbe l’autonomia dei cantoni in materia fiscale e probabilmente provocherebbe un generale aumento del carico fiscale.
La CDF non ha preso posizione, ma ha deciso di creare un comitato incaricato di meglio analizzare la questione e di dotarsi di principi fiscali per evitare un’eccessiva concorrenza.
Questione di giustizia
I recenti sviluppi nella concorrenza tra cantoni in materia di imposte potrebbe avere un effetto disastroso sull’economia, fa notare il professor Gebhard Kirchgässner, esperto di questioni fiscali all’università di San Gallo, intervistato da swissinfo.
«Se si tratta solo di alcuni piccoli cantoni che competono per accaparrarsi ricchi contribuenti, non sarà un problema».
«Ma se il sistema di tassazione regressiva diventa troppo diffuso, potrebbe invogliare all’evasione fiscale e ridurre la motivazione dei lavoratori. È una questione di giustizia. Se il carico fiscale si sposta troppo sui redditi medio-bassi, i salariati penseranno che non stanno pagando in modo equo.»
Kirchgässner crede che il cantone Zurigo sia danneggiato specialmente dai piccoli cantoni vicini che abbassano le loro tasse. Zurigo non può permettersi di abbassarle ulteriormente, poiché ha più servizi da finanziare. D’altro canto i residenti ricchi attratti da cantoni come Zug e Schwyz finiscono per comportarsi da «parassiti», usando questi servizi dei vicini senza pagarli.
Il partito socialista getta la spugna, il ministro delle finanze apprezza
Il Partito socialista (PS) rinuncia dal canto suo a ricorrere contro il regime fiscale «regressivo» adottato dal semicantone di Obwaldo. In un clima di «caccia alle streghe», afferma il PS, non è riuscito a trovare almeno due privati cittadini disposti a rivolgersi al Tribunale federale.
Hans-Jürg Fehr, presidente del PS, teme un effetto domino. Il semicantone di Appenzello Interno ha in programma l’introduzione della regressività, mentre Sciaffusa l’ha già introdotta due anni fa. Tuttavia, la legge fiscale sciaffusana prevede anche un forte sgravio delle imposte per le famiglie.
Già nei giorni scorsi, il consigliere federale Hans-Rudolf Merz aveva dichiarato invece di apprezzare la strategia del canton Obwaldo in materia di imposizione fiscale poiché stimola le concorrenza fra i cantoni, ma a livello federale: «Per la Confederazione, il compito importante è la ridistribuzione del reddito generato dal prelievo fiscale», aveva aggiunto.
swissinfo e agenzie
L’11 dicembre 2005 i cittadini di Obwaldo hanno votato in favore di una nuova legge tributaria che fa scendere progressivamente l’imposizione a partire da un reddito di 300’00 franchi e oltre.
In Svizzera, la parte più importante delle imposte è versata ai cantoni e ai comuni.
L’imposta federale diretta è al contrario relativamente ridotta; la Confederazione incassa già infatti i proventi della fiscalità indiretta e di varie tasse (imposta sul valore aggiunto, tassa sul carburante, dazi doganali, ecc).
Cantoni e comuni fissano le loro tabelle fiscali autonomamente; questo porta ad una concorrenza in materia di imposte.
In Svizzera i tassi di imposta per le imprese sono tra i più bassi nel mondo, ed attirano le multinazionali ad installarsi in cantoni quali Zug, Schwyz, Nidwaldo e Obwaldo.
L’Unione europea ritiene che ciò sia in contravvenzione all’accordo di libero scambio, firmato nel 1972 dalla Svizzera e dall’Ue.
Funzionari svizzeri e della Commissione Europea si sono riuniti il 15 dicembre nel tentativo di risolvere la questione, con scarsi risultati.
La Commissione potrebbe preparare delle ritorsioni, se dimostra di aver ragione entro fine marzo.
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