Economia svizzera trascinata dalle esportazioni
Le esportazioni elvetiche sono cresciute del 2,7% (valore reale), favorite dall'inflazione e grazie all'effetto trainante dell'industria orologiera.
Tuttavia, il commercio esterno non è riuscito a bissare il risultato registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
Le importazioni e le esportazioni elvetiche sono cresciute nel primo semestre del 2002. Le prime sono progredite del 6,4% in valore nominale (3,5% reale), fissandosi a 69,6 miliardi di franchi, mentre le seconde hanno raggiunto i 74,2 miliardi, il 5,3% in valore nominale (2,7% reale) in più rispetto a 12 mesi fa. Lo indica l’Amministrazione federale delle dogane (AFD), in una nota diffusa giovedì.
Tuttavia, il commercio esterno non è riuscito a stare al passo con il risultato di punta registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Infatti, per quanto concerne le importazioni l’aumento è stato leggermente più debole rispetto all’intero 2004 (nominale: + 7,0 %, reale: + 4,6 %). I prezzi dei beni importati sono complessivamente aumentati del 2,8%.
L’eccedenza della bilancia commerciale è stata dunque di 4,6 miliardi, inferiore ai 5,1 miliardi della prima metà dell’anno scorso ma superiore ai 4,2 del secondo semestre 2004.
Settori di punta in crescita
Dal primo semestre del 2004 la crescita non è solo costantemente rallentata, ma si è praticamente dimezzata. Nel secondo trimestre del 2005 vi è tuttavia stato un chiaro segnale di rafforzamento. I prezzi dei beni esportati sono aumentati del 2,5 %. Un risultato legato soprattutto all’incremento dei prezzi dei medicinali.
Nei primi sei mesi del 2005 circa due terzi dei rami hanno segnato una progressione in termini nominali delle loro vendite all’estero, tra cui anche i due settori più importanti dell’esportazione (prodotti chimici e macchine).
Anche gli invii di strumenti di precisione e dell’industria chimica hanno segnato un aumento superiore alla media e ad un ritmo pressoché identico. Il maggiore incremento del fatturato è stato conseguito dall’industria orologiera.
Industria orologiera trainante
Le esportazioni dell’industria orologiera svizzera sono cresciute dell’11% a 5,6 miliardi di franchi nel primo semestre rispetto allo stesso periodo 2004. Il settore si avvia dunque verso una nuova annata da primato. Nel solo mese di giugno, gli orologi e altri prodotti simili esportati hanno superato il miliardo di franchi per il terzo anno consecutivo. È quanto risulta dal comunicato diffuso giovedì dalla Federazione orologiera.
Durante il primo semestre, i tredici principali sbocchi dell’orologeria elvetica hanno segnato un incremento, sottolinea la Federazione. Da segnalare il balzo del 35,1 % segnato dalla Cina (a 173,9 milioni di franchi) e del 22,9 % degli Emirati Arabi (a 174,5 milioni di franchi). Stati Uniti e Hong Kong restano i maggiori importatori, con rispettivamente 956,2 e 839,4 milioni di franchi di orologi svizzeri acquistati.
swissinfo e agenzie
Esportazioni da gennaio a giugno 2005 (valore nominale):
+2,7%, a 74,24 miliardi di franchi.
Importazioni da gennaio a giugno 2005 (valore nominale):
+3,5%, a 69,63 miliardi di franchi.
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