Lacune nella contabilità della Posta
L'anno scorso la Posta ha guadagnato con il servizio universale più di quanto contabilizzato, rendendosi colpevole di violazioni importanti delle norme legali.
È quanto emerge dal primo rapporto di attività dell’autorità di regolazione postale PostReg, pubblicato mercoledì. La Posta ha respinto le accuse.
La Posta deve compiere seri sforzi nella presentazione dei suoi conti. Nel primo rapporto d’attività l’autorità di regolazione postale (PostReg), istituita nel gennaio del 2004, punta il dito su una serie di lacune ravvisate nell’ex regia federale.
Nel solo servizio universale, lo scorso anno la Posta svizzera ha realizzato un utile di almeno 776 milioni di franchi. Tuttavia, trascurando le esigenze legali in alcuni punti fondamentali, il gigante giallo ha annunciato un utile di appena 522 milioni. Un modo di procedere non corretto, denunciato dall’autorità di regolazione.
Nel rapporto d’attività, PostReg attribuisce comunque alla Posta servizi di buona qualità su tutto il territorio nazionale e un finanziamento sicuro.
Non conforme alla legge
Nel 2004, il risultato record del gruppo di 837 milioni di franchi va attribuito in gran parte al servizio universale che comprende il monopolio della posta-lettere e i servizi non riservati (pacchi fino a 20 kg, recapito di giornali e periodici indirizzati, versamenti in contanti, pagamenti e girate). Per la prima volta, l’esposizione dei costi è stata sottoposta alla verifica di una società di revisione, incaricata dalla PostReg.
Risultato: l’utile di 522 milioni di franchi dichiarato dalla Posta nel servizio universale non è esatto, in quanto in numerosi punti l’azienda non ha osservato le disposizioni di legge. Inoltre, la Posta non ha fornito entro i termini previsti importanti informazioni, come chiesto dall’ordinanza sulle poste. Per questo fatto, la verifica da parte della società di revisione non è stata possibile.
Considerata la lacuna rilevata, gli utili conseguenti nel 2004 dalla Posta nel servizio universale ammonterebbero, secondo PostReg a 776 milioni e oltre. Infatti, il monopolio della posta-lettere fa segnare un utile di 335 milioni, mentre i servizi non riservati hanno totalizzato 441 milioni di franchi.
Conseguenze per la Confederazione
Questi «errori» potrebbero avere conseguenze per l’intero concetto di finanziamento. Se il gigante giallo non fosse più in grado di finanziare da solo il servizio universale, la disposizioni legali prevedono infatti che sia percepita una tassa presso i concorrenti privati che godono di una concessione.
Ma alla fine dei conti, è la Confederazione che rischia di dover passare alla cassa, visto che PostReg non solleciterà una tassa se la Posta non rispetta gli obblighi legali. L’autorità di regolazione esorta dunque la Posta a fare di tutto per presentare dati completi nel 2005.
Reazioni contrastanti
La Posta ha respinto le accuse di PostReg relative alla contabilità 2004 e ha chiesto che le sue conclusioni siano sottoposte ad una verifica indipendente. L’autorità di controllo non avrebbe rispettato i principi della contabilità aziendale, valutando troppo positivamente gli utili del servizio universale.
Secondo l’azienda, se le decisioni sull’impiego di risorse si basano su una valutazione troppo ridotta dei costi, questo potrebbe avere delle conseguenze finanziarie gravi per il servizio universale.
Il Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (ATEC) ha dal canto suo chiesto alla Posta di rimediare alle lacune contabili già durante l’anno di esercizio in corso.
Il Sindacato della comunicazione si è rallegrato per la pubblicazione del primo rapporto di attività di PostReg. Il rapporto confermerebbe la sua posizione critica rispetto ai conti della Posta e alle condizioni di lavoro nel settore.
Il sindacato ha sempre affermato che il servizio postale era in grado di coprire i suoi costi e persino di generare profitti. Ora invita la Posta «a rivedere le misure di riorganizzazione delle rete di uffici, nell’interesse di una garanzia duratura delle prestazioni».
Di taglio ben diverso la reazione di economiesuisse. Sulla base dello stesso rapporto, l’organizzazione federativa dell’economia svizzera chiede l’apertura integrale del mercato postale.
La liberalizzazione del mercato sarebbe la sola via che permette di rafforzare veramente il settore postale svizzero, conclude economiesuisse. «La pretesa messa in pericolo del servizio pubblico a causa dell’apertura del mercato non sta in piedi», scrive l’organizzazione in un comunicato.
swissinfo e agenzie
Con i suoi 2585 uffici postali la Posta garantisce un servizio di base raggiungibile in 20 minuti al 91,5% della popolazione
Il servizio di distribuzione mantiene una buon aqualità: nel 2004 il 97,4% degli invii è giunto al destinatario in tempo utile.
Nella posta B (non prioritaria) sono stati però riscontrati maggiori ritardi rispetto all’anno scorso, mentre i prezzi sono aumentati.
PostReg, l’autorità di regolazione postale, è stata creata nel gennaio del 2004 per accompagnare la progressiva liberalizzazione del mercato postale svizzero.
L’ente diretto da Martin Kaiser è sottoposto al Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione (ATEC).
Si tratta di un’autorità indipendente, che sottopone le sue raccomandazioni all’ATEC e al governo.
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