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«La Svizzera deve reagire agli abusi in Iraq»

Per Jean Ziegler, il cibo è utilizzato come "arma di guerra" in Iraq Keystone

Il relatore speciale dell'ONU sul diritto all'alimentazione Jean Ziegler ha chiesto alla Svizzera di condannare le «flagranti» violazioni dei diritti umani in Iraq.

Le forze della coalizione negherebbero l’accesso al cibo e all’acqua alla popolazione civile. Una pratica che viola le Convenzioni di Ginevra.

«In quanto depositaria delle Convenzioni di Ginevra, ho formalmente chiesto alla Svizzera di denunciare e porre fine alle violazioni del primo e del secondo protocollo aggiuntivo», ha indicato Jean Ziegler a swissinfo.

«Credo che il governo elvetico debba reagire», ha aggiunto.

Ziegler – che intende sollevare il tema delle violazioni in Iraq prima dell’Assemblea generale dell’ONU del 27 ottobre – non ha ancora ricevuto risposta in merito da parte del Dipartimento federale degli affari esteri.

Si è detto ad ogni modo fiducioso della reazione della sua responsabile, Micheline Calmy-Rey: «Dalla mia esperienza come relatore speciale, so che Calmy-Rey è determinata a far rispettare le Convenzioni di Ginevra».

«Arma di guerra»

Durante una conferenza stampa tenutasi venerdì a Ginevra (a due giorni dalla Giornata mondiale dell’alimentazione) Ziegler ha dichiarato di detenere chiare prove che le forze della coalizione e i ribelli abbiano utilizzato il cibo come «arma di guerra».

«Alla vigilia di un attacco, le forze della coalizione hanno interrotto l’approvvigionamento di acqua e cibo per spingere la popolazione verso la fuga. Questo per evitare che i ribelli si servano, come fanno di frequente, dei civili in quanto scudi umani», ha spiegato Ziegler.

Pur capendo la strategia militare che sta dietro a tale azione, l’ex parlamentare elvetico ha rammentato che ciò viola le convenzioni sui diritti umani e le leggi internazionali.

Accuse infondate

Accanto a queste pratiche – ha aggiunto il relatore speciale dell’ONU – la coalizione avrebbe pure peccato nella gestione dei campi per sfollati al di fuori delle città, dove è mancata un’adeguata assistenza alimentare.

Le critiche sollevate da Ziegler sono state vivamente respinte da un portavoce dell’esercito degli Stati Uniti a Baghdad.

«Tutte le accuse secondo cui le forze della coalizione non avrebbero garantito l’accesso ai beni primari alla popolazione sono totalmente false», ha dichiarato il tenente colonnello Steve Boylan all’agenzia di stampa Associated Press.

Fame in tutto il mondo

Non solo in Iraq, ma anche in molte altre regioni del mondo la scarsità di cibo rappresenta un flagello.

Stando ad un rapporto delle Nazioni Unite, il numero delle persone gravemente denutrite è aumentato di 10 milioni nel 2004, raggiungendo quota 852 milioni.

Jean Ziegler ha in particolare sottolineato il deteriorarsi della situazione in Africa, dove le carestie hanno colpito numerosi Paesi tra cui Niger, Burkina Faso, Sudan, Somalia e Etiopia. Senza dimenticare le vittime del recente terremoto in Kashmir.

Bisogna fare di più

L’ex politico svizzero si è detto scioccato dall’intensificarsi del problema nonostante le promesse di dimezzare il numero di persone denutrite entro il 2015 (uno degli Obiettivi del Millennio).

Ziegler ha così lanciato un appello ai governi di tutto il mondo per uno sforzo maggiore, ricordando che sia il Programma Alimentare Mondiale sia l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati necessitano ancora di parecchie centinaia di milioni di franchi per affrontare con efficacia il problema.

«L’anno scorso, le spese militari dei 191 Stati membri dell’ONU hanno superato per la prima volta il trilione di dollari. Allo stesso tempo, il finanziamento alle organizzazioni internazionali che si impegnano per mantenere in vita milioni di persone ogni giorno è stato ridotto. È un’assurdità», ha concluso Ziegler.

swissinfo, Adam Beaumont, Ginevra
(traduzione: Luigi Jorio)

La Svizzera è depositaria delle Convenzioni di Ginevra, trattati destinati a proteggere la popolazione civile e i prigionieri durante i conflitti armati.

Il primo protocollo aggiuntivo delle Convenzioni stabilisce che è proibito affamare la popolazione per scopi militari.

Il secondo vieta invece la distruzione di cibo e acqua necessari alla sopravvivenza dei civili.

In passato, Jean Ziegler (71 anni) è stato professore di sociologia e economia all’Università di Ginevra e alla Sorbonne di Parigi.
Socialista, è stato in Parlamento dal 1967 al 1983 e dal 1987 al 1999.
Si è fatto soprattutto conoscere, in particolare all’estero, per le sue reiterate critiche al segreto bancario svizzero.
Dal 2000 è il relatore speciale dell’ONU sul diritto all’alimentazione.

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