Il boom delle pompe di calore
In Svizzera sempre più proprietari optano per forme alternative di riscaldamento, in particolare per il riscaldamento a legna e le pompe di calore.
Il loro successo è dovuto soprattutto all’aumento del prezzo del petrolio e a una maggiore presa di coscienza ecologica. Nelle nuove case non si opta quasi più per gli impianti a nafta.
L’impennata dei prezzi del petrolio in Svizzera ha provocato un boom delle forme alternative di riscaldamento. In particolare sono sempre più richieste le pompe di calore, il cui costo si è così notevolmente ridotto.
Secondo uno studio dell’Associazione svizzera dei proprietari fondiari (ASPF), il 56 % delle case unifamiliari costruite in Svizzera nel 2005 sono state dotate di questo tipo di impianto. Nel 2003 la loro proporzione raggiungeva appena il 40 %.
Anche gli impianti di riscaldamento a legna, soprattutto con il granulato detto «pellet», riscuotono un successo senza precedenti. Se nel 2004 la legna da riscaldamento rappresentava circa il 2,6% del consumo energetico in Svizzera, oggi, secondo l’associazione «Energia legno Svizzera», questi tipo di impianti di riscaldamento, sottoforma di tavolette o di granulato sono aumentati del 42%.
Sul fronte opposto, gli impianti di riscaldamento a nafta sono in caduta libera nell’indice di gradimento. L’anno scorso sono stati installati solo nel 12 % delle nuove case. Nel 2003 la loro quota era ancora del 27 %.
Meno caldaie a nafta
“Nel corso degli ultimi cinque anni la domanda di caldaie a nafta per le nuove case è nettamente regredita”, ha confermato Kurt Rüegg, dell’Unione petrolifera (UP).
Ma non solo: anche nelle ristrutturazioni sempre più spesso vengono installate pompe di calore. La quota degli impianti a nafta nelle case riattate è scesa al 20% e la tendenza è in calo.
Negli edifici locativi invece dominano gli impianti di riscaldamento a gas collegati direttamente alla rete di erogazione. Gli impianti a nafta superano comunque ancora il 20 %. Ma le pompe di calore stanno guadagnando terreno. Nelle nuove palazzine l’anno scorso sono state scelte nel 25 % dei casi, contro il 10 % di due anni prima.
Calo dei prezzi
La tendenza è confermata dalle vendite. In Svizzera nel 1982 vennero vendute 1500 pompe di calore, l’anno scorso 12’000. Un andamento che ha avuto un risvolto vantaggioso per gli acquirenti: i prezzi si sono infatti dimezzati.
Si registra inoltre un aumento delle case costruite nel rispetto delle normative ecologiche Minergie, che permettono di ridurre il consumo di energia. Tuttavia, a causa degli importanti investimenti necessari per costruire simili edifici, il loro numero è ancora piuttosto esiguo.
L’aumento del prezzo del petrolio e la coscienza ecologica sempre più spiccata contribuiscono ad incitare i proprietari a scegliere delle alternative alla nafta. Non solo per le nuove case, ma anche per le case rinnovate.
In Svizzera, il 62% delle case unifamiliari appartengono a privati. Molti dei loro proprietari sono persone anziane che esitano ad effettuare dei lavori di rinnovo e che hanno un po’ paura di affrontare i costi alternativi alla nafta, sottolinea tuttavia Ansgar Gmür, direttore dell’ASPF.
Dal canto suo, Michael Töngi, dell’associazione svizzero tedesca dei locatari, ritiene evidente che si debba rinunciare alla nafta. Ma i locatari dovranno innanzitutto prepararsi a ricevere una fattura per il riscaldamento particolarmente salata. Il prezzo dell’olio da riscaldamento è infatti passato da 50 franchi per litro nel settembre del 2004 ai quasi 80 franchi attuali.
swissinfo e agenzie
La pompa di calore è una macchina per il riscaldamento di edifici e per la preparazione di acqua calda.
Essa è in grado di trasferire calore da un corpo a temperatura più bassa a un corpo a temperatura più alta. Questo processo è dovuto al fatto che viene fornita energia elettrica alla macchina che «pompa calore».
Il principio di funzionamento che sta alla base della pompa di calore è un ciclo termodinamico chiamato ciclo frigorifero, o ciclo motore inverso, ed è analogo a quello che sta alla base di un comune frigorifero.
Il ciclo termodinamico del fluido refrigerante subisce consiste in quattro tappe: compressione, condensazione, espansione e evaporazione.
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