La Cina mantiene la tassa sugli orologi di lusso
La Cina rifiuta di abolire la tassa del 20% sugli orologi di lusso: più del 90% di questo tipo di articoli è fabbricato in Svizzera.
Secondo le autorità elvetiche la misura è discriminatoria, ma i cinesi sostengono che non è rivolta contro alcun paese in particolare.
La Cina continuerà a prelevare una tassa del 20% sugli orologi di lusso svizzeri. Pechino ha rifiutato una richiesta di abrogazione avanzata dal ministro elvetico dell’economia Joseph Deiss.
La tassa in questione vale per gli orologi di ogni provenienza e non vuole discriminare alcun paese. Il che sarebbe un oltraggio alle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
Lo sottolinea il competente ministero della Repubblica Popolare in una risposta al Dipartimento federale dell’economia (DFE).
Gli effetti della tassa – aggiunge – sono limitati, poiché non ci sono prodotti sostitutivi agli orologi di lusso. Tutte le persone che vogliono acquistarli continueranno a farlo anche con il prelievo della tassa, destinata ad attenuare il divario fra ricchi e poveri in Cina.
Al di sopra di 1500 franchi
Oltre alle merci importate, la tassa introdotta da Pechino lo scorso primo di aprile vale anche per prodotti locali, ma colpisce soprattutto la Svizzera.
Secondo il DFE sono infatti esclusivamente elvetici (il 99,6%) gli orologi della fascia di prezzo più alta – al di sopra i 10’000 yuan, (che equivalgono a 1500 franchi svizzeri) – venduti in Cina.
Nick Hayek, alla testa del gruppo Swatch, il numero uno mondiale dell’orologeria, si era espresso già all’inizio di aprile su questa tassa: “È controproducente perché se si aumentano le tasse in Cina, i clienti andranno semplicemente a comprare a Macao “, aveva detto.
Macao è la città e regione a statuto indipendente che si trova a 70 chilometri a sud est di Hong Kong.
La Cina figura in decima posizione nella lista degli importatori di prodotti dell’industria orologiera svizzera. Nel 2005, il valore delle importazioni ha raggiunto 351 milioni di franchi.
Globalmente la Cina rappresenta il quinto cliente mondiale per i prodotti svizzeri (3,075 miliardi di franchi nel 2004), ed è il quarto fornitore di beni per l’economia svizzera (2,827 miliardi nel 2004).
swissinfo e agenzie
La Cina mantiene la tassa sugli orologi di lusso.
Nel 2005, il valore delle importazioni di orologi e componenti svizzeri da parte della Cina è salito del 25,7%, raggiungendo quota 351 milioni di franchi.
La Cina figura al decimo posto tra i clienti del mercato orologiero elvetico.
Nel 2005 le esportazioni globali di orologi svizzeri hanno raggiunto il valore di 12,323 miliardi di franchi (+10,9% rispetto al 2004).
Il trend positivo sembra proseguire anche per il 2006, secondo la Federazione dell’industria orologiera.
La Cina è il maggior esportatore mondiale di orologi finiti. Ma la cifra era calata del 15% nel 2004, a 884,6 milioni di esemplari.
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