L’agricoltura bio marcia sul posto
La cifra d'affari dell'agricoltura biologica è stagnante e, per la prima volta da 25 anni, il numero di aziende ecologiche è diminuito.
Il settore non è stato risparmiato dai cambiamenti strutturali e dalla maggiore sensibilità dei consumatori rispetto al fattore prezzo.
Per la prima volta dalla fondazione dell’associazione Bio Suisse, 25 anni fa, il numero di aziende agricole che lavorano secondo i dettami della produzione biologica è diminuito: nel 2005 ne sono infatti scomparse 166 (-2,6%).
Attualmente sono 6’114 le imprese gestite secondo le direttive dell’associazione, ha precisato in una conferenza stampa organizzata martedì a Berna la presidente di Bio Suisse Regina Fuhrer.
Se numericamente le aziende sono diminuite, è però aumentata la loro taglia: la superficie coltivata è infatti passata da 112’000 a 113’000 ettari.
11% di tutte le imprese agricole
Le aziende agricole biologiche rappresentano l’11% di tutte le imprese agricole del paese e si trovano soprattutto nelle regioni di montagna, in particolare nei Grigioni, dove il 50,3 % sono certificate Bio Suisse, nei cantoni di Obvaldo (26,1%), di Glarona (21,9 %) e di Appenzello Esterno (17,6%).
Secondo l’organizzazione, la diminuzione del numero di aziende è da ricondurre in primo luogo ai cambiamenti strutturali in atto nell’agricoltura.
Inoltre, ha dichiarato la portavoce di Bio Suisse Jaqueline Forster Zigerli, «l’anno scorso il mercato bio è stato messo un po’ in ombra dall’arrivo dell’hard discounter tedesco Aldi, che ha rilanciato il mercato dei prodotti a basso prezzo in Svizzera».
Cifra d’affari in calo
Nel 2005 la cifra d’affari dei prodotti biologici ha segnato una flessione dello 0,5%, attestandosi a 1,183 miliardi di franchi.
Con 160 franchi spesi in media per persona, gli svizzeri sono i più grandi consumatori di prodotti biologici, ha sottolineato Jacqueline Forster-Zigerli.
L’evoluzione all’interno del settore è stata assai eterogenea. Le vendite di prodotti freschi sono aumentate di quasi il 2,5% a 660 milioni di franchi, ciò che rappresenta una quota di mercato del 7,3% .
Le vendite di latte, per contro, sono calate a 82 milioni (-7%). Con una quota di mercato del 13,6%, il latte continua comunque ad essere il cavallo di battaglia dei prodotti biologici.
La carne è l’unica preoccupazione di Bio Suisse: con una parte di mercato già limitata al 3%, le vendite hanno segnato un pesante calo (-9%).
Tre quarti dei prodotti biologici è venduto dai due grandi distributori svizzeri Migros e Coop. Quest’ultima, con una quota di mercato bio del 50%, ha registrato un calo del 2% per un giro d’affari di 591 milioni di franchi. I 1’400 articoli muniti del marchio Gemma, che in Svizzera contraddistingue i prodotti biologici, rappresentano circa l’8% delle sue vendite.
Migros, la cui quota nel mercato bio è del 25%, ha aumentato le vendite del 2,4% a oltre 300 milioni.
Obiettivo: raddoppiare fatturato
«Nonostante il calo delle vendite registrato nel 2005 il nostro obiettivo rimane quello di raddoppiare, entro una decina di anni, il fatturato dei prodotti biologici, raggiungendo i 2 miliardi di franchi», ha dichiarato Jaqueline Forster Zigerli.
Regina Fuhrer è dal canto suo convinta che la qualità degli alimenti sarà nuovamente un tema di discussione: «I prodotti bio creano un valore aggiunto per l’essere umano, gli animali e l’ambiente; si imporrano quindi sui prodotti a basso prezzo».
Nei prossimi anni, l’associazione intende attirare l’attenzione dei giovani verso questi prodotti. «A tale scopo, abbiamo previsto tra l’altro dei corsi di sensibilizzazione nelle scuole. Inoltre puntiamo sull’apertura di negozi bio più moderni, in modo da non attirare solo una clientela adulta», ha spiegato la portavoce di Bio Suisse.
swissinfo e agenzie
Nel 1990, in Svizzera vi erano 92’815 aziende agricole, di cui 1’031 biologiche.
Nel 2003, le aziende agricole tradizionali erano 65’866, mentre quelle biologiche 6’124.
Nel 2005, il numero di aziende biologiche è diminuito di 166 unità rispetto all’anno precedente.
La superficie agricola utile in Svizzera è di circa un milione di ettari, di cui 113’000 coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica.
In Svizzera la maggior parte degli agricoltori biologici ha adottato il marchio Gemma, conferito dall’associazione Bio Suisse.
Per poter ricevere questo label, l’azienda agricola deve lavorare esclusivamente secondo i principi biologici.
L’allevamento e il foraggiamento devono essere adattati alla specie.
La tecnologia genetica, così come i pesticidi e i concimi chimici, sono banditi.
L’azienda deve sottostare a controlli regolari indipendenti dei suoi sistemi di coltivazione e di trasformazione dei prodotti.
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