I bambini della scuola italiana di Goppenstein, gestita dalle suore giuseppine di Cuneo. Le suore erano presenti anche a Kandersteg e in altri cantieri che davano lavoro a operai italiani
(Archivio Suore di San Giuseppe, Cuneo)
Baracche di minatori a Goppenstein, portale sud del Lötschberg
(Archivio BLS)
Lavoratori in galleria; tra di loro, come si vede in alto a destra, si trovavano anche dei minorenni.
(Archivio BLS)
I 14,6 km del tunnel sono stati scavati in gran parte a forza di braccia.
(Archivio BLS)
Operai in posa al portale sud della galleria
(Archivio BLS)
Cade l'ultimo diaframma: per la foto ricordo posano non gli operai ma impresari e ingegneri
(Archivio BLS)
Minatori all'opera sul versante nord
(Archivio BLS)
Foto ricordo della squadra che lavorò gli ultimi metri prima della caduta del diaframma
(Archivio BLS)
Kandersteg: rito funebre per le 25 vittime del 24 luglio 1908
(Archivio BLS)
In Memoriam.
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Per commemorare il centenario dell’incidente che costò la vita a 25 minatori italiani (24 luglio 1908), la storica Susanne Ulrich ha realizzato una mostra fotografica sulle condizioni di vita dei minatori. Le immagini non parlano solo di lavoro, ma anche di vita di famiglia all’estero: durante la costruzione del tunnel vennero al mondo 555 bambini italiani; ogni sei settimane a Kandergrund si celebrava un matrimonio. La mostra, itinerante, è all’Hotel Victoria di Kandersteg fino alla fine di settembre.
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