La Svizzera punta sulla Cina
L'immagine della Svizzera è particolarmente positiva in Cina. Un dato che facilita il lavoro dell'organismo di promozione nazionale Presenza Svizzera.
Per promuovere il paese in Cina, Presenza Svizzera punta su due grandi avvenimenti: le Olimpiadi del 2008 a Pechino e l’esposizione universale di Shanghai nel 2010.
“Quando si ha un’immagine positiva bisogna curarla, altrimenti si rischia di perderla”, parola del direttore di Presenza svizzera Johannes Matyassy.
Ai cinesi piace la Svizzera. In termini di pura percezione, la preferiscono a paesi come la Francia o la Germania. Lo ha spiegato mercoledì a Berna Martial Pasquier, docente all’Istituto di alti studi d’amministrazione pubblica (IDHEAP) di Losanna.
Un’affermazione che si basa su di uno studio svolto presso 2000 cinesi di classe medio-alta, e 400 abitanti di Hong Kong. Sono stati inoltre contattati diversi gruppi di opinion leader nei settori della politica, dei media (giornalisti) e dell’economia (manager) e intervistati studenti delle 10 università che rappresentano la futura élite della Cina.
Dallo studio emerge che l’immagine della Svizzera in Cina è relativamente poco influenzata dalle esperienze dei singoli cinesi, ma è piuttosto una creazione dei media, ed è anche estremamente omogenea.
Le principali qualità elvetiche citate sono la stabilità politica, la qualità di vita e la formazione.
“I buoni risultati dello studio sono importanti per la Svizzera in generale, ma anche per la sua piazza economica, la ricerca, la cultura e la formazione”, ha sottolineato Matyassy.
I cliché dominano.
Interrogati sulle loro conoscenze sulla Svizzera, i cinesi citano in primo luogo l’orologeria (50% di risposte spontanee), il paesaggio (21%), le banche (16%) o ancora i coltellini dell’esercito (8%).
Vi sono poche differenze tra i diversi gruppi di popolazione, le diverse regioni della Cina e tra giornalisti, manager e studenti. L’immagine della Svizzera e la conoscenza di temi in relazione con la Svizzera sono tuttavia complessivamente migliori nella Cina orientale e soprattutto a Shanghai.
Coloro che hanno risposto al sondaggio mettono addirittura la Svizzera al secondo posto come destinazione turistica, dietro la Francia, ma molto prima della Gran Bretagna, della Germania o dell’Italia. “Piccola nota stonata, la domanda è stata fatta solo alla fine dell’intervista”, ha fatto notare Pasquier.
Della Svizzera i cinesi conoscono soprattutto la “Ginevra internazionale” e la neutralità. Ne sanno invece molto meno sul plurilinguismo e sul fatto che sia stato un architetto svizzero a progettare lo stadio di Pechino.
Tra le debolezze degli svizzeri, la minore capacità di innovazione, rispetto ad altri paesi (come la Germania e gli Stati Uniti) e la ridotta competitività internazionale delle sue imprese.
L’immagine della Svizzera è nel complesso molto positiva, al contrario della Germania, che il 26% degli intervistati associa alla Seconda Guerra Mondiale, o degli Stati Uniti, messi in relazione con la guerra in Irak.
Media e università
Presenza svizzera ha deciso di focalizzare la propria campagna cinese del 2007-2011 sugli aspetti positivi. L’azione sarà mirata soprattutto verso i media e le migliori università.
Due punti forti in più: i giochi olimpici del 2008 a Pechino “che si annunciano già come il maggior avvenimento sportivo della storia”, ha sottolineato Matyassy, così come l’esposizione universale di Shanghai del 2010. Presenza svizzera presenterà una riedizione della sua “House of Switzerland”, già sperimentata ad Atene due anni fa e a Torino lo scorso inverno.
Per quanto riguarda Shanghai, il Consiglio federale in marzo ha adottato un budget di 16 milioni di franchi per il padiglione svizzero di 4000 metri quadrati dell’Expo. A questa somma si aggiungeranno 4 milioni provenienti dagli sponsor.
L’esposizione si attende 70 milioni di visitatori, quella di Aichi, in Giappone, è stata visitata da 22 milioni di persone.
swissinfo e agenzie
Il sondaggio è stato condotto fra 2000 cinesi sull’insieme del paese e fra 400 abitanti di Hong Kong.
Fra gli aspetti più conosciuti della Svizzera figurano gli orologi, i paesaggi, le banche o il coltellino militare.
Presenza Svizzera è un’organizzazione che si occupa di “promuovere la diffusione di conoscenze generali riguardanti la Svizzera, suscitare la simpatia verso il nostro Paese e mettere in evidenza la sua diversità e le sue attrattive”.
L’organizzazione collabora con vari interlocutori. In Svizzera figurano Pro Helvetia, Svizzera Turismo, OSEC, SECO e swissinfo/SRI.
All’estero, i suoi principali punti di contatto sono le ambasciate, i consolati e le scuole svizzere.
Nel 2004, la Cina, sesta potenza economica mondiale, figurava in Asia al secondo rango dei partner economici della Svizzera.
Sul piano mondiale è il 4° fornitore, dopo Unione europea, Usa e Giappone, e il 5° cliente dopo Ue, Usa, Giappone e Hong Kong. Se si considera il commercio consolidato con Hong Kong, dal 2002 la Cina è il primo partner in Asia.
Le esportazioni svizzere in Cina costituivano il 2,1% del totale nel 2004, pari a oltre 3 miliardi di franchi (1,8% nel 2003). Lo stesso anno, le importazioni in provenienza dalla Cina costituivano il 2% del totale, pari a 2,8 miliardi (1,9% nel 2003).
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