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Forte crescita delle spese sociali in Svizzera

La metà delle spese sociali sono destinate alla previdenza per la vecchiaia Keystone

Dopo un periodo di rallentamento le spese per le prestazioni sociali hanno segnato una leggera ripresa. Nel 2001 ammontavano a 120 miliardi di franchi, il 6% in più, rispetto al 2000.

La Svizzera si situa comunque nella media dei Paesi dell’Unione europea.

In poco più di 10 anni – dal 1990 al 2001 – la percentuale delle spese sociali è aumentata dal 20% al 28%.

Nel contempo si è assistito anche ad un incremento delle entrate, passate da 135 a 141 miliardi di franchi (+4,4%). La quota delle spese sociali, corrispondente alla parte di spese sociali rispetto al prodotto interno lordo (PIL), ammontava al 27,4 per cento nel 2000 ed al 28,4 per cento nel 2001.

Il sistema svizzero della sicurezza sociale si basa essenzialmente sulle assicurazioni sociali. Circa l’ 85% per cento delle spese è assorbito dalle sette grandi assicurazioni sociali.

La sicurezza sociale comprende tutte le misure dello Stato e delle istituzioni private volte ad assicurare l’esistenza della popolazione ed in particolare la protezione della popolazione contro i rischi sociali.

La previdenza per la vecchiaia

Quasi la metà delle prestazioni sociali viene impiegata per la previdenza per la vecchiaia. Nello spazio europeo gli unici Paesi a superare questa quota sono l’Italia e la Grecia.

Un ulteriore 40% di queste prestazioni è destinato alle cure mediche e sanitarie e alle prestazioni d’invalidità. Ciò significa che oltre quattro quinti delle prestazioni sociali vengono utilizzate per coprire i rischi di vecchiaia, malattia e invalidità.

Negli ultimi anni le prestazioni per la disoccupazione, che nel 1997 al culmine della crisi economica rappresentavano ancora un buon 7% delle prestazioni sociali, sono diventate meno ingenti. Una tendenza che potrebbe cambiare alla luce dell’attuale andamento congiunturale sfavorevole.

Datori di lavoro e dipendenti

Per quanto riguarda le entrate, più della metà provengono dai datori di lavoro e dai contributi salariali dei lavoratori. Un ulteriore 8% deriva dai premi dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.

La quota di contributi sociali versati dai datori di lavoro è del 30% ed è pertanto più elevata di quella dei lavoratori che ammonta al 22%.

Questo divario è dovuto alla differenza dei contributi versati per la previdenza professionale nonché agli assegni familiari ed al pagamento continuato del salario in caso di malattia e maternità, finanziati esclusivamente dai datori di lavoro.

Dalla fine della seconda guerra mondiale, il sistema della sicurezza sociale in Svizzera è andato via via ampliandosi.

Negli anni cinquanta per la sicurezza sociale venivano spesi esattamente 1,5 miliardi di franchi. Nel 1970 le spese sociali ammontavano già a 11 miliardi di franchi diventati poi 63 nel 1990 e 113 nel 2000.

Negli anni ’70 sono state ampliate le prestazioni dell’assicurazione vecchiaia e dell’assicurazione invalidità.

swissinfo e agenzie

La quota della previdenza professionale è del 30,1%
La percentuale dell’assicurazione vecchiaia ammonta al 24%
La parte dell’assicurazione malattia obbligatoria è del 12,7%

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