La Svizzera e la sfida di internet
Aumentano in Svizzera gli internauti. Ma si accresce anche il divario fra classi sociali alte e basse.
L’Ufficiale federale di statistica presenta il primo rapporto sulla società dell’informazione in Svizzera.
Uomo, giovane, con una formazione di grado superiore e un reddito sopra la media. Non si tratta di un annuncio matrimoniale apparso in qualche quotidiano. E’ semplicemente il profilo dell’utente medio di internet in Svizzera.
E’ uno dei dati comunicati dall’Ufficio federale di statistica che venerdì, a Berna, ha presentato in una conferenza stampa il primo rapporto sullo stato della società dell’informazione in Svizzera, sulle chances e sui rischi.
L’informatica spacca in due la popolazione
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) sono già molto diffuse in Svizzera e l’impiego di internet da parte dei cittadini aumenta costantemente. Nel 1997, il 15% della popolazione lo usava. Nel 2001, la percentuale ha raggiunto il 52%.Tuttavia un nuovo fossato si sta aprendo: quello fra i vari gruppi sociali del Paese.
In effetti, dal rapporto dell’Ufficio federale di statistica emerge chiaramente che l’impiego di internet è direttamente proporzionale al livello di formazione dell’utente. Chi ha una formazione superiore utilizza internet molto più assiduamente: è il caso di oltre il 70% degli universitari, contro il 25% di chi ha concluso la scuola dell’obbligo.
Anche le donne sembrano essere meno propense a servirsi delle nuove tecnologie. Da 10 anni la percentuale di donne che utilizzano internet si è fermata sull’8-9%. In generale le donne hanno meno possibilità di accedere ad internet e meno di frequente.
Potenziare internet a scuola
Per quanto riguarda i giovani, anche nel loro caso un’estrazione sociale più bassa coincide con un uso più limitato di internet a casa. A scuola le disuguaglianze non esistono ma il rapporto rileva che questo nuovo strumento non viene ancora impiegato a fini didattici.
Una lacuna che i responsabili vogliono colmare al più presto. Gli stessi insegnanti ammettono di essere motivati, ma non sufficientemente preparati in campo tecnologico.
Gli internauti abituali si servono della rete online soprattutto per inviare messaggi e per effettuare ricerche sul web. Transazioni via internet come l’e-shopping o l’e-banking risultano ancora marginali. E’ minimo anche il ricorso ad internet per informarsi politicamente.
Interessanti anche i dati sul “consumo d’informazioni”: internet non è per ora riuscito a vincere le sfide di giornali, televisione e radio. Tuttavia, chi ha perso maggiormente simpatie nel confronto con internet è stata la televisione.
Buona media europea
Dagli studi effettuati dall’Ufficio di statistica risulta che la Svizzera ha un’ottima infrastruttura, soprattutto a livello economico. Quasi tutte le imprese e le scuole dispongono di computer e oltre la metà della popolazione ha accesso a Internet, sul posto di lavoro o a casa.
Nel campo dei server Web sicurizzati, la Svizzera ha raggiunto un livello di 192 server. I web sicurizzati garantiscono la sicurezza della trasmissione dei dati nel caso ad esempio di transazioni online con carte di credito.
La Svizzera supera nettamente Paesi come la Germania o le nazioni scandinave, generalmente all’avanguardia, che oscillano fra gli 80 e i 130 Web sicurizzati.
I pericoli
Il rapporto, il primo a fornire una radiografia del paesaggio tecnologico svizzero, individua due grandi pericoli. Oltre al rafforzamento delle disuguaglianze sociali un lato particolarmente delicato è quello della protezione dei dati privati: una protezione cruciale.
Inoltre, la dipendenza delle grandi imprese dall’informatica rende queste ultime particolarmente vulnerabili nei confronti di atti criminosi o attentati. Infine, l’ultima grande ombra che pesa sul futuro informatico del nostro Paese è la radicalizzazione delle opinioni legata all’impossibilità di filtrare l’informazione online.
Promuovere internet fra la popolazione
Nonostante gli inevitabili aspetti negativi dell’impiego delle nuove tecnologie, i responsabili non vogliono fare un processo ad internet. Intendono anzi cercare di colmare al più presto possibile il divario fra i vari strati della popolazione.
Molti potenziali navigatori non dispongono infatti delle conoscenze di base necessarie, non possono sobbarcarsi le spese legate all’uso di internet o si sentono persi di fronte ad uno strumento poco “conviviale”.
Oltre a facilitare l’accesso ad internet, ad esempio tramite campagne informative, gli esperti vogliono migliorare anche la qualità dell’offerta online attraverso un’analisi mirata e approfondita della situazione informatica. Sono chiamati in causa le istituzioni politiche ma anche gli ambienti economici, sociali, scolastici.
Il rapporto presentato a Berna è un primo passo.
Elena Altenburger, swissinfo
Nella nostra società le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) acquistano sempre maggiore importanza, sia dal punto di vista sociale che economico. Negli ultimi anni l’uso dei computer e di internet anche in Svizzera ha segnato un forte aumento ma va potenziato. L’Ufficio federale di statistica ha fatto una radiografia dell’attuale situazione.
1997: 15% della popolazione usava internet
2001: 52% di internauti
70% sono universitari
25% ha una formazione di scuola dell’obbligo
8-9% percentuale costante di internauti donne
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