In viaggio sui navigli
Locarno-Milano-Venezia via acqua. E’ partita il 6 maggio da Locarno la seconda discesa in barca per il recupero turistico dell’idrovia.
Sei imbarcazioni a basso impatto ambientale raggiungeranno Venezia il 15 maggio, dopo un periplo di 9 giorni.
Ad animare i membri dell’equipaggio soprattutto la voglia di coronare un sogno dal sapore antico. Già nel 1888, è stato ricordato alla presentazione della discesa da Aldo Torriani, il Municipio di Locarno aveva creato una commissione per studiare il collegamento tra la sponda svizzera del Lago Maggiore e il Mare Adriatico.
Il tema era poi tornato di attualità nell’immediato Dopo guerra. Ma il progetto, attorno agli anni Sessanta, trovò anche delle resistenze.
A frenare da parte svizzera Basilea, che non intendeva rinunciare al suo punto di forza e di prestigio con la navigazione sul Reno; da parte italiana Genova, anch’essa determinata a salvaguardare i propri interessi.
Interesse più vivo che mai
Dopo tanti tentennamenti e ripensamenti, ora per il recupero dei navigli si fa sul serio. E anche Locarno intende giocare la sua parte. “Grazie a progetti Interreg – spiega l’architetto Empio Malara, presidente dell’Associazione Amici dei Navigli – i lavori di recupero stanno procedendo bene”.
Del resto la Regione Lombardia, con il finanziamento di una serie di opere importanti, è seriamente determinata a candidarsi per le Olimpiadi del 2016, giocando anche la carta dell’idrovia. “Quella di Locarno-Milano-Venezia sarebbe l’unica idrovia al mondo – sottolinea Malara – tangente ad un aeroporto intercontinentale”.
“Avviare il discorso sull’accessibilità via acqua dell’aeroporto di Malpensa – puntualizza ancora l’architetto – significa guardare ad un orizzonte di importanza strategica, dal profilo turistico e commerciale, sia per la Svizzera, sia per l’Italia”.
Ma la sfida non è solo grande per dimensioni e complessità. Richiede anche una serie di investimenti, non solo finanziari. La discesa si propone infatti da una parte di sensibilizzare gli Enti preposti e l’opinione pubblica, dall’altra di constatare l’avanzamento delle opere e dei lavori in corso.
Vista da vicino vicino
Locarno-Milano-Venezia è un sistema idroviario turistico che collega la Svizzera al Mare Adriatico. Il percorso parte dal Lago Maggiore, continua sul Ticino, sul canale Industriale, sul Naviglio Grande, sul Pavese, di nuovo sul Ticino e sbocca infine sul Po e nella Laguna Veneta.
Non ancora completamente utilizzabile, negli ultimi anni l’idrovia è al centro di puntuali interventi volti al recupero della navigabilità.
Il Lago Maggiore – navigabile dal Locarno ad Arona – è una realtà consolidata e sono già previsti lavori di ristrutturazione in diversi punti sul tratto Sesto Calende-Milano; da Milano si naviga sul Naviglio Grande fino a Gaggiano e la navigazione da Cremona a Venezia è già attiva.
Per ottenere la libera e continua navigazione da Milano a Pavia e da Pavia a Venezia mancano il Naviglio Pavese (di cui è quasi terminato il recupero delle prime due conche a partire da Milano) e il tratto da Pavia a Cremona, dove sono già in corso i lavori o i progetti di recupero delle opere idrauliche degradate.
Sponde ricche di cultura
Oltre a Locarno, Milano e Venezia, l’equipaggio delle sei imbarcazioni passerà attraverso le più belle città d’arte e cultura del Nord Italia.
Tra le tappe più significative, come spiegano gli organizzatori, Luino, Verbania, Pavia, Piacenza, Cremona, Ferrara e Chioggia, “senza dimenticare alcuni dei centri minori che si affacciano sull’idrovia, piccole perle spesso troppo poco note”.
L’idrovia attraversa infatti un territorio ricco di attrattive: dalle bellezze naturalistiche e paesaggistiche del Lago Maggiore, ai parchi naturali del Ticino o del Delta del Po; ci sono poi le deliziose isole “gastronomiche” e i monumenti storici dei navigli.
I lavori procedono
Dalla prima discesa, nel maggio del 2003, sono diversi i tratti dell’idrovia in cui sono stati programmati, finanziati o già attivati i lavori di recupero. Altri verranno inaugurati, come quelli della Conca della Miorina.
Entro il 2006 si prevede di ampliare la navigazione turistica dal Naviglio Grande al Naviglio Pavese, un tratto di 27 km. Entro il 2008 ai 278 km già navigabili da Cremona a Venezia si aggiungeranno i 97 km del percorso tra Pavia e Cremona.
I contorni del vecchio sogno, insomma, si fanno sempre più definiti.
swissinfo, Françoise Gehring, Locarno
540 km è la lunghezza complessiva dell’idrovia Locarno-Milano-Venezia
49,5 milioni di euro è la somma delle opere già finanziate
Poco più di 14 milioni di euro la somma destinata alle opere con finanziamento programmato
La Svizzera cofinanzia il recupero della navigazione dal Lago Maggiore a Milano
Prevista per il 2015 la riattivazione dell’antica idrovia commerciale
Da porto di Locarno è partita il 6 maggio la seconda discesa lungo l’idrovia per verificare lo stato dei lavori. Una discesa organizzata dall’Associazione Amici dei Navigli e dall’Associazione motonautica di Venezia. Il viaggio si concluderà il 15 maggio a Venezia.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.