La borsa svizzera stabilisce un nuovo primato
La Borsa svizzera ha messo a segno venerdì un nuovo record storico: l'indice dei titoli guida SMI ha oltrepassato per la prima volta la soglia dei 9000 punti.
Oltre che dalle buone prospettive economiche, le contrattazioni sono sostenute dal calo del prezzo del petrolio e dai segnali positivi giunti dal mercato americano.
Lo Swiss Market Index (SMI), che comprende i 26 principali titoli elvetici, ha superato già nella mattinata di venerdì il tetto dei 9000 punti.
Dopo un rallentamento a metà giornata, nel pomeriggio il mercato è tornato a crescere, fissandosi in chiusura a quota 9032,81. L’aumento è stato dello 0,5% rispetto al giorno precedente.
Lo Swiss Performance Index, l’indice allargato che comprende tutte le azioni quotate alla borsa svizzera, ha toccato invece 7129,93 punti, in progressione dello 0,54% rispetto a giovedì.
Indicatori economici favorevoli
Lo SMI aveva raggiunto nell’ottobre scorso la soglia di 8500 punti, dopo aver superato quota 8000 all’inizio dell’anno. Un livello già toccato nel 1998 e poi di nuovo nel 2001, prima del grande crollo dei mercati innescato lo stesso anno dagli attentati dell’11 settembre.
Nei mesi seguenti, l’indice dei valori guida del mercato finanziario elvetico si era praticamente dimezzato. Nel marzo del 2003 si situava ancora al suo livello più basso dell’ultimo decennio, a quota 3618 punti.
Il nuovo primato stabilito venerdì dalla borsa svizzera è stato favorito dalla fase di alta congiuntura, che dovrebbe perdurare anche nel corso di quest’anno, dopo aver fatto registrare un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) del 2,5 – 3% nel 2006.
I principali istituti di ricerche economiche prevedono infatti soltanto un leggero rallentamento della crescita economica, con un aumento del PIL che dovrebbe aggirarsi sul 2% nel 2007.
Calo del petrolio e forti liquidità
Stando agli analisti, la borsa svizzera dovrebbe continuare a progredire anche quest’anno, dopo aver guadagnato un altro 16% nel 2006. Gli operatori prevedono che lo SMI dovrebbe situarsi a circa 9500 punti alla fine del 2007.
Le contrattazioni sono state sostenute in questi giorni dal calo delle materie prime, in particolare del petrolio, il cui prezzo si sta progressivamente riducendo negli ultimi mesi.
Operatori di mercato citati dall’agenzia reuters spiegano il buon momento della borsa anche con le forti liquidità in circolazione; ciò incita gli investori “ritardatari” ad investire in titoli.
Tale tendenza dovrebbe rafforzarsi nel corso delle prossime settimane, quando diverse imprese dell’SMI pubblicheranno i loro bilanci annuali. Gli analisti interrogati dalla reuters si attendono risultati buoni, anche se una certa prudenza è d’obbligo, soprattuto per l’evoluzione futura.
Segnali positivi giungono anche dagli Stati uniti: i consumi sono aumentati in dicembre dello 0,9% rispetto al mese precedente. Si tratta della più alto incremento dal luglio del 2006. I bilanci presentati in questi giorni da diverse aziende americane hanno inoltre superato le previsioni degli analisti.
L’indice Dow Jones, che aveva stabilito a sua volta giovedì un nuovo primato, ha chiuso le contrattazioni venerdì a quota 12.556,08 punti, con un aumento dello 0,33%.
Pesi massimi in crescita
Tra i titoli in evidenza venerdì sul mercato svizzero si segnalano Syngenta (+2,59% a 234 franchi, migliore prestazione della giornata), Adecco (+2,29% a 82,8 franchi) e ABB (2,09% a 22 franchi).
Quest’ultimo titolo sarebbe stato influenzato da varie voci su una possibile acquisizione da parte di General Electric. Tra gli analisti si parla anche di un rilevamento di Ciba (-0,24% a 84,5 franchi) da parte di Clariant (+1,53% a 19,9 franchi).
Novartis ha terminato la seduta con un lieve incremento (+0,07% a 72,5 franchi). Roche ha fatto meglio salendo dello 0,30% a 231,6 franchi.
Tra gli altri pesi massimi, Nestlé ha guadagnato lo 0,81% a 438 franchi. Tra i bancari, dopo una mattinata senza particolari scossoni, UBS ha chiuso la giornata in ascesa dello 0,26% a 76,15 franchi. Il Credit Suisse ha chiuso con un +0,35% a 84,95 franchi.
swissinfo e agenzie
Lo SMI ha superato per la prima volta venerdì il tetto dei 9000 punti, chiudendo a quota 9032,81.
Nell’ottobre del 2006 aveva oltrepassato la soglia dei 8500 punti.
Il 1° gennaio 2002, dopo la crisi dei mercati finanziari provocata dagli attentati dell’11 settembre, lo SMI si situava ancora a quota 4600 punti.
Lo Swiss Market Index (SMI) è il principale indicatore della borsa svizzera (SWX).
Attualmente raggruppa i 26 principali titoli elvetici. Nel corso dell’anno questo paniere dovrebbe venir ridotto a 20.
Attorno a queste «blue chip» si effettua il 90% del volume di affari totale della borsa.
Lo Swiss Performance Index (SPI) comprende invece tutte le azioni quotate alla borsa elvetica.
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