Il cavallo protagonista
Settimana del cavallo nel Canton Giura. Preludio del Mercato-Concorso che si svolge la prossima fine di settimana a Saignelégier.
È diventata una tradizione. Una settimana prima della grande fiera del cavallo, Saignelégier lancia la stagione svizzera dei concorsi equestri. L’occasione di vantare i meriti delle Franches-Montagnes, l’unica razza indigena svizzera, ma anche di attirare turisti.
Alla 99.ma edizione del Mercato-Concorso, che avrà luogo la prossima fine di settimana, sono attesi tra i 40 ed i 50.000 spettatori.
È che il Mercato-Concorso di Saignelégier attira sia gli amanti del folclore che i professionisti dell’allevamento equino. Ma non di un qualsiasi allevamento, di quello dei cavalli delle Franche-Montagnes o Freiberger, come si definiscono in lingua tedesca.
Punto focale: la sfilata di domenica
Dal 1897 il secondo fine settimana d’agosto la cittadina giurassiana di Saignelégier, nel cuore della stupenda regione delle Franches-Montagnes, uno dei tre distretti che formano la Repubblica e Cantone del Giura, diventa la capitale svizzera del cavallo.
La serata inaugurale di questa 99.ma edizione del Mercato-Concorso dei cavalli si svolge venerdì sera. Migliaia le persone e gli appassionati che si ritrovano nella fine settimana a Saignelégier per assistere alla più grande esposizione equina della Confederazione.
Una festa gioiosa e colorata, costruita attorno a questo nobile animale, che si sviluppa con presentazioni originali e straordinarie corse ufficiali e campagnole e che ha il suo punto focale domenica pomeriggio con la rinomata sfilata folkloristica.
La “Montagna dei boschi”
L’incontro tra l’uomo e il cavallo avviene in un ambiente unico, definito la “Terra delle grandi foreste” o “Montagna dei boschi” per le dense foreste popolate di orsi e lupi e che venne colonizzata a partire dal XIV.mo secolo quando il principe-vescovo Imier de Ramstein dichiarò la regione libera dal pagamento di imposte e tributi: proprio da quel fatto deriva il termine Franches-Montagnes
Saignelégier, ubicato sulla direttrice La Chaux-de-Fonds-Delémont , si trova a mille metri circa sul livello del mare e conta poco più di 2.000 abitanti, in costante crescita a riprova di una buona salute demografica, conseguenza delle eccellenti prestazioni economiche, sociali e culturali che offre questo capoluogo delle Franches-Montagnes.
Ideale per il tempo libero
La razza Franches-Montagnes, o Freiberger a seconda che la indichi con la terminologia francese o tedesca, come spiega a swissinfo Laurence Ferrari, veterinaria all’Istituto nazionale dell’allevamento equino “è un ottimo cavallo da tiro leggero, al contrario delle razze da tiro pesante come l’inglese Shire o la francese Percheron.
“Fino agli Anni Cinquanta il Freiberger era utilizzato soprattutto in agricoltura. La meccanizzazione agricola lo ha poi soppiantato a favore dei trattori. La sua sopravvivenza si deve soprattutto all’esercito che lo ha utilizzato per le truppe del treno e per gli ormai scomparsi dragoni corazzati.
“La riscoperta di questa razza svizzera si deve al boom in questi ultimi anni dell’equitazione per il tempo libero: il Franches-Montagnes è infatti un ottimo cavallo per passeggiate, trekking e per l’attacco da tiro, mentre non è all’altezza di altre razze per sport equestri quali il salto, il dressaggio e le corse”, conclude Laurence Ferrari.
Architettura caratteristica
La regione giurassiana delle Franches Montagnes è conosciuta come il paese dei grandi spazi, dell’uomo e del cavallo, contornato da maestosi abeti che si elevano al cielo ai bordi di verdi prati, dove mucche e cavalli pascolano in libertà ed in riva al fiume Doubs, le cui acque scorrono nel letto di una valle incassata a 500 metri d’altitudine.
A Saignelégier non ci sono altri corsi d’acqua, eccezion fatta per le sorgenti sotterranee e, per questo motivo, l’architettura delle fattorie, basse per proteggersi dal pungente freddo dell’inverno, è caratterizzata da immensi tetti, costruiti appositamente per raccogliere l’acqua piovana indispensabile alla vita degli uomini e degli animali.
E allora non resta altro che godersi questa grandiosa e spettacolare festa in onore di quella che viene considerata la più nobile conquista dell’uomo, il cavallo.
swissinfo
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