Il valore dell’acqua
Risorsa pubblica o bene di mercato? Quali componenti economiche e non formano il prezzo dell'acqua?
Domande alle quali invita a riflettere il Gruppo di lavoro “Acqua bene pubblico”. Gli interessi delle multinazionali private di water management.
L’acqua è una risorsa fondamentale, oppure un bene economico che può essere privatizzato?
Attorno a questo dilemma si svilupperà, nei prossimi mesi, il dibattito politico in Svizzera.
Le scadenze sono dietro l’angolo, in concomitanza con l’Anno internazionale dell’acqua indetto dalle Nazioni Unite.
Pressioni internazionali
A premere sulla privatizzazione dell’acqua potabile in Svizzera è l’accordo generale sul commercio dei servizi, che sta negoziando l’Organizzazione mondiale del commercio.
La scadenza è il 30 marzo del prossimo anno. È il termine entro il quale il Consiglio federale dovrà indicare quali settori decide aprire alla concorrenza.
Gli appetiti economici sulle risorse di base dell’umanità come l’acqua, appunto, vengono assecondati dalla visione strategica della Banca Mondiale.
Assieme ad altri organismi finanziari multilaterali, come il Fondo monetario internazionale, la Banca Mondiale investe annualmente 150 miliardi di dollari nello stimolare i capitali privati ad investire in water management.
Risorse o beni?
Acqua, salute, educazione sono risorse fondamentali dell’essere umano, oppure strumenti economici delle multinazionali private?
Non ha dubbi Rosemarie Bär, coordinatrice della politica di sviluppo della Comunità di lavoro Swissaid, Sacrificio Quaresimale, Pane per i fratelli, Helvetas, Caritas: “L’acqua è vita. Impossibile rimpiazzarla. Inammissibile considerarla come una merce”.
Ciò nonostante in diversi Paesi del mondo la privatizzazione della distribuzione dell’acqua potabile non è una moda degli ultimi giorni.
Non c’è bisogno di andare lontano dalla Svizzera. In Francia la privatizzazione dell’acqua potabile ha coinciso con la fine della seconda guerra mondiale, il 1945.
I risultati sono però negativi per la popolazione. André Babey di ATTAC Svizzera, l’associazione che si batte per una tassazione delle transazioni finanziarie: “Negli ultimi due, tre anni -importanti comuni del centro della Francia hanno ripreso il controllo della distribuzione dell’acqua potabile. La ragione è semplice: i privati non hanno fatto gli investimenti per rinnovare la rete di distribuzione”.
Il mercato svizzero
In Svizzera la distribuzione dell’acqua potabile è assicurata dalle aziende municipali e consortili.
Il settore pubblico rappresenta il valore aggiunto di garanzia sulla qualità del prodotto e del servizio.
Emblematico il caso di Wettingen, dove il 24 novembre si vota sulla privatizzazione dell’EWW, Eliktrizitäts und Wasserwerk Wettingen, l’azienda comunale incaricata della distribuzione dei servizi dell’elettricità e dell’acqua potabile.
Un’azienda economicamente sana, con puntuali piani di rinnovamento e sviluppo della rete di distribuzione, che offre un servizio di qualità al prezzo del mercato svizzero.
“E’ assurdo privatizzare l’EWW – sbotta la deputata socialista argoviese e consigliera comunale di Wettingen Ruth Amacher: – non c’è nessuna ragione di sbarazzarsi dell’argenteria”.
All’insegna della liberalizzazione un’azienda pubblica come EWW dovrebbe essere soppiantata da una multinazionale dell’acqua, come le francesi Lyonnaise des eaux o Générale des eaux, per non citare che due delle migliaia di società anonime inserite nel business del water management.
La riflessione e la partecipazione di ognuno nella difesa di valori così fondamentali come quelli che sono legati alla vita stessa, impongono di fermarsi ogni tanto a pensare.
Magari su una frase di Giovanni Paolo secondo: “L’uomo, preso dal desiderio di avere e di godere, più che di essere e crescere, consuma in maniera eccessiva e disordinata le risorse della terra e la sua stessa vita”.
Sergio Regazzoni, swissinfo
Si può dare all’acqua un valore come a qualsiasi altro bene economico oppure si tratta di una risorsa unica?
Il Gruppo di lavoro “Acqua bene pubblico” lancia il dibattito denunciando le pressioni per la privatizzazione dello sfruttamento e della distribuzione dell’acqua potabile in Svizzera.
Il Consiglio federale farà conoscere la propria decisione entro il 30 marzo del prossimo anno.
2003 Anno internazionale dell’acqua
150 miliardi di dollari, la somma spesa dalla Banca Mondiale ogni anno per stimolare la privatizzazione dell’acqua potabile
Distribuzione dell’acqua potabile in Svizzera assicurata dal servizio pubblico
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