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La Svizzera dei trasporti è europea

Enrico Grillo Pasquarelli, direttore dei Trasporti terrestri a Bruxelles e possibilista sulla Borsa dei transiti alpini Keystone

Quando si parla di trasporti, l'importanza della Svizzera (e del Ticino) come grande ponte tra il Nord e il Sud dell'Europa, è fuori discussione.

Venerdì a Locarno i rappresentanti dell’Unione europea (UE) e della Regione Lombardia hanno confermato che il futuro dei trasporti dovrà essere su rotaia.

“L’Unione europea segue con interesse quanto succede in Svizzera e, in particolare, il progetto di transito sostenibile. A livello di trasporti – ha assicurato Enrico Grillo Pasquarelli, direttore dei Trasporti terrestri a Bruxelles – la Svizzera è completamente integrata nelle rete europea. Per l’economia continentale è vitale che il corridoio attraverso le Alpi funzioni bene”.

Il Gottardo corridoio privilegiato

L’importanza del Gottardo come corridoio privilegiato per garantire il flusso delle merci attraverso l’Europa, è dunque fuori discussione. “Se pensiamo agli oltre 8 milioni di tonnellate che nel 2005 sono transitate dal Sempione – osserva Grillo Pasquarelli – si comprende che la Svizzera è un crocevia fondamentale per la mobilità delle persone e delle merci a livello continentale”.

E’ vero, ma è altrettanto certo che il territorio svizzero non può sopportare un flusso crescente di traffico. Come si pone allora l’Unione europea nei confronti della Borsa dei transiti alpini? “L’UE – evidenzia il funzionario – non accetta restrizioni di nessun tipo, ma non pone neppure nessun veto ideologico”.

“Alla borsa dei transiti – aggiunge dunque Grillo Pasquarelli – occorre trovare una contropartita e ciò significa trovare nuovi accordi che contemplino anche la protezione ambientale di un’area così delicata come quella delle Alpi. Ciò che conta, e su cui l’UE non transige, è garantire il trasporto”.

Un nuovo piano di azione europeo

Durante il convegno dedicato ai 125 anni della Ferrovia del Gottardo, Enrico Grillo Pasquarelli ha pure anticipato il piano di azione (che l’UE pubblicherà a fine ottobre) per sviluppare una rete ferroviaria dedicata al trasporto merci,

Sul corridoio Rotterdam-Genova, l’obiettivo è di raddoppiare i volumi trasportati entro il 2020 aumentando la puntualità del 26% e diminuendo le percorrenze del 20%. Sul corridoio Anversa/Lione-Basilea, l’obiettivo è di incrementare i volumi trasportati del 55% entro il 2020, diminuendo i tempi e i percorsi del 15%.

“Sull’asse Rotterdam-Genova queste misure, se adottate in maniera coordinata, permetteranno di trasferire dalla strada alla rotaia 28 miliardi di km all’anno. Il che equivale – conclude il funzionario europeo – ad un camion di 26 tonnellate lungo il corridoio (1300km) ogni 37 secondi, 24 ore su 24 e ogni giorno dell’anno”.

La collaborazione con l’Italia

Se l’Europa osserva da vicino la politica dei trasporti svizzera, dall’Italia giungono conferme quanto alla volontà di collaborazione. Leggendo “in diretta” a Locarno una lettera del ministro dei trasporti Antonio Di Pietro, l’assessore della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo ha precisato che l’asse Chiasso-Milano non si tocca.

Tra la priorità del Governo italiano figura anche la tratta Arcisate Stabio, indispensabile per un collegamento veloce ed efficiente con l’aeroporto intercontinentale di Milano-Malpensa, anche per chi arriva da oltre San Gottardo.

La buona collaborazione con la regione Lombardia, sottolineata anche dal Consigliere di Stato del canton Ticino Marco Borradori e dal direttore di Hupac Bernhard Kunz, si esprime anche nelle due realtà aziendali del Cisalpino e della TILO, la ferrovia regionale Ticino-Lombardia frutto di una sinergia paritaria ma da cui però Trenitalia ha deciso di uscire. “Una scelta sbagliata – ha commentato Cattaneo – che la Regione Lombardia cercherà di correggere”.

Non risparmiare sulle infrastrutture del futuro

Alpransit non significa però solo una grande porta verso il futuro, ma anche una montagna di soldi. “Per fare in modo che i progetti possano essere realizzati – sottolinea il vice direttore dell’Ufficio federale dei trasporti Toni Eder – bisogna garantire i finanziamenti necessari. E non solo da parte Svizzera”.

Tutti d’accordo, ma non sono mancate le voci critiche sui risparmi. “Ricordando i festeggiamenti dei 125 anni della ferrovia del Gottardo abbiamo onorato le visioni coraggiose di chi ci ha preceduto. Ma oggi – sottolinea Borradori – mi preoccupa la miopia incombente di chi vuole risparmiare su progetti come le strutture ferroviarie”.

Gli ha fatto eco Bernhard Kunz. “Se vogliamo riuscire a trasferire ulteriori volumi di traffico dalla strada alla ferrovia e per raggiungere l’obiettivo dei 650 mila autocarri anni nel transito alpino, occorrono due miliardi per il periodo 2011-2018”.

swissinfo, Françoise Gehring, Locarno

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In margine al convegno internazionale organizzato a Locarno per commemorare i 125 anni della ferrovia del San Gottardo, l’Ufficio federale dei trasporti ha colto l’occasione per porre al centro dell’attenzione il tema del trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia.

Sull’argomento si sono espressi diverse personalità attive nel settore dei trasporti in rappresentanza di partner fondamentali per la Svizzera. l’Unione europea e la Regione Lombardia.

Il Consiglio federale (governo) propone alle Camere di approvare il progetto di ulteriore potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria per un importo pari a 5,2 miliardi di franchi.

Il volume degli investimenti originariamente previsto per i progetti della “Panoramica FTP”, pari a 30,5 miliardi di franchi, aumenterà di circa un miliardo di franchi.

Un credito di pianificazione di 40 milioni di franchi servirà a creare le basi necessarie per esaminare e, se del caso, realizzare le opzioni di ampliamento chieste dai Cantoni e altri grandi progetti.

I costi complessivi delle due trasversali ferroviarie alpine (NFTA) erano inizialmente stimati a 14,7 miliardi di franchi.

Nel frattempo, i preventivi sono stati rivisti al rialzo e a opere concluse potrebbero toccare i 20 miliardi di franchi (prezzi 1998). Ciò permette di fornire un contributo fondamentale al trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia.

Il traforo del San Gottardo sarà la galleria ferroviaria più lunga al mondo (57 km). Prevista inizialmente per il 2011, la sua apertura è ora slittata al più presto al 2018. la galleria del Lötschberg (34,6 km) è stata inaugurata il 15 giugno.

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