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Massicce riduzioni per Clariant

Futuro incerto per molti impiegati del settore chimico (foto: www.clariant.com) Futuro incerto per molti impiegati del settore chimico (foto: www.clariant.com)

Il gruppo chimico Clariant taglia 1700 posti e vende attività non chiave.

Clariant, data la difficile situazione finanziaria attuale, sta pensando anche ad un aumento di capitale di circa 600 milioni di franchi.

Nonostante ricavi superiori del 4,7 per cento in monete locali (-3,3 per cento in franchi) rispetto al 2001, l’esercizio 2002 della Clariant si è chiuso con una perdita di 638 milioni.

Ciò ha spinto il consiglio di amministrazione a varare un programma di risparmi che prevede la soppressione fino a 1700 posti di lavoro nel mondo intero e la vendita di attività considerate non decisive per l’azienda. Tali attività hanno contribuito nel 2002 al 7 per cento del fatturato.

L’anno scorso Clariant, che impiega 28 mila persone, ha avuto un giro d’affari di 9,33 miliardi franchi e ciò nonostante la cattiva congiuntura economica. Tutte le divisioni hanno contribuito alla buona prestazione, tranne il settore Life Science, le cui performance sono state inferiori alle attese.

Tagli e fluttuazioni naturali

Malgrado il buon andamento dei ricavi, il 2002 si è chiuso in perdita, un risultato negativo che segue quello del 2001 (-1,2 miliardi). Una situazione che ha spinto la società ad adottare tutta una serie di misure per riportare nelle cifre nere l’azienda.

Tra queste figura anche la soppressione di impieghi, ha affermato il portavoce di Clariant Patrick Kaiser. La società intende ridurre il numero dei dipendenti del 4-6 per cento. Licenziamenti non sono esclusi, ha aggiunto Kaiser, «anche se la società cercherà nel limite del possibile di raggiungere l’obiettivo mediante fluttuazioni naturali del personale».

La cifra di impieghi da tagliare diffusa oggi non contempla i lavoratori occupati nelle attività dalle quali Clariant intende separarsi. Sul numero di persone toccate da questo provvedimento il portavoce della società non ha voluto esprimersi.

Tra le altre misure annunciate per il contenimento dei costi figura lo sviluppo di centri di servizio regionali in Europa. Misura che dovrebbe ridurre del 10 per cento i costi logistici, amministrativi e di distribuzione.

Clariant intende inoltre diminuire drasticamente le capacità nei settori Pharma, Custom Synthesis e Life Science & materiali elettronici.

Per aumentare la flessibilità strategica della società, tali comparti assumeranno una personalità giuridica propria. Ciò varrà anche per le attività della divisione Masterbatches.

Probabile aumento di capitale, ma prevale l’incertezza

La Clariant vaglia inoltre la possibilità di aumentare il capitale di 600 milioni. Stando al presidente della direzione Reinhard Handte, tale incremento è auspicabile ma non obbligatorio.

Una proposta in tal senso, ha aggiunto Handte verrà presentata agli azionisti durante la prossima assemblea. La vaghezza di tali dichiarazioni ha influito negativamente sul corso dell’azione che a inizio pomeriggio perdeva il 5%, attestandosi a 12,70 franchi, il valore più basso mai raggiunto dall’azione.

Nel 2002, il titolo Clariant ha perso il 29% del suo valore e da gennaio il 40%. Gli analisti si attendevano una ricapitalizzazione ben superiore – il doppio – rispetto a quella prospettata oggi.

swissinfo e agenzie

Clariant è tra i leader mondiali nel settore specialità chimiche.
Impiega 28.000 persone.
Vendite annuali: circa 9,8 miliardi di franchi.
Opera a livello gloabale con più di 100 compagnie.
La sede è a Muttenz (Basilea).

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