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Dopo le intemperie il turismo rialza la testa

Contrariamente a qualche giorno fa, a Lucerna ci si può ora muovere all'asciutto Keystone

Anche se alcuni luoghi di villeggiatura e alcune strade patiscono ancora i danni delle inondazioni, l'industria svizzera del turismo è pronta a riprendere le attività.

Lunedì, il livello delle acque nei laghi stava scendendo al di sotto del livello d’allerta, mentre nelle strade del quartiere della Matte a Berna rimane solo il fango.

«I luoghi di villeggiatura svizzeri hanno bisogno dei turisti per salvare la tarda stagione estiva e quella autunnale», dice a swissinfo Oliver Kerstholt di Svizzera Turismo, l’organizzazione mantello del settore.

«Molte zone non sono state toccate e le regioni colpite dalle inondazioni sono pronte – salvo alcune eccezioni – ad accogliere nuovamente i turisti», aggiunge.

Oliver Kerstholt non può ancora indicare quali siano state le ripercussioni sul settore, ma il suo ufficio ha registrato delle annullazioni, in particolare da parte di europei che avevano pianificato delle vacanze in Svizzera.

Lunedì, delle restrizioni erano ancora in vigore in alcune località turistiche delle Alpi bernesi, della Svizzera centrale e della Bassa Engadina.

Autobus per rimpiazzare i treni

Tra Berna ed Interlaken, i treni hanno ripreso a circolare normalmente, ma i collegamenti ferroviari tra quest’ultima località e i villaggi situati nelle valli vicine sono stati sospesi fino a nuovo avviso.

Un servizio di autobus ha rimpiazzato il collegamento tra Interlaken e Lauterbrunnen e Grindelwald, dove l’acqua ha distrutto un tratto di strada principale e parte dei binari.

Le autorità di Interlaken hanno comunicato che coloro che si recano a Grindelwald devono prevedere tempi d’attesa lunghi.

Le infrastrutture turistiche di Grindelwald e dei villaggi vicini di Wengen e di Mürren sono tuttavia intatte e le cabinovie funzionano normalmente.

Degli autobus che partono con cadenza oraria hanno pure rimpiazzato i collegamenti ferroviari tra Interlaken e Lucerna, via Brienz, Meiringen e il passo del Brünig.

La navigazione riprende

Sui laghi di Thun e di Brienz, dove il livello delle acque sta lentamente calando, il divieto di navigazione per i privati è stato tolto, mentre i battelli rimarranno fermi almeno fino a martedì.

Tutte le attrazioni turistiche nei pressi di Brienz e di Meiringen, tra cui il museo ad aria aperta del Ballenberg, sono aperte.

Gstaad non è stata toccata dalle inondazioni, ma i turisti che viaggiano sulla linea ferroviaria del Golden Pass, che collega Interlaken a Montreux, devono prendere un bus tra Zweisimmen e Wimmis. La compagnia Bern-Lötschberg-Bahn ha indicato che per riparare la tratta ci vorranno almeno due mesi.

Le strade dei passi del Grimsel e del Susten sono invece ancora chiuse, mentre da martedì i camion potranno riprendere a circolare sull’autostrada del San Gottardo.

Anche a Berna l’emergenza è ufficialmente finita: il fiume Aar trasporta ora 390 metri cubi al secondo, una quantità per la prima volta inferiore ai 420 metri cubi considerati il livello di guardia.

Nel quartiere della Matte gli ultimi abitanti dei 117 edifici evacuati durante l’inondazione sono potuti rientrare alle loro case, hanno indicato i pompieri della città. I generatori lavorano ora pieno regime per pompare l’acqua nelle cantine.

Lucerna sulla via della normalità

Durante il fine settimana, la maggior parte dei negozi, degli alberghi e dei luoghi turistici di Lucerna ha riaperto i battenti. Le autorità prevedono di poter riaprire nel corso di questa settimana anche il Kappelbrücke, il famoso ponte di legno simbolo della città, e martedì il Museo dei trasporti.

La strada e la linea ferroviaria che conducono ad Engelberg, a sud di Lucerna, rimarranno chiuse fino a data da stabilire. Il ponte aereo, messo in piedi una settimana fa, è riservato esclusivamente al trasporto di beni di prima necessità e al supporto logistico.

A Klosters e a Scuol, le località grigionesi più colpite dal nubifragio, tutti gli alberghi, a parte uno, hanno potuto essere riaperti.

Intanto, ai messaggi di cordoglio si è aggiunto pure quello del Principe Carlo, che da anni si reca in vacanza a Klosters. In una lettera inviata al presidente della Confederazione Samuel Schmid, l’erede al trono di Gran Bretagna si dice «profondamente toccato e afflitto dalla notizia delle devastanti inondazioni che hanno colpito vaste zone del paese».

swissinfo, Dale Bechtel e agenzie
(traduzione ed adattamento di Daniele Mariani)

Quattro giorni consecutivi di pioggia (dal 19 al 22 ottobre) hanno causato delle inondazioni in vaste zone del paese.
La Svizzera centrale ed il canton Berna sono state le regioni più colpite.
La Catena della Solidarietà, un’istituzione di colletta della Società svizzera di radiotelevisione, la casa madre di swissinfo, ha indetto per mercoledì una raccolta fondi per venire in aiuto alle zone toccate dalle intemperie.
Le donazioni possono anche essere effettuate sul conto corrente postale 10-15000-6, menzione «maltempo in Svizzera».

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