La professione di pastore itinerante non ha più segreti per Rudy Canonica, che la svolge ormai da 24 inverni consecutivi.
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Tutti in marcia. Dopo qualche giorno di adattamento, le pecore imparano a brucare l’erba cercandola sotto la neve.
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Il gregge di Rudy è composto da circa 800 capi di bestiame. Ma le pecore non sono sue: provengono infatti da una quindicina di proprietari sparsi in tutto il paese.
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Un buon pastore analizza costantemente la qualità dell’erba dei diversi pascoli incontrati e organizza il tragitto giornaliero del gregge tenendone costantemente conto.
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Le reti che permettono la costruzione del recinto temporaneo vengono trasportate sul dorso di uno dei tre asini che accompagnano il gregge.
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Il gelido inverno 2010 fa “fumare” anche le acque dell’Aare a Belp, nei dintorni di Berna, poco distante dalle zone percorse da Rudy e dalle sue pecore.
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Dopo la notte trascorsa nel recinto, le pecore vengono liberate ed attendono con impazienza di fare …colazione sul primo pascolo della giornata.
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A meno dieci gradi centigradi, un fuoco e del tè caldo per il pranzo rappresentano una variazione climatica più che benvenuta.
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Durante il pranzo consumato accanto al fuoco, ai margini del bosco, un po’ di affettato non manca mai.
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Da 8 anni a questa parte, dopo il lavoro, Rudy Canonica può cucinare, leggere un buon libro, riposarsi e trascorrere la notte in una cameretta mansardata ricavata sul retro del suo vecchio furgone militare. Prima seguiva il gregge dormendo in tenda.
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Paesaggi siberiani alle porte della capitale svizzera.
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La spessa coltre di lana che ricopre le pecore permette loro di sentirsi a loro agio anche se confrontate a temperature decisamente rigide.
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Dopo una lunga giornata, il gregge viene recintato e preparato per la notte.
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Verso le 21 di sera finisce anche la giornata lavorativa di Rudy, che può così tornare al suo furgone e prepararsi un pasto caldo per la cena.
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La transumanza invernale esiste ancora, anche nella ricca e moderna Svizzera.
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Rudy Canonica, 41enne di Corticiasca (canton Ticino), è uno dei pochissimi pastori itineranti svizzeri che ancora trascorrono i gelidi inverni percorrendo, di pascolo in pascolo, l’Altopiano. Un esempio di vita nomade che, in compagnia di un gregge di 800 capi, scorre tra la normalità circostante per circa 4 mesi all’anno. (Servizio fotografico di Marzio Pescia, swissinfo.ch)
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