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Forte calo dell’utile per il Credit Suisse

Le sequele dello scandalo Enron hanno influito negativamente sul risultato del CSG nel primo semestre 2005 Keystone

Il Credit Suisse Group ha registrato un utile netto di 2,829 miliardi di franchi nel primo semestre 2005, contro 3,318 miliardi nei primi sei mesi del 2004.

Sul risultato della grande banca hanno pesato accantonamenti per 624 milioni di franchi previsti in caso di litigio.

Il CSG ha annunciato mercoledì di avere conseguito un utile netto di di 2,829 miliardi di franchi nel primo semestre di quest’anno, in forte calo quindi rispetto allo stesso periodo del 2004.

La contrazione è legata soprattutto all’andamento nel secondo trimestre di quest’anno, dove l’utile netto si è fissato a 919 milioni di franchi, contro 1,910 miliardi nel trimestre precedente e 1,457 miliardi nel secondo trimestre del 2004.

Il risultato del secondo trimestre del gruppo bancario è chiaramente inferiore alle attese degli analisti. Quelli interrogati dall’agenzia Reuters avevano pronosticato in media un utile netto di 1,395 miliardi.

La redditività del capitale proprio del Credit Suisse Group nel secondo trimestre è stata pari al 9,8%, in particolare 9,1% per il comparto bancario e 11,3% per la Winterthur.

Accantonamenti straordinari

Il risultato del secondo trimestre del 2005 include le spese in Institutional Securities per la costituzione di riserve destinate a contenziosi legali, 624 milioni al netto delle imposte.

L’accantonamento straordinario, che concerne il Credit Suisse First Boston, è stato operato in previsione di possibili litigi susseguenti al fallimento del gigante finanziario americano Enron, come pure a vertenze aperte in relazione all’introduzione di società in borsa e all’indipendenza degli analisti finanziari.

Dopo aver già accantonato 702 milioni di franchi tre anni fa, il CSG dispone ora di un fondo di 1,4 miliardi per far fronte ad eventuali contenziosi legali.

Fondi gestiti in crescita

Nel secondo trimestre del 2005, nel Private Banking è stato registrato un afflusso netto di denaro fresco pari a 12,8 miliardi di franchi (+6,7% rispetto a fine marzo).

La divisione Wealth & Asset Management ha annunciato nuovi fondi netti per 4,2 miliardi (+5,7%). Complessivamente, l’afflusso netto si è attestato a 16,2 miliardi.

A fine giugno il CS Group aveva in gestione fondi pari a 1’341,2 miliardi di franchi, in crescita del 5,5% cento rispetto a fine marzo.

Gli analisti si attendevano un totale di 1’298 miliardi e 6 miliardi di nuovi fondi per il Private Banking.

Rallentamento nel secondo trimestre

“Dopo un avvio lanciato del 2005, il secondo trimestre ha risentito del previsto rallentamento dell’attività dei mercati e i nostri comparti bancari hanno registrato in aprile e maggio bassi livelli di attività da parte della clientela”, ha osservato Oswald J. Grübel.

Secondo il direttore esecutivo del CSG, grazie a un notevole rialzo in giugno, il gruppo ha generato un risultato trimestrale rispettabile, fondato sui buoni proventi netti e su un’efficace gestione delle spese.

Per la seconda metà dell’anno, il gruppo zurighese prevede un miglioramento delle attività nel settore bancario e un rialzo dei mercati finanziari.

Il CSG ha inoltre annunciato di continuare ad avere come obiettivo la realizzazione di un utile netto di 8 miliardi di franchi nel 2007, cifra che non comprende gli effetti positivi della riorganizzazione in corso.

swissinfo e agenzie

2,829 miliardi di franchi l’utile netto raggiunto nel primo semestre 2005.
Nei primi sei mesi dell’anno scorso l’utile aveva raggiunto 3,318 miliardi.
919 milioni di franchi invece l’utile netto conseguito nel secondo trimestre 2005.
Nello stesso periodo del 2004 l’utile si era fissato invece a 1,457 miliardi.

Il Credit Suisse Group è attivo in 50 paesi e impiega 60’000 collaboratori.

Nel 1993 ha rafforzato la sua posizione sul mercato svizzero e mondiale in seguito all’acquisizione della Banca Popolare Svizzera.

Attualmente il CSG costituisce la seconda banca elvetica, dopo l’UBS.

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