Prospettive svizzere in 10 lingue

Gli esperti del seco moderano il loro ottimismo

Le previsioni congiunturali lasciano sperare una schiarita all'orizzonte, ma meno rapida di quanto pronosticato finora Keystone

Il segretariato di Stato dell'economia (seco) è un po' meno fiducioso rispetto a pochi mesi fa: nel 2005 il PIL dovrebbe crescere solo del 2,0%, invece del 2,3%.

Una correzione legata principalmente all’aumento del prezzo del petrolio e al rallentamento della congiuntura mondiale.

Dopo la breve incertezza emersa all’inizio dell’estate, i sondaggi effettuati dal seco presso le imprese in agosto e settembre hanno presentato un quadro di nuovo più positivo per l’andamento dell’economia svizzera.

I principali indicatori rimangono per lo più favorevoli e segnalano che la ripresa congiunturale continua anche nella seconda metà del 2004.

Il tasso di crescita dell’1,8% del PIL (Prodotto interno lordo), pronosticato negli ultimi mesi dal gruppo di esperti della Confederazione, dovrebbe quindi venir raggiunto durante l’anno in corso.

Una stima che corrisponde alle previsioni formulate negli ultimi giorni dai principali istituti di ricerche economiche: UBS 1,9%, CS 1,8%, KOF 1,6%, BAK 1,8%, OCSE 1,8%.

Flessione nel 2005

Considerate la situazione economica internazionale e le condizioni monetarie propizie (in particolare i bassi tassi d’interesse), il seco ritiene che la solida espansione della congiuntura proseguirà anche nel 2005.

La crescita dovrebbe rimanere piuttosto sostenuta grazie alle esportazioni e agli investimenti delle imprese, nonché a una robusta domanda delle economie domestiche.

Rispetto alle loro stime precedenti, gli esperti della Confederazione hanno comunque rivisto lievemente al ribasso, dal 2,3 al 2%, le previsioni di incremento del PIL per il 2005.

Le ragioni vanno ricercate principalmente nel leggero indebolimento della congiuntura mondiale e nell’aumento dei prezzi del petrolio.

A ciò si aggiunge il fatto che il ritardo della ripresa del mercato del lavoro si è ripercosso sulla domanda interna. Secondo gli esperti, tuttavia, sarebbe esagerato passare a valutazioni pessimistiche sulla prossima fase congiunturale.

Da notare che anche gli altri istituti di ricerche economiche hanno ritoccato verso il basso le loro ultime previsioni per il 2005: UBS 2,1%, CS 1,6%, KOF 1,8%, BAK 1,7%, OCSE 2,3%.

Prospettive internazionali buone

Sebbene nelle ultime settimane i prezzi del petrolio siano di nuovo aumentati, per restare probabilmente alti anche il prossimo anno, le prospettive economiche internazionali continuano ad essere relativamente positive.

Negli Stati Uniti la congiuntura appare un po’ più debole, ma comunque sempre dinamica.

Nell’area dell’euro, la zona sicuramente più importante per l’economia svizzera, negli ultimi mesi gli indicatori della fiducia si sono rivelati piuttosto buoni. Per il 2005 si prevede un ulteriore aumento del 2% del PIL.

La situazione economica internazionale rimane quindi favorevole per la Svizzera, anche se l’espansione dell’economia mondiale dovrebbe rivelarsi leggermente più debole rispetto al 2004.

Pochi effetti sull’occupazione

Gli sviluppi sul mercato del lavoro sono stati più lenti di quanto aspettato.

Nel primo semestre del 2004 non si è visto alcun segno di ripresa sul fronte dell’occupazione e il tasso di disoccupazione, fino a settembre, è rimasto ancorato sul 3,9 %.

Una reazione ritardata del mercato del lavoro in una fase avanzata di ripresa non è affatto straordinaria, sottolinea il seco.

Secondo gli esperti questa situazione rispecchia l’aumento della produttività lavorativa e l’atteggiamento temporeggiante di molte imprese – condizionato dal dubbio circa una ripresa duratura.

Miglioramenti solo dal 2005

Questi due fenomeni dovrebbero però essere passeggeri: per il prossimo anno si potrà quindi attendere un miglioramento della situazione del mercato del lavoro in caso di crescente ripresa congiunturale.

Nel 2005 l’occupazione dovrebbe aumentare di nuovo (media annuale di aumento: +0,4%).

A causa dell’alto livello di partenza all’inizio dell’anno, il tasso di disoccupazione nella media annua del 2005 resterà tuttavia superiore al 3% per cento (3,4%).

Per la fine del 2005 il seco attende un tasso di disoccupazione di circa il 3%.

Una previsione molto più ottimista di quella formulata dal KOF (4,0%), ma anche più pessimista di quella avanzata dall’UBS (2,8%).

swissinfo e agenzie

Il seco ha ridimensionato dal 2,3 al 2% le sue aspettative di crescita dell’economia svizzera nel 2005.
Il segretariato ha ritoccato invece verso l’alto, dal 2,8 al 3,4%, le previsioni relative al tasso di disoccupazione.
Le ragioni di queste correzioni sono legate principalmente al forte aumento del prezzo del petrolio e all’indebolimento della crescita economica internazionale.

Previsioni di crescita del PIL per il 2004/2005:

seco: 1,8% / 2,0%
UBS: 1,9% / 2,1%
CS Group: 1,8% / 1,6%
KOF: 1,6% / 1,8%
BAK: 1,8% / 1,7%
OCSE: 1,8% 2,3%

Previsioni relative al tasso di disoccupazione nel 2004/2005:

seco: 3,9% / 3,4
UBS: 3,8% / 2,8%
CS Group: 3,8% / 3,6%
KOF: 3,9% / 4,0%
BAK: 3,9% / 3,6%

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR