La mitica divisa di un esercito fuori dal comune
La guardia svizzera pontificia, creata cinque secoli fa, è famosa anche per la sua pittoresca uniforme rinascimentale, sulla cui paternità i miti si sprecano.
Oltre all’antica alabarda, l’esercito del Papa è dotato anche di armi moderne per assicurare la propria missione di difesa.
Con solo 110 uomini al suo attivo, il corpo delle guardie svizzere pontificie costituisce l’esercito più piccolo del mondo. Ma è anche il più antico, visto che veglia sull’incolumità del Papa da ormai mezzo millennio.
Il suo retaggio storico è ben visibile nella tradizionale uniforme indossata dai soldati, di stile rinascimentale. Decisamente fuori moda, essa rende forse un po’ buffo chi l’indossa. Al contempo però, contribuisce all’immagine senza tempo dello Stato della Chiesa, di cui è divenuta uno dei simboli.
Michelangelo o Raffaello?
Comunemente si fa risalire la divisa dell’esercito papale a un disegno di Michelangelo Buonarroti.
«Fino ad oggi, però, non è stato trovato alcun documento storico che lo confermi», spiega l’ex-guardia Christian-Roland Richard, nel suo libro «La guardia svizzera pontificia nel corso dei secoli».
Un vero influsso sullo sviluppo dell’abito dei militi elvetici l’ha invece quasi certamente avuto un altro grande artista italiano del Cinquecento, Raffaello. Ai suoi affreschi si è ispirato il comandante delle guardie Jules Repond che ha ridisegnato l’uniforme nel 1914, riconducendola al suo aspetto originario. Da allora, l’abito non ha più subito modifiche.
Oltre alla divisa azzurra di piccola tenuta da indossare nei giorni feriali e durante le esercitazioni, i militi ne ricevono un’altra a righe, con maniche e pantaloni a sbuffo, per tutti i giorni. I suoi colori giallo, rosso e blu sono quelli tradizionali della famiglia dei Medici, di cui Papa Giulio II, fondatore della guardia, era membro.
Capolavoro di sartoria
Particolarmente ammirata dai turisti, la sgargiante uniforme è il frutto di un vero e proprio lavoro da certosini.
Nel suo personale atelier situato nel quartiere degli svizzeri, il sarto ufficiale del Vaticano, Ety Cicioni, la confeziona quasi interamente a mano e su misura. «Sono necessarie una trentina di ore per assemblare i 156 pezzi di tessuto che la compongono», spiega a swissinfo Tiziano Guarneri, portavoce delle guardie.
In particolari occasioni, alla divisa vengono abbinati degli accessori, in modo da renderla ancor più solenne.
Per l’uniforme di gala, indossata ad esempio in presenza del Papa, oltre alla divisa ordinaria è prevista anche una vistosa gorgiera, guanti bianchi e morione di metallo chiaro con pennacchio di struzzo, il cui colore dipende dal grado del soldato. Nelle occasioni di gran gala, come durante la cerimonia di giuramento, le nuove reclute indossano inoltre una lucente corazza.
Esercito pacifico…con le armi
Alle antiche uniformi si abbinano a pennello le due armi bianche delle guardie: la spada e l’alabarda, identiche a quelle dei mercenari svizzeri del XVI secolo.
Nella sua armeria, l’armata pontificia custodisce un’interessante collezione di antichi esemplari di picche, lance, fucili a sale.
Come ogni esercito moderno, essa possiede però anche le armi da fuoco sufficienti ad assicurare la propria missione. Ovvero la sorveglianza degli ingressi al Vaticano e soprattutto la protezione del Papa e delle sue dimore: «Da sempre disponiamo di strumenti di difesa ‘ultimo modello’. Quelli attuali sono gli stessi in dotazione della milizia elvetica», spiega Guarneri.
Ogni recluta fa degli esercizi di tiro per imparare a utilizzarle, ma in servizio solo ufficiali e sottoufficiali le portano con sé. «Senza tuttavia farne uso», sottolinea il portavoce delle guardie: «Quello del Papa è un esercito pacifico».
swissinfo, Anna Passera
Guardia svizzera pontificia: 110 uomini.
Ogni soldato riceve tre uniformi: una estiva, una invernale e una per le esercitazioni.
Tipi di uniformi, da indossare secondo le occasioni: di gala, di gran gala e di piccola tenuta.
156 pezzi compongono l’uniforme.
32 ore per assemblarli.
Peso: 4 kg.
Al termine del periodo di servizio, la guardia può tenere l’uniforme, ma solo se ha all’attivo almeno 5 anni d’esercizio.
La guardia svizzera pontificia fu creata il 22 gennaio del 1506 per volere di Papa Giulio II della Rovere.
Il 6 maggio del 1527, 147 soldati elvetici morirono per salvare la vita a Papa Clemente VII.
Da allora in quella data si tiene ogni anno in Vaticano il giuramento delle nuove reclute.
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