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La crescita si fa attendere

Gli analisti non prevedono grossi miglioramenti per quanto concerne il mercato del lavoro swissinfo.ch

La fiducia degli economisti elvetici nella ripresa economica è in calo. Il Credit Suisse ha corretto al ribasso le proprie previsioni.

L’istituto bancario prevede una crescita nel 2005 dell’1,3% invece dell’1,6%.

L’economia svizzera non ha ancora imboccato la via di una decisa ripresa: gli analisti correggono quindi al ribasso le aspettative formulate precedentemente. Anche gli economisti del Credit Suisse (CS) hanno rivisto venerdì le loro previsioni di crescita. Per il 2005, attendono una progressione del prodotto interno lordo (Pil) dell’1,3 %, contro l’1,6 % calcolato finora.

La fiacchezza dell’economia elvetica, secondo gli esperti del CS, è dovuta alla debolezza congiunturale della zona euro, a quella del dollaro e all’alto livello dei prezzi del petrolio. In tale contesto, le esportazioni svizzere dovrebbero aumentare quest’anno solo dell’1,9 %, dopo il rialzo del 6,6 % registrato nel 2004.

Soltanto verso la fine dell’anno si prevede un miglioramento congiunturale. Ciò non dovrebbe tuttavia avere ripercussioni sul mercato del lavoro. Il CS calcola per quest’anno nella Confederazione un tasso medio di disoccupazione del 3,8 %.

Fluttuazioni stagionali

Il calo della quota dei senza lavoro dal 4,1 % in gennaio al 3,7 % in maggio è dovuto essenzialmente ad effetti stagionali, rilevano gli analisti della grande banca. Attualmente vi sono pochi indizi di una vera distensione. Inoltre, a causa della stagnazione del mercato del lavoro anche i consumi privati avanzano lentamente (+1,1 %).

L’anno scorso, grazie al boom delle costruzioni di abitazioni, gli investimenti nell’edilizia sono progrediti in modo consistente. Ora però, secondo il CS, questa espansione ha raggiunto il culmine. Ci si deve dunque attendere ancora soltanto a una lieve crescita dello 0,4 %. Pure contenuto sarà l’incremento degli investimenti in equipaggiamenti, che il CS stima attorno al 2,5 %.

Il grande istituto non si aspetta nemmeno che la Banca nazionale svizzera (BNS) aumenti ancora quest’anno i tassi di riferimento. La banda di oscillazione del libor a tre mesi dovrebbe mantenersi fra lo 0,25 e il 1,25 %.

Rincaro dell’1%

Riguardo all’obiettivo della BNS di mantenere un’inflazione sotto il 2 %, secondo il CS attualmente non c’è alcun margine di manovra. Gli analisti del grande istituto, prevedono un rincaro annuo dell’1,0 %. Con il miglioramento dell’economia nella seconda metà dell’anno, gli analisti calcolano che la BNS dovrebbe poter migliorare il proprio margine di manovra e aumentare i tassi di 25 punti di base nella prossima primavera.

Prima del Credit Suisse, numerosi altri istituti hanno già ritoccato al ribasso le previsioni di crescita. La banca più prudente è l’UBS, che calcola una progressione del pil dell’1,8 % per il 2005. Il Segretariato di Stato dell’economia (seco) stima dal canto suo un incremento dell’1,5 % e il BAK Basel Economics dell’1,3 %.

swissinfo e agenzie

Il Credit Suisse (CS) prevede una crescita per il 2005 pari all’1,3% (previsione precedente: 1,6%).

Per quanto concerne il mercato, gli analisti non prevedono importanti miglioramenti.

Secondo il CS, le cause principali della stagnazione sono l’elevato prezzo del petrolio e la debolezza del dollaro.

Previsioni di crescita del Prodotto interno lordo:
CS 1,3%
UBS 1,8%
seco 1,5%
BAK Basel Economics 1,3%

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