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Mattel riprende i suoi giocattoli dalle mani dei bambini

I Polly Pocket sono tra i giocattoli cinesi ritirati da Mattel Keystone Archive

Il colosso statunitense Mattel ha deciso di ritirare dal mercato milioni di giocattoli prodotti in Cina. Il provvedimento riguarda anche la Svizzera, dove ci sono circa 100mila articoli incriminati.

Per fronteggiare meglio la commercializzazione di prodotti pericolosi, la Fondazione per la protezione dei consumatori esige l’adesione della Confederazione al sistema di allarme europeo.

Tra i 18,2 milioni di articoli che Mattel ha deciso di togliere dal mercato – dopo aver rilevato la presenza di piccole calamite che potrebbero staccarsi dai prodotti ed essere ingoiate – vi sono anche la celebri bambole di Barbie, gli accessori Polly Pocket, alcuni tipi di Batman e delle macchinine della linea CARS.

La procedura di richiamo è puramente cautelativa, ha reso noto l’azienda californiana, per la quale «la sicurezza dei bambini è il primo interesse».

Tra i giocattoli sotto accusa vi sono pure 94’000 articoli in Svizzera, «la maggior parte dei quali non si trova tuttavia nel commercio al dettaglio», ha comunicato la società californiana.

Interrogato dalla Radio svizzera di lingua francese, il dettagliante Migros ha riferito di voler intavolare discussioni con la Mattel per evitare il ripetersi di tali incidenti.

Prodotti pericolosi a lungo sul mercato

«Le aziende in Svizzera non hanno l’obbligo di richiamare i prodotti non commestibili pericolosi», spiega a swissinfo Andreas Tschöpe, della Fondazione per la protezione dei consumatori (SKS).

«E a differenza dell’Unione europea – prosegue – le autorità non hanno voce in capitolo». Il risultato è che molti articoli non commestibili classificati come pericolosi dal sistema di allarme europeo Rapex, in Svizzera sono spesso considerati sicuri.

«Ciò significa che questi prodotti rimangono sul mercato elvetico giorni, settimane o addirittura mesi dopo l’allarme Rapex», rileva Tschöpe.

Bisogna aderire al sistema europeo

Per informare in maniera rapida e completa i consumatori sulla presenza di prodotti pericolosi, la SKS ha ribadito mercoledì la necessità di un’adesione della Svizzera al sistema Rapex.

«L’esempio dei giocattoli cinesi – ha dichiarato la direttrice Jacqueline Bachmann – mostra chiaramente che un sistema di segnalazione rapido è essenziale per migliorare la sicurezza dei prodotti in commercio».

«I fornitori, così come i consumatori, hanno il diritto ad un’informazione esauriente», ha sottolineato, aggiungendo che il sistema di allerta Rapex consentirebbe un coordinamento rapido con l’Unione europea e la messa in atto di misure appropriate.

In maggio, il Consiglio federale aveva chiesto una revisione della legge al fine di adattare l’insieme delle ordinanze in materia di sicurezza dei prodotti. L’adesione al sistema Rapex non è però stata adottata. Stesso esito per una mozione inoltrata in giugno dalla senatrice socialista Gisèle Ory, respinta dal Consiglio degli Stati (camera alta).

Vernice al piombo

All’inizio di agosto, Mattel aveva già ritirato un milione e mezzo di giocattoli a marchio Fisher Price dopo aver rilevato il rischio di un eccessivo tasso di piombo nella vernice.

I pezzi incriminati provengono da un impianto cinese che lavora per la Mattel su commissione e che avrebbe utilizzato vernice non autorizzata.

In seguito al susseguirsi degli scandali, la Cina – che produce il 65% dei giocattoli della Mattel – ha annunciato l’apertura di un’inchiesta. L’Amministrazione cinese per il controllo della qualità ha ad ogni modo puntualizzato che «la maggior parte dei giocattoli prodotti nel paese sono concepiti dai loro importatori, i quali, assieme alle marche, devono assumersi una buona fetta di responsabilità».

Intanto è emerso che la Cina sapeva già da mesi della pericolosità delle piccole calamite presenti in alcuni giocattoli. Lo ha annunciato una dirigente della China Toy Association, che però non ha specificato perché non si sia intervenuto prima.

swissinfo e agenzie

Il 14 agosto Mattel ha richiamato 18,2 milioni di giocattoli prodotti in Cina.
La causa: il magnete di alcuni prodotti si stacca troppo facilmente, diventando pericoloso se ingerito.
In Svizzera il provvedimento concerne 94’000 articoli.
Il 2 agosto Mattel aveva già ritirato dal mercato 1,5 milioni di giocattoli, sembre di fabbricazione cinese.
Il problema era dato dall’eccessivo contenuto di piombo nella vernice.

Rapex (Rapid Alert System for Non-Food Products) è un sistema di allarme europeo per far fronte a prodotti di consumo che presentano un grave rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori, esclusi farmaci e alimentari.

Consente di scambiare rapidamente le informazioni sulle misure da intraprendere tra gli Stati membri dell’Ue e la Commissione europea.

Nel sistema – al quale la Svizzera non aderisce – rientrano sia le misure ordinate dalle autorità nazionali, sia i provvedimenti presi volontariamente da produttori e distributori.

Una volta alla settimana, la Commissione pubblica una panoramica sui prodotti pericolosi segnalati dalle autorità nazionali e la distribuisce ai 27 Stati membri, all’Islanda e alla Norvegia.

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