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Il “contagocce” funziona bene

È positivo il primo bilancio provvisorio del nuovo sistema di regolazione del traffico pesante sotto il San Gottardo.

Il numero degli autocarri in transito è risultato più alto che con il precedente sistema di dosaggio.

Ha dato risultati positivi nella prima settimana di applicazione il nuovo sistema del «contagocce» per i mezzi pesanti nella galleria del San Gottardo.

Anche se per due volte dalla parte urana è stato necessario ricorrere alla «fase rossa», possono transitare più camion che con il sistema del «dosaggio».

Sia le polizie cantonali ticinese e urana, sia l’Ufficio federale delle strade (USTRA), come anche l’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (ASTAG), hanno dichiarato di essere soddisfatti del cambiamento. È ancora troppo presto per stilare un vero bilancio, si sottolinea tuttavia in coro a Berna, Bellinzona e Altdorf.

Una cosa è in ogni caso certa, per i responsabili del traffico come per gli autotrasportatori: il nuovo sistema è migliore del vecchio. Ora possono transitare in media circa 3500 camion, mentre con il «dosaggio» si arrivava a malapena a 3000.

Prima del tragico incendio del 24 ottobre 2001 (11 morti), nella galleria del San Gottardo sfrecciavano 4500 veicoli pesanti al giorno, con punte di 6000.

I camion hanno ripreso il 30 settembre scorso a circolare contemporaneamente nelle due direzioni in galleria dopo nove mesi di divieto di incrociarsi.

Secondo l’ASTAG, sussiste ancora qualche problema organizzativo per quanto riguarda il traffico interno agevolato: competenza per le autorizzazioni, mancanza di formulari, fornitura dei contrassegni «S» autoadesivi.

Per l’associazione degli autotrasportatori si tratta tuttavia di pecche iniziali che dovrebbero essere presto risolte. L’ASTAG stilerà un nuovo bilancio dopo un mese di «contagocce».

Le autorità forniscono due spiegazioni al ricorso, per ben due volte in una settimana, alla «fase rossa» (divieto temporaneo fatto ai camionisti alla frontiera di transitare per San Gottardo e San Bernardino): da un canto l’aumento del traffico dovuto alla festa per l’unificazione tedesca tenutasi giovedì scorso, dall’altro il ritorno sull’asse del San Gottardo di camionisti che avevano preferito altre vie dopo l’incidente dell’anno scorso e le conseguenti misure di dosaggio.

swissinfo e agenzie

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