Kuki tram
Si chiama KUKI -tram, ovvero: Kultur-Kindertram, ed è un mezzo di trasporto per raccontare la cultura ai più piccoli.
KUKI tram è un’idea di André Kofmehl-Giorgetti, di mestiere avvocato e per passione organizzatore di eventi culturali.
Per un mese il KUKI-tram attraverserà Zurigo, portando a spasso le scolaresche e mostrando loro un’altra faccia della città: “Cerchiamo di stimolare l’uso della fantasia”, spiega Kofmehl-Giorgetti. “Sono bambini cresciuti con la televisione come babysitter e spesso fanno fatica a stare seduti ad ascoltare una lezione di tipo tradizionale. La nostra filosofia è quella di fare aprire loro gli occhi, di mostrare loro che tutto intorno ci sono mille stimoli, segni e colori con i quali si possono inventare delle storie”
Sul KUKI-Tram, un veicolo originale dei primi del novecento, un’attrice e un regista scherzano con i bambini e li sollecitano a guardare con altri occhi il percorso che stanno attraversando per le vie cittadine.
Ai ragazzi viene distribuito un questionario, da riempire con la loro immaginazione. “Cosa vedi, dietro il muro di quel palazzo?”. Ed ecco spuntare prati, principesse e animali di fantasia, ma pure una prigione, chissà perché. La scolaresca scherza e interagisce, ma rimane sorprendentemente in silenzio alla domanda: “Che cos’è la fantasia?”.
Punto di arrivo della passeggiata è il Museum Bärengasse, per la mostra Le stanze dei giochi. Il tram si affitta dalla società di trasporti cittadina anche per feste private. Il modello Party tram costa mille franchi l’ora, oltre 1500 il modello Chuchichäschtli: una parola tradizionalmente difficile da pronunciare per un italofono che si avvicini allo svizzero tedesco. Uno scioglilingua che sta per “dispensa” e qui indica una carrozza ristorante con 43 posti a sedere, che diventa cabrio e dunque scoperta, nella stagione buona.
In catalogo ci sono anche l’Old Timer Bus, un autobus originale degli anni quaranta, il modello Elephant per gli aperitivi, ma anche i tram moderni.
Swissinfo, Serena Tinari, Zurigo
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