Prospettive svizzere in 10 lingue

La banca nazionale aumenta i tassi d’interesse

Era da oltre un anno che la banca nazionale non rivedeva il suo tasso Keystone

La Banca nazionale svizzera ha annunciato il rialzo del suo principale tasso direttore dello 0,25%. La mossa consentirà di adeguarsi alla situazione congiunturale.

Come ci si attendeva, la banca ha portato la fascia di oscillazione del Libor a tre mesi allo 0,5%-1,5%.

La Banca nazionale svizzera (BNS) ha deciso una stretta monetaria, la prima dal settembre 2004.

L’istituto di emissione ha infatti annunciato giovedì un rialzo di un quarto di punto del suo tasso direttore. La banda di oscillazione del Libor a tre mesi, principale tasso di riferimento della BNS, passa così allo 0,5-1,5%.

Fino a nuovo avviso, la BNS intende mantenere il Libor (“London interbank offered rate”) a tre mesi nella zona mediana della fascia di fluttuazione, ossia attorno all’1%.

Aumento atteso

Con l’aumento del tasso di riferimento, la Banca nazionale «adegua il corso della sua politica monetaria all’andamento della congiuntura». Malgrado il ritocco verso l’alto – afferma il presidente della direzione Jean-Pierre Roth – «la politica monetaria segue tuttora un corso espansionistico e continua a sostenere la ripresa».

Man mano che il rilancio si rafforzerà, la BNS proseguirà la correzione graduale della sua politica monetaria. In caso di un rapido rafforzamento del franco sui mercati dei cambi, reagirà con misure appropriate, si legge nella nota.

L’aumento era atteso dalla maggior parte degli analisti. La BNS aveva già preparato il terreno a una sua mossa sui tassi di interesse. Jean-Pierre Roth aveva avvertito a fine ottobre che le condizioni monetarie erano troppo generose, visti i miglioramenti della situazione economica.

Evoluzioni comuni

Due settimane fa, anche la Banca centrale europea (BCE) aveva annunciato di voler aumentare, dopo 5 anni, di un quarto di punto il suo tasso direttore.

«La BNS è indipendente e ci tiene molto a mantenere la sua indipendenza. Data la stretta relazione che intercorre con la BCE, i tassi di interesse dei due istituti evolvono comunque nella stessa direzione», spiega a swissinfo il capo economista del Credit Suisse Group Alois Bischofberger.

Per l’anno prossimo, Bischofberger prevede un nuovo aumento dei tassi: «Ci aspettiamo due incrementi dello 0,25%, uno in primavera e l’altro all’inizio dell estate».

Reazioni non unanimi

L’annuncio della BNS ha suscitato reazioni contrastanti: salutata dagli ambienti economici, è invece stata criticata dai sindacati, che avrebbero preferito lo statu quo.

Per economiesuisse, la scelta della BNS è giudicata «opportuna». «Il rialzo di un quarto di punto si iscrive nella logica di un processo di normalizzazione», dichiara Rudolf Walser, capo economista della federazione mantello delle imprese svizzere.

Serge Gaillard dell’Unione sindacale svizzera (USS) parla invece di una «decisione affrettata». Secondo il segretario centrale, la banca avrebbe dovuto aspettare che il mercato del lavoro riprendesse vigore, prima di rialzare i tassi.

«Inoltre non sussistono rischi inflazionistici», ha aggiunto lo specialista. L’USS spera che in futuro l’istituto di emissione proceda con maggiore prudenza. Ad esempio ha menzionato la banca centrale statunitense, che ha atteso, prima di agire, un calo della disoccupazione.

Prosegue la ripresa

I vertici della banca hanno pure rivisto verso l’alto le previsioni sull’evoluzione dell’economia svizzera. Ora si attendono per il prodotto interno lordo (Pil) un incremento di almeno l’1,5% per quest’anno e di oltre il 2% per il 2006.

In precedenza avevano pronosticato un tasso di crescita dell’1% per quest’anno e dell’1,5-2% per l’anno prossimo. «La ripresa congiunturale prosegue come previsto. Ha guadagnato vigore e poggia su basi più ampie», rileva la BNS in una nota.

Le aspettative circa l’inflazione non sono invece state modificate per il 2005: la banca centrale continua a prevedere un rincaro dell’1,2%. L’inflazione si attesterà allo 0,8% l’anno venturo e all’1,2% nel 2007, nell’ipotesi di un Libor a tre mesi mantenuto all’1%.

swissinfo e agenzie

La BNS è la banca centrale della Svizzera.
Il termine «banca centrale» evoca l’idea di un’istituzione centralizzata che emette moneta, regolando così l’approvvigionamento monetario del Paese, e che si trova al centro delle operazioni di pagamento.

Il Libor è l’abbreviazione di «London Interbank Offered Rate» ed indica la media dei tassi d’interesse interbancari delle più importanti banche che operano sul piano internazionale.

Il Libor è comunicano dalla British Bankers’ Association a Londra ed è impiegato frequentemente come tasso di riferimento, ad esempio per contratti ipotecari.

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR