Gli svizzeri viaggiano sempre di più in treno
Le persone residenti in Svizzera percorrono in media 37 chilometri al giorno impiegando 88 minuti. È quanto emerge dal nuovo rilevamento degli Uffici federali di statistica e dello sviluppo territoriale.
Mentre le distanze percorse in treno aumentano, quelle in automobile sono stabili dal 2000.
Ogni persona domiciliata in Svizzera compie mediamente mezzo giro del mondo all’anno. Nel 2005, la distanza percorsa all’interno e al di fuori del paese ha raggiunto i 19’000 km, stando ai risultati dell’inchiesta svolta tra 33’000 persone e presentata martedì dagli Uffici federali di statistica (UST) e dello sviluppo territoriale (ARE).
Gli spostamenti sul territorio nazionale rappresentano 37 chilometri per una durata media di 88 minuti. Solo una persona su nove resta a casa.
Rispetto al precedente rilevamento effettuato nel 2000, la distanza media percorsa ogni giorno è per la prima volta rimasta stabile. Da osservare però che dal 1984 ad oggi il numero di chilometri percorsi giornalmente è cresciuto del 30% circa.
Il treno in forte crescita
Un altro dato positivo – da un punto di vista ecologico – è il forte incremento dei chilometri percorsi in treno, progrediti del 19%, probabilmente grazie ai miglioramenti portati alla rete ferroviaria grazie al progetto Rail 2000, ha indicato il direttore dell’ARE Pierre-Alain Rumley.
Gli spostamenti in automobile – che coprono il 69% delle distanze – sono rimasti praticamente gli stessi rispetto al 2000. Tuttavia, il traffico motorizzato individuale ha ugualmente subito un aumento a causa della crescita della popolazione e di un leggero calo del tasso di occupazione delle autovetture (1,6 persone in media per veicolo).
Se la distanza percorsa non è praticamente cambiata, in cinque anni la durata del tragitto ha registrato un nuovo aumento del 5%. Esso si spiega in particolare con la crescita della mobilità lenta (spostamenti a piedi o in bici).
Gli svaghi primo motivo di spostamenti
Oltre otto economie domestiche su dieci posseggono almeno un’automobile. La proporzione di quelle che ne hanno più di una raggiunge il 31%. Nel 1984, solo il 69% delle economie domestiche aveva un’automobile e il 17% più di un veicolo. Quasi il 18% (ossia 3’400 km) della distanza annuale è percorsa in aereo.
Gli svaghi costituiscono il principale motivo di spostamento e rappresentano il 45% delle distanze annue percorse in Svizzera. Seguono il lavoro e la formazione con il 27% dei tragitti compiuti e gli acquisti con l’11%.
La mobilità varia tuttavia a seconda dell’età, del sesso o dell’attività professionale. Le persone con meno di 18 anni e quelle con più di 66 percorrono per esempio meno della metà dei chilometri “macinati” dai gruppi di età intermedi.
In genere, gli uomini effettuano giornalmente 13 km in più delle donne. Le distanze aumentano chiaramente in funzione del reddito di un’economia domestica.
Lo studio servirà da base d’informazione per sviluppare le future politiche in materia di mobilità, ha indicato Pierre-Alain Rumley. La principale sfida è soprattutto di ridurre la proporzione di chilometri percorsi in automobile.
swissinfo
Circa la metà degli spostamenti in Svizzera sono effettuati in bicicletta o a piedi. I tragitti sono però spesso molto corti. Per questa ragione la mobilità lenta rappresenta solo l’8% della distanza percorsa complessivamente ogni anno.
Il traffico motorizzato privato rappresenta invece il 69% delle distanze e il 41% del tempo di percorrenza (senza tempi d’attesa). L’automobile è spesso utilizzata per compiere lunghi tragitti, anche se nel 30% dei casi gli spostamenti sono inferiori ai 3 km.
Il tasso di occupazione delle automobili è in media di 1,6 persone. Per i tragitti che riguardano il lavoro addirittura di 1,1 persone.
Anche per spostamenti per motivi di svago, in più della metà dei casi l’automobile è occupata da una sola persona.
Nel corso degli anni, il tasso d’occupazione degli autoveicoli privati è diminuito.
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