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Maltempo: meno acqua ma ancora difficoltà

Un'abitante di Brienz guarda sconsolata i danni causati dal maltempo Keystone

Nelle zone inondate, la situazione si stabilizza e sempre più sfollati possono tornare nelle loro abitazioni. Anche molte strade sono state riaperte.

Alcune zone non sono tuttavia ancora raggiungibili via terra. Le operazioni di sgombero del materiale intanto continuano.

Sta tornando lentamente alla normalità la situazione a nord delle Alpi dopo l’alluvione degli scorsi giorni, che ha causato danni valutati attorno al miliardo di franchi. Il bilancio delle vittime è intanto salito a sei, dopo che la donna di 72 anni data per dispersa nei Grigioni è stata ritrovata sulla sponda tedesca del lago di Costanza.

Il fronte freddo che attraversa la Svizzera da giovedì sera ha portato con sé un po’ di pioggia. Sono caduti dai 4 ai 10 litri d’acqua per metro quadro. Una quantità fortunatamente minore rispetto ai 15 litri per metro quadro attesi.

Lenti miglioramenti

La situazione migliora un po’ ovunque, anche se non si può ancora parlare di normalizzazione. Venerdì notte, vi sono ancora stati momenti di apprensione nella zona lungo il torrente Lütschine, fra Grindenwald e Interlaken, quando è scattato l’allarme dopo che all’uscita del ghiacciaio sopra Grindenwald è stata notata una repentina interruzione del flusso d’acqua. Dopo un’ora l’allerta è però rientrata.

A Lucerna, sembra ormai scongiurato il pericolo che i ponti cedano sotto il peso della legna trasportata dall’acqua. Il livello del lago dei Quattro Cantoni continua lentamente a diminuire e le acque si ritirano dalle vie della città. Il traffico nell’agglomerato è però ancora fortemente perturbato.

La notte fra venerdì e sabato è stata la prima a casa loro per circa un migliaio di sfollati dell’Oberland bernese. Anche gli ultimi abitanti del quartiere Matte di Berna evacuati negli scorsi giorni possono tornare alle loro case, dopo che è stato appurato che non sussiste alcun rischio di crollo degli stabili interessati dagli allagamenti. Per il momento, la maggioranza degli edifici è ancora senza corrente e gas. L’erogazione dovrebbe riprendere lunedì sera.

Intanto, il livello dei laghi di Brienz, Thun e Bienne continua a scendere.

Riaperta la galleria del Gottardo

Molte strade del Paese sono nuovamente percorribili, ma altre rimangono sbarrate e diverse località sono raggiungibili solo a fatica.

Nel canton Uri, il tratto autostradale tra Erstfeld e Airolo è stato riaperto sabato mattina. Il collegamento con il Ticino attraverso la galleria del Gottardo è quindi di nuovo percorribile per i veicoli leggeri, i pullman e i mezzi pesanti destinati al traffico merci interno. I camion internazionali vengono invece dosati a Chiasso e dirottati verso il San Bernardino.

Sull’asse ferroviario nord-sud, i treni Interregio sono tornati venerdì a percorrere con scadenza oraria la tratta Basilea-Ticino. Per il momento, le Ferrovie federali svizzere (FFS) non sono tuttavia in grado di dire quando il traffico potrà tornare normale.

Molti altri collegamenti ferroviari rimangono ancora interrotti, soprattutto nella Svizzera centrale. Anche il traffico verso l’Austria è particolarmente perturbato.

Ci vorrà parecchio tempo prima che i treni da Lucerna sulla linea verso Engelberg, nel cantone di Obwaldo e su quella bernese verso Meiringen via Brünig possano di nuovo circolare. Anche la linea Lucerna-Berna attraverso l’Entlebuch è ancora chiusa. Nell’Oberland bernese, la linea del Simmental rimarrà chiusa due mesi, in attesa della ricostruzione di un tratto distrutto di un chilometro e mezzo.

Turismo delle catastrofi

In riferimento all’alluvione, il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha parlato di «catastrofe del secolo», per fronteggiare la quale alcune infrastrutture si sono rivelate manifestamente inadeguate.

Dal canto suo, il ministro dell’ambiente e dei trasporti Moritz Leuenberger ha fatto venerdì una visita lampo nel canton Nidwaldo per rendersi conto personalmente del disastro causato dal maltempo. In questo cantone, come in altre regioni della Svizzera, le inondazioni hanno provocato problemi di inquinamento.

Le polizie cantonali hanno intanto invitato ad evitare il «turismo delle catastrofi» per non intralciare i lavori di ripristino che stanno procedendo a pieno ritmo. Se necessario i curiosi irriducibili saranno denunciati e multati.

Solidarietà

La trasmissione di beneficienza della televisione della Svizzera tedesca (SF DRS) «Quer» ha raccolto venerdì sera circa 1,2 milioni di franchi in favore delle vittime delle inondazioni. Quattromila persone hanno chiamato fino a mezzanotte la centrale di registrazione delle offerte, ha indicato sabato il portavoce della SF DRS Robert Neuhaus.

I fondi saranno versati alla Catena della Solidarietà, che mercoledì organizzerà una giornata nazionale di raccolta di fondi.

Fra le donazioni di venerdì sera, «Quer» ha ricevuto un assegno di oltre 25’000 franchi dal presidente della Confederazione Samuel Schmid: si tratta della somma risparmiata con la rinuncia alla gita nel Seeland bernese della conferenza degli ambasciatori. Sono inoltre stati aggiunti versamenti effettuati spontaneamente dai diplomatici. L’ambasciata degli Stati Uniti a Berna ha dal canto suo donato circa 65’000 franchi.

swissinfo e agenzie

La Catena della solidarietà ha indetto per il 31 agosto una giornata nazionale di raccolta di fondi in favore delle vittime del maltempo.
Sabato mattina, le promesse di dono ammontavano a 2 milioni di franchi.
Il numero di conto è 10-15000-6, menzione «Maltempo in Svizzera». Si può fare un’offerta anche sul sito internet www.catena-della-solidarieta.ch.

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