I ricchi stranieri e il fascino dei vantaggi fiscali
Sono sempre di più i paperoni del jet set internazionale che scelgono di risiedere in Svizzera per approfittare della controversa tassazione forfetaria offerta da alcuni cantoni.
Nel 2006, il loro numero ha raggiunto quota 4’175. Tre anni prima – rivela uno studio della società di consulenza KPMG – erano 2’394. Ma se attirano i ricchi, i forfait suscitano critiche in Svizzera e all’estero.
Le divergenze d’opinione in materia fiscale tra la Svizzera e diversi altri paesi europei sono cosa nota. Ma negli ultimi mesi, i toni si sono fatti più accesi. Il portavoce della candidata alla presidenza francese Ségolène Royal è arrivato a tacciare la Confederazione di «banditismo» quando si è risaputo che il cantante Johnny Hallyday – una vera e propria star in Francia – aveva deciso di trasferirsi in Svizzera per pagare meno tasse.
Hallyday non fa che seguire la strada presa da altre celebrità dal portafoglio ben fornito, come i suoi colleghi Tina Turner e Phil Collins, l’ex pilota di formula uno Michael Schumacher o, ancora, il padre di Ikea, lo svedese Ingvar Kamprad.
Gli accordi tra stranieri facoltosi e autorità fiscali non piacciono a tutti nemmeno in Svizzera. Il quotidiano Blick, ad esempio, si è chiesto perché Hallyday ha potuto ottenere un forfait di 300’000 franchi quando il tennista svizzero Roger Federer – che come Hallyday guadagna 10 milioni di franchi l’anno – è costretto a pagare 3 milioni di tasse.
In genere, i contribuenti stranieri possono evitare di pagare per intero le tasse sul reddito e si accordano per una tassazione forfetaria che equivale più o meno a cinque volte il valore della loro proprietà in Svizzera.
Ciò non significa – sottolinea Patrick Burgi della KPMG – che i ricchi stranieri non contribuiscano al benessere della società svizzera.
La KPMG stima che nel 2004 gli stranieri facoltosi abbiano versato nelle casse del fisco elvetico 600 milioni di franchi. Lo scorso anno, la cifra dovrebbe aver sfiorato il miliardo di franchi.
Punti di vista
«In genere, la gente ha la sensazione che chi gode di una tassazione forfetaria abbia fatto un buon affare e che non paghi il giusto», spiega Burgi a swissinfo.
«Ma i nostri calcoli dimostrano che queste persone pagano in media la stessa cifra di un contribuente svizzero con un reddito imponibile superiore ai 200’000 franchi. La gente poi dimentica che spesso sono in gioco dei guadagni realizzati all’estero. Se si tiene un concerto in Giappone, per esempio, ci saranno delle trattenute da parte di quel paese. In quest’ottica, le tasse forfetarie versate in Svizzera non sono che una parte della storia.
Dai dati della KPMG risulta anche che nel canton Vallese i ricchi stranieri pur rappresentando solo lo 0,6% della popolazione, sono all’origine del 5,2% delle entrate fiscali. Nel 2004, questa quota ha superato il 2% in sei dei 26 cantoni svizzeri.
Ma questo argomento non convince il Partito popolare democratico (PPD, centro) che ha lanciato una campagna per cambiare le regole del gioco. «Siamo contro la tassazione forfetaria perché non è giusta e perché è anticostituzionale», dice a swissinfo Claudine Godat, portavoce del PPD. «La costituzione stabilisce che tutti i cittadini devono essere trattati allo stesso modo e tassati in base alle loro disponibilità finanziarie».
Claudine Godat non è sicura che le cifre contenute nel rapporto della KPMG siano corrette, ma se davvero ci fosse un numero così elevato di persone tassate in modo forfetario, «allora la situazione sarebbe davvero preoccupante».
swissinfo, Matthew Allen
(traduzione, Doris Lucini)
Altri sviluppi
Tassazione (sistema)
Nel 1920, Vaud è il primo cantone ad introdurre disposizioni particolari per la tassazione degli stranieri che vivono, ma non lavorano, in Svizzera.
Quattordici anni più tardi, le autorità federali inseriscono in una categoria fiscale particolare le persone che vengono in Svizzera per ragioni di salute e non per lavoro.
La tassazione forfetaria è regolata dalla Legge sull’armonizzazione fiscale entrata in vigore nel 2001. La legge dovrebbe portare i cantoni ad adottare linee guida simili.
Possono essere tassate in modo forfetario persone che vivono per almeno sei mesi e un giorno in un determinato cantone, che hanno la loro residenza principale in Svizzera o che non hanno vissuto nel loro paese d’origine nel corso degli ultimi 10 anni. Inoltre, i loro guadagni non devono essere realizzati in Svizzera.
Vaud: 1’100 (2003: 260)
Vallese: 860 (2003: 647)
Ginevra: 600 (2003: 555)
Ticino: 477 (2003: 410)
Grigioni: 250 (2003: 168)
Zurigo: 150 (2003: 38)
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