Il volontariato caro agli svizzeri
Un cittadino elvetico su quattro offre servizi non pagati per organizzazioni o associazioni, secondo uno studio dell'Ufficio federale di statistica.
La stessa percentuale si occupa gratuitamente e in diverse maniere di terze persone.
Secondo l’inchiesta sulla popolazione attiva nel 2004, presentata sabato dall’Ufficio federale di statistica (UFS), il 25 % dei cittadini attivi svizzeri si impegna in attività di volontariato per organizzazioni o associazioni.
Una proporzione quasi altrettanto consistente svolge servizi non pagati per terzi. Mentre gli uomini si occupano piuttosto delle attività del settore istituzionalizzato del volontariato, le donne sono maggiormente impegnate in un tipo di aiuto più «informale».
Volontari “istituzionali”
La maggioranza dei «volontari istituzionali», che raggiungono quota 1,5 milioni, ha un’età compresa tra 40 e 54 anni e ha un livello di formazione elevata.
Gli uomini privilegiano le associazioni sportive (12 %), quelle culturali (6,2 %) e i gruppi d’interesse (5,8 %). Il 3 % ha un mandato politico o lavora per un partito. Anche le donne sono più attive – anche se meno degli uomini – nell’ambito sportivo (5,3 %). Seguono funzioni in campo sociale-caritativo (5,1 %) ed ecclesiastico (4,4 %). L’1,1 % è impegnato nel mondo della politica.
A proposito di questo tipo di prestazioni, lo studio sottolinea che ad impegnarsi non sono i gruppi di popolazione che dispongono di più tempo libero. Al contrario, si tratta di persone che in virtù della loro età, formazione, situazione professionale e famigliare dispongono di buone qualifiche e sono ben integrate socialemente.
Aiuto a terze persone
1,4 milioni sono invece le persone che operano nel «volontariato informale», circa un quarto della popolazione attiva. In questo campo, l’attività principale delle donne è la sorveglianza dei figli di parenti o conoscenti.
Dal canto loro, gli uomini si dedicano prevalentemente a servizi per parenti o conoscenti, ad esempio lavori domestici, trasporti o giardinaggio.
I servizi di cura per parenti o conoscenti che non fanno parte della stessa economia domestica vengono forniti rispettivamente dall’1,5% delle donne e dallo 0,5% degli uomini.
Impegno regolare
I «volontari» dedicano in media alla loro attività non remunerata circa mezza giornata di lavoro per settimana. Dal 1997 la situazione del volontariato in Svizzera non ha subito cambiamenti di rilievo, scrive l’UFS.
L’unica voce in calo è costituita dall’impegno maschile in associazioni culturali. Nel 2000,l’UFS aveva valutato il lavoro volontario compiuto a 740 milioni di ore, per un valore di 27 miliardi di franchi.
swissinfo e agenzie
La rilevazione sulla forze di lavoro in Svizzera è un’indagine condotta annualmente sin dal 1991 presso le economie domestiche.
L’obiettivo principale della studio è fornire dati sulla struttura della popolazione attiva e sul comportamento in materia di attività professionale.
L’applicazione delle definizioni internazionali permette di confrontare i dati nazionali con quelli di altri paesi europei.
Volontariato istituzionale (stima): 1,5 mio. di persone.
Volontariato «informale»: 1,4 mio. di persone.
Volume di lavoro effettuato nel 2000: 740 milioni di ore, per un valore di circa 27 miliardi di franchi.
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