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La borsa delle Alpi piace a Svizzera ed Europa

Moritz Leuenberger (al centro) ha mostrato ai colleghi europei il cantiere Alptransit del San Gottardo Keystone

La Svizzera e l'Unione Europea intendono approfondire l'idea di una borsa dei transiti alpini per favorire il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia.

È quanto emerso lunedì da un incontro a Sedrun, nel canton Grigioni, fra il ministro dei trasporti svizzero Moritz Leuenberger, il suo omologo europeo Jacques Barrot e il vicecancelliere austriaco Hubert Gorbach.

La Svizzera e l’Unione Europea (UE) vogliono approfondire l’idea di una borsa dei transiti alpini per i mezzi pesanti. L’UE si oppone tuttavia a misure che possano discriminare i suoi trasportatori.

È quanto è emerso in un incontro a Sedrun (canton Grigioni) fra il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger, il commissario europeo ai trasporti Jacques Barrot e il vicecancelliere austriaco Hubert Gorbach, il quale è anche presidente del consiglio dei ministri dei trasporti dei Venticinque.

Un’ottima idea che va coordinata

Barrot – che ricopre anche la carica di vicepresidente della Commissione Europea – ha detto che la Svizzera sta facendo opera di pioniere e che l’idea di base di una borsa dei transiti è interessante: l’UE è pronta quindi a discuterne ancora, ma il problema è quello di far collimare questo strumento con il principio del libero flusso del traffico.

Più convinto si è mostrato Gorbach, che ha parlato di “un’ottima idea”, anche se ha ammesso che per applicarla nell’UE sarà necessario superare degli ostacoli. È chiaro comunque che in materia di traffico non vi possono essere soluzioni isolate: è quindi importante che Berna coordini la sua politica con quella di Bruxelles.

Leuenberger ha da parte sua ricordato che anche per l’UE l’idea di una borsa non è nuova: l’Unione applica già questo sistema nel settore dell’elettricità. Il ministro dei trasporti ha orientato inoltre la controparte sui progressi della politica elvetica di trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia: l’anno scorso, attraverso le Alpi svizzere, sono transitati il 14% di camion in meno rispetto al 2000, ha detto il ministro svizzero.

Un giro d’orizzonti sulle politiche dei trasporti

Il presidente della Confederazione ha anche informato i colleghi europei sugli aumenti della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), che nel 2008 – per il tragitto di riferimento Basilea-Chiasso – passerà da una media di 292,5 franchi a 325 franchi. Questo aumento è comunque già contemplato dall’accordo bilaterale sui trasporti fra Svizzera e UE.

I colloqui si sono concentrati anche sulle condizioni di lavoro e la sicurezza nel settore del traffico transfrontaliero. Per la Svizzera è importante che vengano applicate regole unitarie che impediscano gli abusi e il dumping sociale, ha insistito Leuenberger.

Le tre delegazioni hanno poi visitato il cantiere della ferrovia di base del San Gottardo, 800 metri sotto Sedrun. Il 60% dei 57 chilometri di galleria sono già stati scavati e la messa in esercizio del traforo è prevista nel 2016. Già nel dicembre 2007 saranno agibili i 34,6 chilometri del tunnel di base del Lötschberg. I due assi sono considerati la pietra miliare della politica di trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia praticata dalla Svizzera.

swissinfo e agenzie

Uno degli obiettivi della politica dei trasporti svizzera è il trasferimento del traffico pesante attraverso le Alpi dalla strada alla ferrovia.

L’articolo costituzionale a protezione delle Alpi – accettato dal popolo nel 1994 – chiede che il trasferimento venga portato a termine entro 10 anni. Ciò che finora non è ancora avvenuto.

La legge sul trasferimento del traffico del 1999 prevede di ridurre i passaggi di mezzi pesanti attraverso le Alpi entro il 2009 a 650’000 unità. Questo termine dovrebbe essere spostato al 2018.

Questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto con l’apertura dei tunnel ferroviari del Lötschberg (2007) e del San Gottardo (2016) e l’aumento della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP).

Un’ulteriore strumento potrebbe essere l’introduzione di una borsa dei transiti alpini.

Nel 2003, 1,3 milioni di mezzi pesanti hanno attraversato le Alpi svizzere.
Nel 2004, 110,2 milioni di tonnellate di merci hanno attraversato l’arco alpino compreso tra il Fréjus (Francia) e il Brennero (Austria).
Di questi, 35,4 milioni hanno attraversato la Svizzera.
In Svizzera il 65% delle merci attraverso le Alpi viaggia su rotaia. In Francia il 22%. In Austria il 23%.

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