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I pedoni devono essere protetti meglio

Crash test organizzato dall'ATA allo Stade de Suisse di Berna Keystone

In Svizzera, la sicurezza è un criterio importante per chi acquista un'automobile. Ma, sostiene l'Associazione traffico e ambiente (ATA), spesso si pensa solo a chi siede nel veicolo.

I costruttori hanno compiuto importanti progressi nella protezione dei passeggeri, ma quella dei pedoni lascia ancora a desiderare.

Le nuove automobili in circolazione sono sempre più sicure per gli occupanti. Non altrettanto si può dire però per i pedoni che vengono investiti o urtati.

È quanto sostiene l’Associazione traffico e ambiente (ATA), che in una conferenza stampa organizzata mercoledì a Berna assieme all’Ufficio di prevenzione degli infortuni ha stigmatizzato la scarsa attenzione dimostrata finora dai costruttori di automobili per quanto concerne la sicurezza degli altri utenti della strada.

80% delle auto insufficienti

Stando a una classifica di Euro NCAP (European New Car Assessment Programme: organismo indipendente che fornisce indicazioni sulle prestazioni in termini di sicurezza di alcune fra le auto più vendute in Europa) quattro automobili su cinque offrono un grado di sicurezza agli occupanti che varia da “buono” a “ottimo”.

Per contro, sempre quattro autovetture su cinque sono giudicate “molto scarse” o “insufficienti” dal punto di vista della protezione dei pedoni.

L’ATA punta il dito in particolare contro i fuoristrada, che oltre ai pedoni mettono in grande pericolo anche la vita degli occupanti di vetture più piccole.

Le statistiche dimostrano che è necessario agire. Nei primi sei mesi del 2006, il numero di morti sulle strade svizzere è diminuito del 17% rispetto all’anno precedente. Per contro, il numero di pedoni deceduti è cresciuto da 24 a 25.

Informazione e migliorie tecniche

Secondo Stefan Siegrist, dell’Ufficio di prevenzione degli infortuni, in due incidenti su tre con feriti gravi o morti, le caratteristiche di un autoveicolo hanno un ruolo fondamentale.

Alcuni accorgimenti tecnici permetterebbero di ridurre notevolmente i rischi. Se la parte anteriore della carrozzeria fosse più bassa, meno rigida e dotata di airbag esterni, ad esempio, i danni subiti dalle vittime di incidenti sarebbero inferiori.

Per migliorare le condizioni di sicurezza stradale l’ATA raccomanda di puntare maggiormente “sulla sensibilizzazione e l’informazione dei consumatori”, che spesso si concentrano solo sul prezzo, sullo spazio e sulla loro sicurezza, senza pensare a quella degli altri.

Inoltre, l’ATA chiede l’introduzione di un’etichetta che precisa il grado di sicurezza del veicolo.

swissinfo e agenzie

Nel 2005 i morti sulle strade svizzere sono stati 409 (tra cui 178 passeggeri e 69 pedoni).
Gli incidenti stradali hanno provocato il ferimento di 26’745 persone, tra cui 14’457 passeggeri e 2’354 pedoni (dati: Ufficio di prevenzione degli infortuni).

Dal 1979 l’ATA (Associazione traffico e ambiente) si impegna per una mobilità sostenibile sia per le persone che per l’ambiente. Tra i valori che difende ci sono l’uso razionale dell’energia, l’adozione di soluzioni col minimo impatto ambientale possibile e la riduzione del traffico inutile.

L’ATA ha contribuito all’introduzione della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e sostenuto i progetti di sviluppo delle ferrovie (Alptransit, Ferrovia 2000, ecc.).

Inoltre, con la propria iniziativa “Strade per tutti”, l’ATA ha favorito l’introduzione semplificata di zone con limite di velocità a 30 km/h nei quartieri residenziali.

Con i suoi 126’000 membri, l’ATA è la seconda associazione svizzera del settore (la prima è il Touring Club).

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